Comunicati stampa

PICCOLI SUICIDI / Festival “L’altra scena”

PIACENZA _ DA MARTEDÌ 10 A GIOVEDÌ 12 OTTOBRE | Teatro Gioia
(martedì 10 ottobre ore 18, mercoledì 11 e giovedì 12 ottobre ore 21)
“PICCOLI SUICIDI” (tre brevi esorcismi di uso quotidiano)
di Giulio Molnár – interpretato da Olivia Molnár

Uno spettacolo cult (non dimostra i suoi anni) ancora attualissimo, innovativo e sorprendente. Creazione storica di Giulio Molnár che risale ai primordi della storia del teatro d’oggetti, ora ripresa da Olivia Molnár (figlia di Giulio) per salvarla dall’oblio. Si tratta di “PICCOLI SUICIDI” (tre brevi esorcismi di uso quotidiano) che vedremo al Teatro Gioia di Piacenza da martedì 10 a giovedì 12 ottobre grazie al Festival “L’altra scena” 2023, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione di Comune di Piacenza e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Lo spettacolo è per tutto il pubblico, adatto anche alle famiglie (a partire da 7 anni). Per un numero limitato di spettatori, è programmato alle ore 18 di martedì 10 ottobre e alle ore 21 di mercoledì 11 e giovedì 12 ottobre.
“Piccoli suicidi” nasce dallo sviluppo di elementi apparsi “per caso” in improvvisazione nel corso di un laboratorio ormai più di quarant’anni fa. Un linguaggio bizzarro dove l’oggetto non è camuffato per rappresentare ruoli o personaggi delle vicende umane, ma, accettando o cercando di eludere la sua funzione oggettiva, rappresenta se stesso con sorprendente dignità. Una nudità sconcertante. L’attore non utilizza gli oggetti per esprimersi, ma li aiuta a narrarsi. Ora, a distanza di quarant’anni, una ricercatrice appassionata riesuma dall’abisso degli archivi quest’opera così particolare.
Olivia Molnár (1990) è un’artista multidisciplinare italiana installata a Bruxelles. Il suo lavoro mescola video, cinema d’animazione, disegno, scrittura e pratiche performative. Fa parte del gruppo Arg (Animation research group), un collettivo di ricerca artistica sulle pratiche eterogenee dell’animazione. Suo padre, Giulio Molnár (1950), è attore, autore, regista. Di origine ungherese, vive a Longiano (Cesena), ma lavora e collabora in giro per l’Europa. Da anni conduce laboratori di ricerca su una particolare scrittura scenica che si avvale come fonte di ispirazione dell’improvvisazione creativa tra attore e oggetto.

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2023
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di COMUNE DI PIACENZA e ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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martedì 10 ottobre 2023 – ore 18
mercoledì 11 ottobre 2023 – ore 21
giovedì 12 ottobre 2023 – ore 21
Teatro Gioia FESTIVAL L’ALTRA SCENA
PICCOLI SUICIDI (tre brevi esorcismi di uso quotidiano)
di Giulio Molnár
interpretato da Olivia Molnár
durata: 50’ (spettacolo a pubblico limitato, adatto anche al pubblico delle famiglie)

BIGLIETTI
€ 10 (intero) € 7 (under 14) posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Vendita online su Vivaticket.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.

TEATRO GIOIA via Melchiorre Gioia 20/a – Piacenza
tel. 0523.1860191 (nei giorni di spettacolo, da un’ora prima dell’inizio della rappresentazione)
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

VajontS 23 _ Piacenza

A Piacenza Teatro Gioco Vita porta in scena VAJONTS 23
con il contributo di Comune di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano

Teatro Filodrammatici, dalle ore 10 alle ore 22 a cadenza oraria
Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”

Trent’anni fa Il racconto del Vajont era la voce e il corpo di Marco Paolini. Lunedì 9 ottobre 2023, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2000 persone, diventerà VajontS 23, azione corale di teatro civile messa in scena in contemporanea in 130 teatri dall’Alto Adige alla Sicilia e anche all’estero.

A Piacenza Vajonts 23 sarà messo in scena da Teatro Gioco Vita al Teatro Filodrammatici nell’ambito del Festival “L’altra scena”, grazie al contributo di Comune di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano. Dalle ore 10 fino alle ore 22 a cadenza oraria lo spettacolo sarà ripetuto, la mattina per le scuole e dal pomeriggio per tutto il pubblico. L’ultima rappresentazione sarà alle ore 22 e alle ore 22.39, l’ora in cui la montagna è franata nella diga, ci si fermerà. Insieme a tutti i 130 teatri aderenti alla rete di VajontS 23.

Il progetto per Piacenza, che ha per titolo La tragedia del Vajont, è stato curato da Nicola Cavallari, che firma anche adattamento e regia e si alternerà in scena nelle varie rappresentazioni della giornata con Gilberto Colla. Lo staff tecnico è formato da Andrea Bondi, Marco Gigliotti, Giovanni Mutti. Il poeta Guido Oldani ha fatto dono di una sua poesia per la messa in scena della versione piacentina di VajontS 23.

La storia del Vajont riscritta, 25 anni dopo il racconto televisivo, da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli, drammaturgo e regista del Teatro delle Albe, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia. La narrazione di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti per richiamare l’attenzione su quel che potrebbe accadere. «Quella del Vajont – spiega Paolini – è la storia di un avvenimento che inizia lentamente e poi accelera. Inesorabile. Si sono ignorati i segni e, quando si è presa coscienza, era troppo tardi. In tempo di crisi climatica, non si possono ripetere le inerzie, non possiamo permetterci di calcolare il rischio con l’ipotesi meno pericolosa tra tante. Tra le tante scartate perché inconcepibili, non perché impossibili».

Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi, dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia, a scuole, chiese, centri civici, biblioteche, piazze di quartiere, dighe e centri parrocchiali. Ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS 23 a partire dalle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui la montagna franò nella diga.

VajontS 23 è come un canovaccio. Ci sarà chi lo metterà in scena integralmente, chi lo userà come uno spunto e lo legherà alle tante tragedie annunciate che si sono succedute dal 1963 a oggi: in Toscana l’alluvione di Firenze del 1966, in Piemonte si racconterà di quando il Po e il Tanaro esondarono nel 1994, in Veneto delle alluvioni del 1966 e del 2010, in Campania della frana di Sarno del 1998, in Friuli degli incendi del Carso nel 2022, in Alto Adige della valanga della Marmolada del 3 luglio del 2022 e in Romagna dell’alluvione di maggio.

«Penso sia difficile, quasi impossibile, – sono le parole di Nicola Cavallari, che cura il progetto per Piacenza di VajontS 23 – raccontare di nuovo la tragedia del Vajont, narrazione diventata ormai classica, a partire dall’emozionante versione prima teatrale e poi televisiva di Gabriele Vacis e Marco Paolini. Eppure, come tutte le tragedie, deve essere tramandata attraverso il racconto. Nella nostra versione di VajontS 23 affronteremo quindi il ricordo di questo drammatico evento tenendo bene a mente la sostanza della tragedia greca. Quello che succederà sarà un rito collettivo, perché la tragedia è un rito, un rito dalle forti valenze sociali.

