il cinema trash degli anni Settanta
con letture di
TINDARO GRANATA
MARIANGELA GRANELLI
in collaborazione con
Cue Press
Fahrenheit 451
Un libro di RENATO PALAZZI, un ritratto degli anni Settanta attraverso il cinema trash di quel periodo.
Pubblicato da poco da Cuepress nella collana I Saggi del cinema, il libro di Palazzi “ESOTICI, EROTICI, PSICOTICI Il peggio degli anni Settanta in 120 film” sarà presentato al Teatro Filodrammatici di Piacenza martedì 8 marzo alle ore 17.30. Inviato dal «Corriere della Sera» tra il 1974 e il 1978 per recensire il peggio delle uscite cinematografiche del momento, Renato Palazzi coglie l’occasione non solo per demolire il filone del cinema trash, reo di riprodurre una «mezza misura ammiccante e sudaticcia, da buco della serratura, un po’ peccaminosa e un po’ parrocchiale, che non aveva nulla a che fare con l’autentica pornografia, per la quale è comunque necessario un certo ingegno», ma anche di riflettere intorno al rapporto tra mero intrattenimento e cultura di massa. Dalle tiepide sconcezze di Emanuelle, passando per melense pellicole come “Il venditore di palloncini”, fino ai finti pugni da spaghetti-western di “Cipolla Colt”, il volume riunisce una serie di brillanti e ironiche recensioni dei «filmacci» italiani e stranieri più iconici degli anni Settanta.
Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio attraverso il libro di Renato Palazzi le letture di TINDARO GRANATA e MARIANGELA GRANELLI.
In un primo momento Palazzi aveva pensato di raccogliere e ristampare queste recensioni, uscite sul Corriere tra il 1974 e il 1978, in una forma quasi privata, per far sorridere gli amici. Poi, rileggendole, si era reso conto che non c’era troppo da sorriderne: “per quanto dei brutti film si facciano ancora e sempre si faranno – si legge nell’avvertenza ai lettori – lascia allibiti il fatto che ci sia stata un’epoca in cui bassezze del genere venivano ideate e realizzate, venivano distribuite, sia pure in un circuito non proprio d’essai, e puntualmente recensite dal maggiore quotidiano italiano”.
Teatro Filodrammatici