L’evento VajontS 23 a Piacenza è a pubblico limitato con prenotazione obbligatoria. La partecipazione è gratuita.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578 / Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

INFO STAMPA VAJONTS 23 PIACENZA:
TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione – Simona Rossi tel. 338.3531271 ufficiostampa@teatrogiocovita.it

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Sul sito www.lafabbricadelmondo.org è possibile trovare la mappa completa dei gruppi che hanno aderito e dei luoghi in cui VajontS 23 andrà in scena il 9 ottobre. La rete di Vajonts 23 nasce da un’idea di Marco Paolini per Fabbrica del Mondo ed è realizzata da Jolefilm con la collaborazione di Fondazione Vajont. Per informazioni: contattaci@lafabbricadelmondo.org
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PIGIAMA PARTY / Festival “L’altra scena”

PIACENZA _ VENERDÌ 6 OTTOBRE | Teatro Filodrammatici – ore 21
Collettivo Baladam B-Side
“PIGIAMA PARTY”
coproduzione Teatro Gioco Vita e La Piccionaia

Un’altra novità della scena contemporanea arriva a Piacenza grazie al Festival “L’altra scena” 2023, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione di Comune di Piacenza e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Dopo “È così che tutto comincia”, coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura e Teatro Gioco Vita e “Dieci modi per morire felici” di Emanuele Aldrovandi, è la volta del Collettivo Baladam B-Side con “Pigiama Party”, che vedremo al Teatro Filodrammatici venerdì 6 ottobre alle ore 21.
Si tratta di un nuovo progetto produttivo che vede insieme due centri di produzione teatrale, Teatro Gioco Vita e La Piccionaia, che hanno deciso di investire su una compagnia giovane: il collettivo Baladam B-side è stato fondato nel 2020 dal regista e linguista Antonio “Tony” Baladam (pseudonimo di Pierre Campagnoli) e dalla poetessa e semiologa Rebecca Buiaforte, e si occupa di teatro contemporaneo, laboratori di narrazione 3.0 e podcasting. A Piacenza è stato ospitato al Teatro Gioia per una breve residenza per le prove di “Surrealismo Capitalista”, progetto segnalato al Premio Scenario 2021, poi presentato lo scorso anno al Festival “L’altra scena”.
Nell’opera, che si sviluppa in forma di intervista, un critico parla con un regista e un’attrice di uno spettacolo che ha debuttato da poco. Ma lo spettacolo non esiste davvero, e il pubblico dovrà accettare comicamente un patto narrativo distorto, basato su una mancanza di elementi necessari alla comprensione. “Pigiama Party” nasce da una ricerca sul rapporto tra finzione e realtà nel nostro mondo iperdigitalizzato, e analizza il concetto di rappresentazione oltre l’accezione prettamente teatrale. La finzione, che si esprime in particolare attraverso il linguaggio, offre straordinarie possibilità relazionali e immaginative, ma può subire derive strumentali che danno vita a narrazioni discriminatorie. Questo lavoro, parlando apparentemente di tutt’altro, analizza alcune derive malsane della comunicazione contemporanea, in un periodo storico in cui la massiccia presenza di informazioni inutili, false e contraddittorie (infodemia) ha trasformato l’era dell’informazione alla portata di tutti in un inferno di sovrastrutture identitarie e verità fittizie, in cui diventa sempre più difficile attivare una propria interpretazione personale non strumentalizzata.
“Pigiama Party” è un’opera iperdiramata in cui finzione e realtà si mescolano e perdono di significato, in un marasma di immaginari e parole in cui l’ironia complessa diventa l’unico strumento utile di interpretazione della realtà.

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2023
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di COMUNE DI PIACENZA e ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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venerdì 6 ottobre 2023 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Collettivo Baladam B-Side
PIGIAMA PARTY
ideazione Antonio “Tony” Baladam, Rebecca Buiaforte
drammaturgia e regia Antonio “Tony” Baladam
interpreti Alessia Sala, Giacomo Tamburini, Antonio “Tony” Baladam
coproduzione TEATRO GIOCO VITA, LA PICCIONAIA Centro di Produzione Teatrale
durata: 1h

BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Vendita online su Vivaticket.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

DIECI MODI PER MORIRE FELICI / Festival “L’altra scena”

PIACENZA _ MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE | Teatro Gioia – ore 21
“DIECI MODI PER MORIRE FELICI”
gioco-spettacolo di Emanuele Aldrovandi
ideazione e regia Emanuele Aldrovandi – con Luca Mammoli

Uno spettacolo-gioco per vivere un’altra vita. È “Dieci modi per morire felici” di Emanuele Aldrovandi, che arriva a Piacenza pochi giorni dopo il debutto nazionale al Festival “Colpi di scena”. Una novità assoluta, quindi, per il pubblico del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” 2023, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione di Comune di Piacenza e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Appuntamento mercoledì 4 ottobre alle ore 21 al Teatro Gioia (lo spettacolo è a pubblico limitato, in caso di esubero di prenotazioni sarà replicato giovedì 5 ottobre sempre alle ore 21).
Di Emanuele Aldrovandi sono ideazione e regia, oltre alla drammaturgia firmata insieme a Jacopo Giacomoni. Protagonista in scena Luca Mammoli.
Il mondo è sì un palcoscenico sul quale recitiamo le nostre parti, ma è anche un grande gioco in cui sfidiamo il destino, mostriamo le nostre abilità, vinciamo, perdiamo, bariamo. E se potessimo ripartire dal via? Avere un’altra vita per giocare ancora il mondo?
“Dieci modi per morire felici” è uno spettacolo-gioco in cui dieci spettatori hanno la possibilità di sperimentare una nuova vita, dalla nascita alla morte, compiendo scelte che influenzano l’andamento dello spettacolo, con un solo obiettivo: morire felici.
Come fare? Sopravvivere da soli o unirsi agli altri? Scommettere e forse perdere tutto o essere parsimoniosi? Rispettare la legge o abbandonarsi all’illegalità? Affidarsi al destino – impersonato dal resto del pubblico – o al calcolo? Assecondare i propri istinti o lottare contro di essi? Un’ora di teatro per vivere un’altra vita. Un bis di esistenza tra gioco e spettacolo per riflettere insieme sulle regole che ci fanno stare al mondo e sulle possibili attribuzioni di senso alla nostra vita.
Emanuele Aldrovandi, autore, sceneggiatore, traduttore e regista, è un artista a cui il Festival “L’altra scena” di Jacopo Maj ha dato spazio in questi anni, ospitando suoi spettacoli o testi da lui scritti. Ricordiamo “Homicide House”, “Allarmi!”, “Farfalle” e “L’estinzione della razza umana”. Molti suoi testi hanno vinto premi, tra cui il Premio Riccione-Tondelli, il Premio Hystrio, il Premio Pirandello, il Premio Fersen e il Mario Fratti Award, e sono stati tradotti, messi in scena e pubblicati in inglese, tedesco, francese, spagnolo, polacco, sloveno, ceco, rumeno, catalano e arabo. È fondatore e direttore artistico dell’Associazione Teatrale Autori Vivi, ha lavorato con alcuni dei più importanti teatri italiani, fra cui Teatro Elfo Puccini di Milano, ERT – Emilia Romagna Teatro Nazionale e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, ha collaborato con compagnie come MaMiMò, ATIR e Chronos3 e ha partecipato a progetti internazionali, fra gli altri, con Opera di Pechino, LAC Lugano, Sala Beckett Barcellona e The Tank Theater di New York. Per il cinema ha scritto e diretto vari cortometraggi, insegna scrittura alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e tiene vari workshop in Italia e all’estero.

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2023
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di COMUNE DI PIACENZA e ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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mercoledì 4 ottobre 2023* – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Gioia – ore 21
DIECI MODI PER MORIRE FELICE
ideazione e regia Emanuele Aldrovandi
con Luca Mammoli
drammaturgia Emanuele Aldrovandi e Jacopo Giacomoni
scenografia Francesco Fassone
collaborazione alla realizzazione scenografia Jessica Koba
costumi Costanza Maramotti
collaborazione alla realizzazione costumi Nuvia Valestri
musiche Riccardo Tesorini
grafiche Lucia Catellani
produzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Associazione teatrale Autori Vivi
durata: 1h 40’
*spettacolo a pubblico limitato, in caso di esubero di prenotazioni sarà replicato giovedì 5 ottobre sempre alle ore 21

BIGLIETTI
Teatro Gioia € 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Vendita online su Vivaticket.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.

TEATRO GIOIA via Melchiorre Gioia 20/a – Piacenza
tel. 0523.1860191 (nei giorni di spettacolo, da un’ora prima dell’inizio della rappresentazione)
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

SOLO QUANDO LAVORO SONO FELICE / Festival “L’altra scena”

PIACENZA _ LUNEDÌ 2 OTTOBRE | Teatro Filodrammatici – ore 21
“SOLO QUANDO LAVORO SONO FELICE”
di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa

Che ruolo ha il lavoro nelle nostre vite e che rapporto ha con la felicità? Ad affrontare il tema, con una modalità quasi da stand-up comedy, lo spettacolo “Solo quando lavoro sono felice” di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa, in scena a Piacenza lunedì 2 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici. Secondo appuntamento, dopo la serata inaugurale, dell’edizione 2023 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione di Comune di Piacenza e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Menzione speciale a Forever Young 2021/2022 – La Corte Ospitale “per la capacità di affrontare temi urgenti del contemporaneo, come il rapporto tra lavoro e felicità, con un linguaggio transgenerazionale condotto con lucidità drammaturgica e performativa”, “Solo quando lavoro sono felice” è una conversazione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi con se stessi, sulla disperazione.
Ma il lavoro è una parte della vita o è la nostra vita stessa? Quanto ci definisce il lavoro? Chi siamo fuori dal lavoro? Quanto riesci a resistere in una conversazione prima di chiedere all’altra persona “E tu nella vita che fai?”. «Per la nostra generazione, – spiegano Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa – i confini tra lavoro e vita sono sfumati: il nostro self è definito in buona parte dal lavoro che facciamo. E quello che facciamo, lo facciamo sempre, siamo operativi tutto il giorno, tutti i giorni. Dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere».
Il capo di Lorenzo Maragoni si chiama Lorenzo Maragoni. Lorenzo Maragoni pretende da Lorenzo Maragoni reperibilità assoluta: deve rispondere alle mail di lavoro anche di venerdì sera, nel mezzo di una conversazione avvenuta per caso in un bar. Lorenzo ama se stesso, ma solo come collega. Si frequenta durante il lavoro, durante pranzi o pause di lavoro, durante aperitivi di lavoro. A volte si sta simpatico, a volte meno, proprio come un collega. Il capo di Niccolò Fettarappa si chiama Niccolò Fettarappa. Niccolò Fettarappa lascia che Niccolò Fettarappa si svegli alle undici e mezza, ma poi lo rimprovera perché lo ha lasciato dormire fino alle undici e mezza. Niccolò Fettarappa, il capo di Niccolò Fettarappa, sogna il successo, riconoscimenti e alte quotazioni in borsa. Niccolò Fettarappa, invece, rinuncerebbe volentieri a qualsiasi cosa, pur di poter continuare a dormire. Questi contrasti interni, fanno sì che l’azienda Fettarappa viva in uno stato di confusione cronica, in bilico tra febbrile ambizione e indolenza. In scena, Niccolò e Lorenzo parlano dei loro rispettivi capi: Niccolò e Lorenzo. Ma in scena ci sono anche i rispettivi capi di Niccolò e Lorenzo: Niccolò e Lorenzo, che parlano di Niccolò e Lorenzo.
Un testo divertente messo in scena con il tempismo dei comici e lasciando un interessantissimo margine di dialogo e interazione col pubblico.
Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa si incontrano nel 2021 alla scuola di drammaturgia Scritture, condotta da Lucia Calamaro. Solo quando lavoro sono felice (una conversazione sulla disperazione) è il loro primo spettacolo insieme.

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2023
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di COMUNE DI PIACENZA e ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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lunedì 2 ottobre 2023 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
SOLO QUANDO LAVORO SONO FELICE
di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa
residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t
produzione La Corte Ospitale
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, Ferrara Off APS
Menzione speciale Forever Young 2021/2022 – La Corte Ospitale
durata: 1h 5’

BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Vendita online su Vivaticket.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

APERTURA FESTIVAL “L’ALTRA SCENA” 2023 _ sabato 30 settembre

FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj

PIACENZA _ SABATO 30 SETTEMBRE

VIA SANTA FRANCA – DALLE ORE 18
APERTURA FESTIVAL CON I BATARÒ DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DI ROCCAPULZANA

TEATRO FILODRAMMATICI – ORE 20.30 PRIMA NAZIONALE
TEATRO GIOCO VITA | LAC LUGANO ARTE E CULTURA
“È COSÌ CHE TUTTO COMINCIA”
UN PROGETTO DI MARIANGELA GRANELLI E FABRIZIO MONTECCHI DA “LE REGOLE DEL SAPER VIVERE NELLA SOCIETÀ MODERNA” DI JEAN-LUC LAGARCE

Prende il via a Piacenza sabato 30 settembre l’edizione 2023 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione di Comune di Piacenza e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. In via Santa Franca e al Teatro Filodrammatici dal tardo pomeriggio sarà l’occasione per incontrarsi all’insegna di teatro e convivialità.

In via Santa Franca a partire dalle ore 18 ritorna un appuntamento sempre molto atteso, aperto a tutta la città, in collaborazione con il Comune di Piacenza: la proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana, i cui volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, piatto tipico della Valtidone.

Al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30 la programmazione dell’edizione 2023 del Festival “L’altra scena” prenderà il via con una “prima” nazionale: quella del nuovo spettacolo coprodotto da Teatro Gioco Vita e LAC Lugano Arte e Cultura, un progetto di Fabrizio Montecchi e Mariangela Granelli. Si tratta di “È così che tutto comincia”, da “Le regole del saper vivere nella società moderna. In scena Mariangela Granelli affiancata da Fabrizio Montecchi, che firma anche regia e scene dello spettacolo.
«Nascere, non è complicato. Morire, è molto facile. Vivere, tra questi due avvenimenti, non è necessariamente impossibile. Non c’è che da seguire le regole e applicarne i principi. È sufficiente sapere che in tutte le circostanze, esiste una soluzione, un modo di reagire e di comportarsi, poiché la vita non è che una lunga sequenza d’infimi problemi dei quali ciascuno deve conoscere una risposta». Così lo stesso Jean-Luc Lagarce presenta “Le regole del saper vivere nella società moderna”, un cinico e allo stesso tempo esilarante manuale di comportamento che, nel 2012, è stato l’oggetto di un primo studio drammaturgico compiuto da Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi. Ora quello studio, rivisto e adattato per spazi teatrali, diventa uno spettacolo. Collaborano all’allestimento Nicoletta Garioni (figure e sagome), Anna Adorno e Cesare Lavezzoli (luci) e Giovanni Mutti (realizzazione scene).
«Fin dalla prima lettura il testo di Lagarce ci ha suggerito due idee sulle quali abbiamo costruito tutto il lavoro successivo. – spiega il regista Fabrizio Montecchi – La prima era sull’impostazione da dare alla messa in scena: abbiamo subito visto la scena come un’aula, il pubblico come studenti di un corso serale di Regole del saper vivere nella società moderna, Madame come una professoressa arcigna e inflessibile, assistita da un bidello – servo di scena tuttofare. Non si è a teatro ma in classe: non si è lì per assistere ma per studiare e, possibilmente, imparare codici, convenzioni, etichette, rituali. La seconda era sull’interpretazione da dare al testo stesso. Abbiamo subito deciso di far emergere con evidenza ciò che nel testo di Lagarce è presente ma in forma latente: le “Regole” sono a tutela di una società, di una casta, mai dell’individuo, che si trova spesso vittima di questo sistema di rigide norme e prescrizioni. Per fare questo abbiamo attribuito, senza aggiungere nulla al testo originale, un vissuto a Madame e lo abbiamo fatto interagire con il ferreo manuale di cui lei è la severa interprete. Il collasso tra riti collettivi e vissuti individuali è diventato subito evidente».
Uno spettacolo in cui il gioco scenico si articola su differenti piani, tra teatro d’attore, teatro d’ombre e anche coinvolgimento diretto di parte del pubblico, che continuamente s’intrecciano e integrano creando variazioni che facilitano la comprensione ed esaltano il portato comico e grottesco del testo.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Manca poco al debutto della coproduzione Teatro Gioco Vita – LAC Lugano Arte e Cultura “È così che tutto comincia”

“È COSÌ CHE TUTTO COMINCIA”
un progetto di Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi
da “Le regole del saper vivere nella società moderna” di Jean-Luc Lagarce

le prove sono in corso al Teatro Filodrammatici, dove lo spettacolo debutterà
sabato 30 settembre alle ore 20.30 per l’apertura del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”

Manca ormai poco al debutto del nuovo progetto produttivo di Teatro Gioco Vita e LAC Lugano Arte e Cultura “È così che tutto comincia”, un progetto di Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi da “Le regole del saper vivere nella società moderna” di Jean-Luc Lagarce, che a Piacenza aprirà la dodicesima edizione del festival di Teatro contemporaneo “L’altra scena” con al direzione artistica di Jacopo Maj. Lo spettacolo in questi giorni è in prova al Teatro Filodrammatici, dove andrà in scena sabato 30 settembre alle ore 20.30 inaugurando il festival organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione del Comune di Piacenza e dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Il progetto produttivo che consolida la collaborazione tra LAC Lugano Arte e Cultura e Teatro Gioco Vita vede al centro dello spettacolo Mariangela Granelli, Premio ANCT 2020 come miglior attrice, che ha già al suo attivo diverse collaborazioni con entrambe le strutture, diretta e affiancata in scena da Fabrizio Montecchi. Uno spettacolo in cui il gioco scenico si articola su differenti piani, tra teatro d’attore, teatro d’ombre e anche coinvolgimento diretto di parte del pubblico, che continuamente s’intrecciano e integrano creando variazioni che facilitano la comprensione ed esaltano il portato comico e grottesco del testo.

«Nascere, non è complicato. Morire, è molto facile. Vivere, tra questi due avvenimenti, non è necessariamente impossibile. Non c’è che da seguire le regole e applicarne i principi. È sufficiente sapere che in tutte le circostanze, esiste una soluzione, un modo di reagire e di comportarsi, poiché la vita non è che una lunga sequenza d’infimi problemi dei quali ciascuno deve conoscere una risposta». Così lo stesso Jean-Luc Lagarce presenta “Le regole del saper vivere nella società moderna”, un cinico e allo stesso tempo esilarante manuale di comportamento che, nel 2012, è stato l’oggetto di un primo studio drammaturgico compiuto da Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi. Ora quello studio, rivisto e adattato per spazi teatrali, diventa uno spettacolo. Collaborano all’allestimento Nicoletta Garioni (figure e sagome), Anna Adorno e Cesare Lavezzoli (luci) e Giovanni Mutti (realizzazione scene).
Dopo Piacenza, “È così che tutto comincia” farà tappa a Lugano, dove sarà in scena l’11 novembre al Teatro Foce nel cartellone del LAC. Previsto il ritorno a Piacenza in dicembre dove sempre al Teatro Filodrammatici sarà in programma dal 12 al 15 dicembre nel cartellone Altri Percorsi della Stagione di Prosa 2023/2024 del Teatro Municipale.

«Fin dalla prima lettura il testo di Lagarce ci ha suggerito due idee sulle quali abbiamo costruito tutto il lavoro successivo. – spiega il regista Fabrizio Montecchi – La prima era sull’impostazione da dare alla messa in scena: abbiamo subito visto la scena come un’aula, il pubblico come studenti di un corso serale di Regole del saper vivere nella società moderna, Madame come una professoressa arcigna e inflessibile, assistita da un bidello – servo di scena tuttofare. Non si è a teatro ma in classe: non si è lì per assistere ma per studiare e, possibilmente, imparare codici, convenzioni, etichette, rituali… La seconda era sull’interpretazione da dare al testo stesso … abbiamo subito deciso di far emergere con evidenza ciò che nel testo di Lagarce è presente ma in forma latente: le “Regole” sono a tutela di una società, di una casta, mai dell’individuo, che si trova spesso vittima di questo sistema di rigide norme e prescrizioni. Per fare questo abbiamo attribuito, senza aggiungere nulla al testo originale, un vissuto a Madame e lo abbiamo fatto interagire con il ferreo manuale di cui lei è la severa interprete. Il collasso tra riti collettivi e vissuti individuali è diventato subito evidente».

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

PROGRAMMA DI SALA

LOCANDINA

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Simona Rossi
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Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” 2023

PIACENZA: TORNA IL FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” CON LA DIREZIONE ARTISTICA DI JACOPO MAJ
11 serate di spettacolo dal 30 settembre al 16 ottobre tra Teatro Filodrammatici, Teatro Gioia e Teatro Municipale

«Non una semplice programmazione, non una vetrina, forse nemmeno un vero e proprio Festival, “L’altra scena” rappresenta probabilmente un unicum che si smarca da molte logiche e volge lo sguardo sia al pubblico che già ama e conosce il teatro sia a quello che invece deve ancora scoprirlo, ambendo a stupire e sorprendere entrambi proponendo linguaggi, dispositivi e intuizioni originali anche attingendo ad un repertorio teatrale che mai è invecchiato e riesce a mantenere costantemente la capacità di adattarsi e dialogare interrogando il tempo presente. La copertina del Festival è affidata quest’anno all’artista e scenografa Nicoletta Garioni che bene ha saputo coglierne l’essenzialità dei segni ricorrenti, restituendo un’impressione di compresente semplicità e complessità che testimonia l’importanza e la responsabilità dello sguardo dello spettatore». Sono le parole di Jacopo Maj, direttore artistico del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” in programma a Piacenza dal 30 settembre al 16 ottobre, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Undici giornate di programmazione, nove spettacoli di cui due “prime” e un evento speciale tra Teatro Filodrammatici, Teatro Gioia e Teatro Municipale.

«Quando una rassegna artistica e culturale raggiunge, in un crescendo di consensi e partecipazione, la sua dodicesima edizione, la presentazione più efficace è quella che possono scrivere l’entusiasmo, la passione e le aspettative del pubblico che anno dopo anno gremisce le platee. – scrive la sindaca e presidente della Fondazione Teatri di Piacenza Katia Tarasconi – Perché “L’altra scena” è innanzitutto questo: la vitalità e l’energia del palcoscenico, la capacità costante di sperimentare, intrecciando forme e linguaggi espressivi sempre in grado di sorprendere, di emozionare, di farci riflettere sull’attualità che ci circonda. Verrebbe da dire che questo appuntamento, che ci accompagna come sempre nel passaggio tra le stagioni, rappresenta ormai una tradizione consolidata che Piacenza attende con trepidazione e di cui è orgogliosa».

Per l’apertura del Festival, sabato 30 settembre, torna la tradizionale proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana: i volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, prodotto tipico della Valtidone. L’evento si terrà in Via Santa Franca dalle ore 18, in collaborazione con il Comune di Piacenza: una festa aperta a tutta la città.
Primo appuntamento in cartellone, sabato 30 settembre al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30, la “prima nazionale” di una nuova coproduzione firmata Teatro Gioco Vita e LAC Lugano Arte e Cultura: “È così che tutto comincia”, un progetto di e con Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi da “Le regole del saper vivere nella società moderna” di Jean-Luc Lagarce. Regia e scene di Fabrizio Montecchi, figure e sagome di Nicoletta Garioni. Al centro dello spettacolo l’attrice Mariangela Granelli, Premio ANCT 2020 come miglior attrice, che ha già al suo attivo diverse collaborazioni sia con LAC sia con Teatro Gioco Vita. Cinico e allo stesso tempo esilarante manuale di comportamento, il testo di Lagarce nel 2012è stato l’oggetto di un primo studio drammaturgico compiuto da Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi. Ora quello studio, rivisto e adattato per spazi teatrali, diventa uno spettacolo che va a consolidare la collaborazione tra LAC Lugano Arte e Cultura e Teatro Gioco Vita.
Lunedì 2 ottobre alle ore 21 vedremo, sempre al Teatro Filodrammatici, “Solo quando lavoro sono felice” di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa, produzione La Corte Ospitale. Uno spettacolo capace di affrontare temi urgenti del contemporaneo, come il rapporto tra lavoro e felicità, con un linguaggio transgenerazionale condotto con lucidità drammaturgica e performativa. Una conversazione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi con se stessi, sulla disperazione. Perché dopo il precariato, la nuova frontiera tossica del lavoro corrisponde a uno stato continuo di autosfruttamento, difficile da riconoscere e da interrompere.
Mercoledì 4 ottobre al Teatro Gioia in programma alle ore 21 “Dieci modi per morire felici”, nuovo progetto di Emanuele Aldrovandi, che ne firma la regia e insieme a Jacopo Giacomoni la drammaturgia. In scena Luca Mammoli. Un’ora di teatro per vivere un’altra vita. Un bis di esistenza tra gioco e spettacolo per riflettere insieme sulle regole che ci fanno stare al mondo e sulle possibili attribuzioni di senso alla nostra vita: dieci spettatori hanno la possibilità di sperimentare una nuova vita, dalla nascita alla morte, compiendo scelte che influenzano l’andamento dello spettacolo. “Dieci modi per morire felici” è a pubblico limitato e in caso di esubero di prenotazioni sarà replicato giovedì 5 ottobre, sempre alle ore 21.
Venerdì 6 ottobre il debutto di un’altra coproduzione di Teatro Gioco Vita, questa volta con La Piccionaia: “Pigiama Party del Collettivo Baladam B-Side, drammaturgia e regia di Antonio “Tony” Baladam, che ha ideato lo spettacolo insieme a Rebecca Buiaforte e vedremo in scena con Alessia Sala e Giacomo Tamburini. Un progetto che nasce da una ricerca sul rapporto tra finzione e realtà e analizza il concetto di rappresentazione oltre l’accezione prettamente teatrale. In scena si parla continuamente di uno spettacolo che si chiama “Pigiama Party” dando per scontato che tutti i presenti in sala lo conoscano, che tutti l’abbiano visto. Ma c’è una particolarità: lo spettacolo è fittizio, non esiste e nessuno può averlo visto.
Lunedì 9 ottobre grazie a Teatro Gioco Vita, con il contributo di Comune di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano, la nostra città ospiterà “VajontS 23”, un progetto di Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo realizzato da Jolefilm in collaborazione con Fondazione Vajont che si realizzerà in contemporanea in oltre 100 teatri in un grande live a 60 anni dalla tragedia del Vajont. Al Teatro Filodrammatici dalle ore 10 alle ore 22 a cadenza oraria andrà in scena “Un racconto, cento racconti di acqua e di futuro” curato da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli. Il progetto per Piacenza è di Nicola Cavallari, che firma adattamento e regia e si alternerà in scena con Gilberto Colla. Evento gratuito, a pubblico limitato con prenotazione obbligatoria.

Martedì 10 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici vedremo “Gli altri – Indagine sui nuovissimi mostri”, indagine teatrale dedicata all’odio sociale e social, drammaturgia di Riccardo Tabilio e Nicola Borghesi, che ne è anche interprete a solo. Spettacolo che segna il ritorno a Piacenza della compagnia Kepler-452 (l’avevamo vista, sempre al Festival “L’altra scena”, nel 2019 con “Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso” e nel 2020 con la performance in piazza Cavalli “Lapsus urbano”). Una sorta di reportage teatrale che è anche l’attraversamento di una parte di società periferica e abbandonata.
Sempre martedì 10 ottobre alle ore 18, con repliche mercoledì 11 e giovedì 12 alle ore 21, al Teatro Gioia, uno spettacolo adatto anche al pubblico delle famiglie: “Piccoli Suicidi (tre brevi esorcismi di uso quotidiano). Una creazione storica di Giulio Molnár nata ormai più di quarant’anni fa, uno spettacolo cult (non dimostra i suoi anni) ancora attualissimo, innovativo e sorprendente che risale ai primordi della storia del teatro d’oggetti: l’oggetto è posto al centro della scena e della drammaturgia e l’attore non lo utilizza per esprimersi, ma lo aiuta a narrarsi. Olivia Molnár (figlia di Giulio) ha ripreso quest’opera così particolare per salvarla dall’oblio.
Compagnia Vetrano/Randisi e Kepler-452 insieme in “Grazie della squisita prova”, in scena al Teatro Filodrammatici venerdì 13 ottobre: uno spettacolo di e con Enzo Vetrano, Stefano Randisi (che firmano anche la regia) e Nicola Borghesi (sua la scrittura). Enzo Vetrano e Stefano Randisi, la storica coppia teatrale cuore pulsante di una tradizione teatrale antichissima e contemporanea, incontra Nicola Borghesi, regista trentacinquenne, nei corridoi dei teatri che comunemente frequentano. Tra loro scatta una strana, ineffabile scintilla, che ha a che fare con una forma di amore per il teatro che non sanno bene definire, ma che sentono comune.
Chiude l’edizione 2023 del Festival “L’altra scena” lunedì 16 ottobre alle ore 21 al Teatro Municipale un appuntamento condiviso con il cartellone Altri Percorsi della Stagione di Prosa, sorta di passaggio di testimone tra le due rassegne: “L’Angelo della Storia” di Sotterraneo, Premio UBU “Miglior spettacolo dell’anno 2022”. Aneddoti storici di secoli e geografie differenti, gesti che narrano le contraddizioni di intere epoche, momenti paradossali: Sotterraneo li racconta mettendoli in risonanza col presente, come l’Angelo descritto nel suo ultimo lavoro dal filosofo Walter Benjamin, che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro. Uno spettacolo da non perdere, un sempre atteso ritorno di Sotterraneo, di cui a Piacenza abbiamo visto in questi anni “Dies irae_5 episodi intorno alla fine della specie” nel 2011, “Be legend!” nel 2014, “Overload” nel 2019, “Shakespearology” nel 2020 e “Atlante linguisto della pangea” nel 2021 per il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, oltre a “La Repubblica dei Bambini” nel 2011 e nel 2016 per la Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”.

Informazioni
Gli abbonamenti al Festival “L’altra scena” (7 spettacoli al Teatro Filodrammatici e al Teatro Gioia) sono disponibili al costo di € 90 (intero) € 75 (ridotto) € 60 (under 25) € 50 (studenti).
I biglietti per gli spettacoli al Teatro Filodrammatici e al Teatro Gioia costano € 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti), fatta eccezione per “Piccoli suicidi” al Teatro Gioia i cui biglietti costano € 10 (intero) e € 7 (under 14). Per L’evento speciale “VajontS 23” al Teatro Filodrammatici è gratuito (gli abbonati di Teatro Gioco Vita hanno diritto alla prelazione sulle prenotazioni). Per “L’Angelo della Storia” al Teatro Municipale sono in vigore i prezzi della Stagione di Prosa, con un biglietto speciale a € 20 riservato agli abbonati a “L’altra scena”.
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
TEATRO GIOIA via Melchiorre Gioia 20/a – telefono 0523.1860191
TEATRO MUNICIPALE via Verdi 41
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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Stagione di prosa 2023/2024 del Teatro Municipale di Piacenza

LA PROGRAMMAZIONE DI PROSA E ALTRI PERCORSI
LE ANTICIPAZIONI DI TEATRO DANZA
CAMPAGNA ABBONAMENTI dal 5 settembre
SI INIZIA IL 16 OTTOBRE CON ALTRI PERCORSI E 31 OTTOBRE E 1° NOVEMBRE CON LA PROSA

Da ottobre 2023 ad aprile 2024 venticinque serate e quindici titoli, di cui tredici in abbonamento, per i cartelloni Prosa e Altri Percorsi, a cui si andranno ad aggiungere il programma del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” che si articolerà tra la fine di settembre e la metà di ottobre, e la proposta del Teatro Danza, con quattro titoli in tre serate nei primi mesi del 2024, oltre alle performance del cartellone Pre/Visioni dedicato agli esiti dei laboratori.
Sono i numeri della Stagione di Prosa 2023/2024 del Teatro Municipale di Piacenza, la ventesima con la direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.
La presentazione martedì 25 luglio al Teatro Filodrammatici, presenti la sindaca di Piacenza e presidente della Fondazione Teatri Katia Tarasconi, l’assessore Simone Fornasari, il consigliere d’amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano Robert Gionelli, il presidente dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita Stefano Pareti, oltre al direttore artistico di Teatro Gioco Vita Diego Maj.

L’attenzione in conferenza stampa è stata puntata sui cartelloni Prosa e Altri Percorsi: da ottobre 2023 ad aprile 2024 sono in programma al Teatro Municipale sette spettacoli di Prosa e cinque di Altri Percorsi. Ad essi si affianca la programmazione al Teatro Filodrammatici con tre titoli di Altri Percorsi (di cui due fuori abbonamento).
«Supportati dai risultati della passata stagione – sono le parole del direttore artistico Diego Maj – caratterizzata da numerose aperture di sipario, incremento degli abbonamenti, aumento del pubblico e tanti spettacoli sold out, cosa non scontata dopo il Covid, abbiamo pensato a una nuova stagione ancora più ricca di appuntamenti e di progetti. Sostenuti dalla fiducia del nostro pubblico, dalla Fondazione Teatri, dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dalla Regione, dal Ministero e dall’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, che credono nella cultura e nel teatro come occasioni di crescita della città e del territorio. Abbiamo visto e selezionato tanti spettacoli e la scelta non è stata facile. Per il problema di far coincidere la disponibilità delle compagnie con quella logistica del Teatro Municipale; perché alcune produzioni che avremmo voluto ospitare fanno solo lunghe permanenze. Abbiamo cercato comunque di fare scelte che possano conciliare i gusti diversi di tutto il nostro pubblico: avremo giovani artisti, grandi maestri, stili e linguaggi diversi, tradizione e nuove drammaturgie, riletture di grandi classici. Ospiteremo teatri nazionali, teatri di rilevante interesse nazionale, compagnie primarie del panorama italiano e anche internazionale».
Ad aprire la programmazione 2023/2024 al Teatro Municipale per il cartellone Altri Percorsi il 16 ottobre (appuntamento condiviso con il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” diretto da Jacopo Maj) “L’Angelo della Storia” di Sotterraneo, Premio UBU “Miglior spettacolo dell’anno 2022”. Aneddoti storici di secoli e geografie differenti, gesti che narrano le contraddizioni di intere epoche, momenti paradossali: Sotterraneo li racconta mettendoli in risonanza col presente, come l’Angelo descritto nel suo ultimo lavoro dal filosofo Walter Benjamin, che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro.
La Prosa si inaugura invece il 31 ottobre e 1° novembre con “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, diretto e interpretato da Massimo Popolizio. Scritto nel 1955 a partire da un brutale fatto di cronaca, narra di una torbida vicenda familiare ambientata tra gli immigrati di Brooklyn: Popolizio fa del dramma della gelosia di Miller un grande racconto con la recitazione che il teatro richiede, con i ritmi di una serie e con le musiche di un film.
Ancora Altri Percorsi, ma fuori abbonamento al Teatro Filodrammatici, il 10 novembre con “Nunc” del Teatro Metastasio in collaborazione produttiva con Brat, compagnia che si occupa di teatro popolare, progetto vincitore del Premio Scenario Infanzia 2022. Uno spettacolo per tutti che ci interroga sulle conseguenze che le nostre azioni innescano nella storia, coinvolgendo la sensorialità del pubblico chiamato a vedere, gustare, annusare, toccare e ascoltare in un rito senza tempo.
Il 14 e 15 novembre per la Prosa rivedremo al Teatro Municipale Silvio Orlando, in scena con “La vita davanti a sé” di Romain Gary: la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, ex prostituta. Il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie i temi della convivenza tra culture, religioni e stili di vita diversi. Silvio Orlando sfiora questi temi con leggerezza, commuovendo e divertendo.
Dal 12 al 15 dicembre al Teatro Filodrammatici per Altri Percorsi sarà in scena la nuova produzione che consolida la collaborazione tra LAC Lugano Arte e Cultura e Teatro Gioco Vita: “È così che tutto comincia”, un progetto di Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi da “Le regole del saper vivere nella società moderna” di Jean-Luc Lagarce, cinico e allo stesso tempo esilarante manuale di comportamento. Al centro dello spettacolo la piacentina Granelli, Premio ANCT 2020 come miglior attrice.
Il 20 e 21 dicembre al Teatro Municipale per la Prosa sarà in scena “La Tempesta” di William Shakespeare, traduzione e adattamento, regia, scene, luci, suoni, costumi di Alessandro Serra: la vendetta del mago Prospero, l’amore di Miranda per Ferdinando, gli spiriti Ariel e Calibano, i naufraghi dispersi su un’isola-palcoscenico sono gli elementi che celebrano l’essenza stessa del teatro. Alessandro Serra, dopo l’originale rilettura del “Macbeth” in lingua sarda, quel “Macbettu” acclamato in tutto il mondo e applaudito a Piacenza nel 2019, torna al Teatro Municipale per un nuovo confronto con il Bardo.
Un altro atteso e gradito ritorno sempre per la Prosa, quello dei Familie Flöz, gruppo di punta del teatro di figura contemporaneo europeo, acclamato dai pubblici di tutte le età e dalla critica mondiale. Teatro nel teatro, poesia e comicità con “Teatro Delusio” il 9 e 10 gennaio al Teatro Municipale: l’inquietante vivezza delle maschere e le fulminee trasformazioni trascinano il pubblico in un mondo carico di misteriosa comicità, dove con l’aiuto di costumi raffinati e di suoni e luci ben concepiti tre attori mettono in scena 29 personaggi e danno vita a un teatro completo.
Altri Percorsi al Teatro Municipale il 16 gennaio con “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Theodoros Terzopoulos, riconosciuto a livello internazionale fra i maestri del teatro del Novecento, il cui prestigioso e singolare metodo di regia e approccio drammaturgico viene insegnato in Accademie teatrali, Istituti e Dipartimenti di studi classici in tutto il mondo, dirige nel capolavoro beckettiano un cast d’eccezione nel quale spiccano Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano. Uno spettacolo imperdibile che interroga la nostra stessa umanità
Per il cartellone Prosa il 6 e 7 febbraio sarà in scena “Cyrano de Bergerac” da Edmond Rostand, adattato, diretto e interpretato da Arturo Cirillo, che ritorna al Municipale dopo “La scuola delle mogli” (novembre 2019) e “Orgoglio e pregiudizio” (gennaio 2022). Cyrano de Bergerac ma anche Pinocchio e, naturalmente, Domenico Modugno. Un viaggio nella memoria, uno sguardo intimo, personale, di Cirillo sul classico di Rostand.
Ancora Prosa al Municipale il 27 e 28 febbraio con Giuliana De Sio e Alessandro Haber in “La signora del martedì”: l’immaginazione di una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, quella di Massimo Carlotto, un cast d’eccezione e la preziosa regia di Pierpaolo Sepe sono gli ingredienti che ne fanno uno spettacolo da non perdere. Un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso.
Il 6 marzo per il cartellone Altri Percorsi farà ritorno a Piacenza Paolo Rossi: un appuntamento molto atteso, dato che lo avevamo visto l’ultima volta al Teatro Municipale nel 2017 con la sua rilettura di Molière. Sarà in scena con il nuovo spettacolo “Da questa sera si recita a soggetto! – il Metodo Pirandello”, nel quale Paolo Rossi si confronta con il drammaturgo siciliano più famoso al mondo e con uno dei suoi testi più rappresentativi. Partendo come sempre dalla contemporaneità.
Un altro atteso ritorno al Municipale per la chiusura del cartellone Prosa il 26 e 27 marzo, quello di Neri Marcorè. Sarà in scena con “La Buona Novella” da Fabrizio De Andrè, regia di Giorgio Gallione. Spettacolo di teatro canzone con il quale Marcorè e Gallione rinnovano il loro sodalizio artistico nel nome del grande cantautore genovese, portando in scena il suo primo concept album. Di Marcorè diretto da Gallione avevamo già applaudito a Piacenza “Un certo signor G” (marzo 2010) e “Quello che non ho” (febbraio 2017).
Per Altri Percorsi per la prima volta al Teatro Municipale di Piacenza vedremo Giorgio Pasotti in uno spettacolo di Alessandro Gassmann: “Racconti disumani” da Franz Kafka, il 3 aprile. “Una relazione per un’Accademia” e “La tana” i testi: sembrerebbero due storie di animali, ma in realtà parlano agli uomini degli uomini. Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo mettono in scena questi due “racconti disumani” e ci aiutano a capire chi è intorno a noi guardando, attraverso le parole di Kafka, ciò che ci spaventa.
Ultimo appuntamento al Teatro Municipale (ma non ultimo della stagione 2023/2024), per Altri Percorsi, il 10 aprile con Natalino Balasso in “Balasso fa Ruzante (amori disperati in tempo di guerre)”, regia di Marta Dalla Via. Il piacere della pura teatralità con Balasso che, come sempre irriverente e travolgente, riscrive l’opera di Angelo Beolco, detto il Ruzante. Un mondo di villani dove la peste va e viene, dove tragico e comico sono fusi e conditi da desideri fisici inappagati e diritti non riconosciuti, intriso di malinconico humor.
A chiusura della Stagione di Prosa 2023/2024, il 19 aprile, fuori abbonamento per Altri Percorsi al Teatro Filodrammatici ritornano a grande richiesta I Sacchi di Sabbia con il loro nuovo spettacolo, debuttato pochi giorni fa a San Sepolcro al Kilowatt Festival: “Pluto” da Aristofane. Quattro attori in scena, alla maniera ateniese, interpretano tutti i personaggi, sempre in perenne oscillazione tra tradizione popolare e ricerca culturale, tra comico e tragico, esplorando linguaggi in bilico tra le arti, com’è nel DNA del gruppo toscano.

TEATRO DANZA
Nel cartellone di Teatro Danza tre le serate al Teatro Filodrammatici. In scena vedremo: “Memento” coreografia di Nyko Piscopo (12 gennaio); “Alex” coreografie e direzione artistica di Roberta Maimone e “Ototeman” di e con Sofia Galvan e Stefania Menestrina della Compagnia Opus Ballet (23 febbraio, per la serata Anticorpi eXpLo – tracce di giovane danza d’autore); “Trois Pièces Françaises” con Benedetto Boccuzzi, pianoforte, e Riccardo Buscarini, danza (22 marzo). Il programma dettagliato del Teatro Danza, di cui è responsabile artistico Emma-Chiara Perotti, sarà presentato in autunno.

L’ALTRA SCENA. FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO 2023
Scorrendo tra le anticipazioni del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, che nel 2023 sarà alla sua dodicesima edizione e il cui cartellone dettagliato e completo sarà presentato a settembre, possiamo dire che si annuncia ancora una volta una programmazione di sicuro interesse.
Al Teatro Filodrammatici vedremo il debutto nazionale di “È così che tutto comincia”, coproduzione Teatro Gioco Vita e LAC Lugano Arte e Cultura, progetto di e con Mariangela Granelli e Fabrizio Montecchi; “Solo quando lavoro sono felice” di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Ferratappa; “Pigiama Party” di Baladam B-side, coprodotto da Teatro Gioco Vita e La Piccionaia; “Gli altri (indagine sui nuovissimi mostri)” di Kepler-452, drammaturgia e regia di Nicola Borghesi e Riccardo Tabilio; “Grazie della squisita prova”, uno spettacolo di Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Nicola Borghesi. Al Teatro Gioia “Dieci modi per morire felici”, gioco-spettacolo ideato e diretto da Emanuele Aldrovandi, e “Piccoli suicidi (tre brevi esorcismi di uso quotidiano)” di Giulio Molnár, interpretato da Olivia Molnár (spettacolo a pubblico limitato adatto anche al pubblico delle famiglie). Il 9 ottobre grazie a Teatro Gioco Vita il Teatro Filodrammatici di Piacenza sarà uno degli oltre 100 teatri impegnati in un grande live con Marco Paolini a 60 anni dalla tragedia del Vajont: in scena “Vajonts 23 – il racconto di Marco Paolini diventa un coro”. A chiusura del festival, in condivisione con il cartellone Altri Percorsi della Stagione di Prosa 2023/2024, al Teatro Municipale “L’Angelo della Storia” di Sotterraneo.

Abbonamenti e biglietti
Varie sono le tipologie di abbonamento, grazie alle quali ogni spettatore può scegliere il cartellone che è più congeniale ai suoi interessi: “Prosa” (7 spettacoli al Municipale), Altri Percorsi (5 spettacoli al Municipale e 1 al Teatro Filodrammatic), l’abbonamento cumulativo “2 per Te” (Prosa+Altri Percorsi, con 12 spettacoli al Teatro Municipale e 1 al Teatro Filodrammatici). Speciali promozioni sono pensate per gli studenti, con prezzi particolarmente vantaggiosi per tutti gli abbonamenti.
La campagna abbonamenti prenderà il via il 5 settembre.
Da martedì 5 a sabato 16 settembre sono previste le conferme degli abbonamenti per gli abbonati della stagione 2022/2023 che intendono mantenere il posto occupato nella stagione precedente. Conferme telefoniche o via e-mail possono essere comunicate nei mesi di luglio e agosto negli orari di apertura della biglietteria, in tal caso è comunque previsto il ritiro delle tessere a settembre.
Da martedì 19 a sabato 23 settembre è il periodo riservato ai vecchi abbonati che desiderano sì rinnovare la tessera anche per il 2023/2024, ma che vogliono cambiare turno, posto e/o tipo di abbonamento.
Da martedì 26 settembre a mercoledì 4 ottobre la campagna abbonamenti sarà aperta a tutto il pubblico.
I biglietti saranno in vendita da sabato 7 ottobre, mentre le prenotazioni telefoniche o via e-mail si riceveranno solo dal 19 ottobre.
Tempi ovviamente diversi per il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”: sia gli abbonamenti sia i biglietti sono in vendita da martedì 5 settembre, con possibilità di prenotazioni telefoniche o via e-mail da martedì 12 settembre.
Confermate le offerte e promozioni per gli abbonati, i soci dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, le scuole, le associazioni e i gruppi convenzionati con Teatro Gioco Vita, i biglietti last minute.

Biglietteria
TEATRO GIOCO VITA via San Siro 9 – 29121 Piacenza – tel. 0523.315578, e-mail biglietteria@teatrogiocovita.it, info@teatrogiocovita.it
Orari di biglietteria:
– luglio e agosto, dal martedì al venerdì ore 10-13 (chiusura per ferie dal 28 luglio al 21 agosto)
– settembre e ottobre, dal martedì al venerdì ore 10-16 e sabato ore 10-13;
– da novembre a marzo dal martedì al venerdì ore 10-16;
– da aprile dal martedì al venerdì ore 10-13,
Prevendita biglietti online: https://www.vivaticket.com/
Il giorno dello spettacolo la biglietteria è attiva anche nella sede della rappresentazione: a partire dalle ore 19 al Teatro Municipale (Via Verdi 41 – tel. 0523.385721); a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo al Teatro Filodrammatici (Via Santa Franca 33 – tel. 0523.315578) e al Teatro Gioia (Via Melchiorre Gioia 20/a – tel. 0523.1860191).

La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.

Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

“Prendiamoci un po’ di tempo” con i ragazzi e le ragazze dello Spazio culturale della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio

Piacenza _ Santa Chiara (Stradone Farnese) / giugno – luglio 2023
TEATRO in SANTA CHIARA
martedì 18 luglio ore 21.30 evento speciale
Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio / Teatro Gioco Vita / Tempus Fugit Percussion
PRENDIAMOCI UN PO’ DI TEMPO
restituzione finale del percorso teatrale-musicale
a cura di Nicola Cavallari e Tempus Fugit Percussion
realizzato con lo Spazio culturale Caritas per ragazzi e ragazze

Il cartellone di appuntamenti “Teatro in Santa Chiara” dell’estate 2023 si chiude con un evento speciale: il cortile di Santa Chiara ospiterà, e offrirà a tutta la città, la restituzione finale di un percorso teatrale-musicale realizzato con lo Spazio culturale per ragazzi e ragazze della Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio. “Prendiamoci un po’ di tempo” il titolo della serata in programma martedì 18 luglio alle ore 21.30 (ingresso libero e gratuito), la cui parte artistica è curata da Teatro Gioco Vita, con Nicola Cavallari, e da Tempus Fugit Percussion.
L’evento, che conclude la rassegna estiva di Teatro Gioco Vita “Teatro in Santa Chiara” organizzata con la Fondazione di Piacenza e Vigevano nel suggestivo spazio di Stradone Farnese 11, è inserito nel programma “Piacenza Summer Cult”.

Il gruppo di ragazzi e ragazze che frequentano lo Spazio culturale Caritas si è ritrovato a partire da giugno per un laboratorio di otto pomeriggi tra teatro e percussioni. Il momento finale, “Prendiamoci un po’ di tempo”, sarà una divertente performance a quadri per riflettere sulle emozioni: l’esito, o meglio, il risultato del tempo passato insieme. Momenti fatti di prove, di scambi, di risate, di noia, di teatro, di percussioni, di musica, ma anche di scoperte ed esperienze nuove. Momenti di fatica, impegno, svago e tanta curiosità. Per un’estate diversa.

“Prendiamoci un po’ di tempo” è un titolo, ma soprattutto un invito. Un po’ di tempo per affrontare le cose belle, ma anche per quelle meno belle. Un po’ di tempo per riflettere sulle nostre emozioni. Emozioni che ci travolgono. Emozioni con cui, poco per volta, forse, impariamo a confrontarci. Emozioni con cui giocare. E giocare con i colori, i suoni e le parole.
La performance racconta una parte di un cammino fatto insieme, artisti e volontari insieme a ragazzi e ragazze, che sì è stato un laboratorio teatrale e musicale, ma soprattutto un percorso che ha aggiunto un tassello alla crescita di ciascuno.
“Prendiamoci un po’ di tempo” è il modo di questi ragazzi e ragazze di portare le emozioni in scena, che con loro diventano le protagoniste. E magari ce le racconteranno come non ce le hanno mai fatte vedere: allora un’emozione potrebbe essere l’ingranaggio di un robot, o essere codificata in livelli, o cambiare a seconda del meteo.

«Tu chiamale, se vuoi, emozioni… cantava Lucio Battisti. Noi abbiamo deciso – spiega Nicola Cavallari – di non cantarle, ma di giocarle. Del resto, chi meglio di un gruppo di adolescenti, che vivono appieno e in modo quasi totalizzante questi scombussolamenti emotivi, possono giocare con le emozioni e prendersi, e prenderci, anche un po’ in giro? Non ci resta che invitarvi a prendervi un po’ di tempo per voi, insieme a noi».

Piacenza – Santa Chiara (Stradone Farnese 11)
martedì 18 luglio 2023 ore 21.30 – TEATRO in SANTA CHIARA
Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio / Teatro Gioco Vita / Tempus Fugit Percussion
PRENDIAMOCI UN PO’ DI TEMPO
restituzione finale del percorso teatrale-musicale
a cura di Nicola Cavallari e Tempus Fugit Percussion
realizzato con lo Spazio culturale Caritas per ragazzi e ragazze
all’interno del progetto 8 per 1000 Prossimamente

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

Informazioni, prenotazioni e biglietteria
La serata è a ingresso libero e gratuito.

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it