Comunicati stampa

“L’ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA” testo e regia di Emanuele Aldrovandi

FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj

PIACENZA _ LUNEDÌ 10 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21
L’ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA
testo e regia di Emanuele Aldrovandi
con Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia, Riccardo Vicardi
con la partecipazione vocale di Elio De Capitani
produzione Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Dopo “Farfalle”, visto lo scorso anno, a Piacenza il Festival “L’altra scena” ospita un nuovo spettacolo scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi, tra gli autori più apprezzati della scena contemporanea: “L’estinzione della razza umana”, con Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia, Riccardo Vicardi e la partecipazione vocale di Elio De Capitani. Lo vedremo al Teatro Filodrammatici lunedì 10 ottobre alle ore 21 nel cartellone dell’undicesima edizione del Festival di teatro contemporaneo con la direzione artistica di Jacopo Maj proposto da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.

Una tragicommedia nell’androne di un palazzo. In un mondo incastrato dentro ritmi frenetici e disumani, che sottraggono tempo al pensiero e all’introspezione, l’arrivo di un virus che trasforma le persone in tacchini blocca e distorce ogni cosa. Così, le due coppie protagoniste della storia, persone comuni, portatrici ognuna di una diversa posizione filosofica della vita, si ritrovano nell’androne di un palazzo assalite da domande, frustrazioni e paure. “L’estinzione della razza umana” è una sorta di esorcismo – catartico e liberatorio – che ci aiuta a metabolizzare il nostro presente con ironia, lucidità e un pizzico di grottesco surrealismo, utilizzando un linguaggio tragicomico, con dialoghi affilati e serrati.

Emanuele Aldrovandi, abile e riconosciuto drammaturgo, ha raccolto negli ultimi dieci anni numerosi consensi sia in teatro sia al cinema (il suo corto “Bataclan” ha vinto il Nastro d’Argento nel 2021 come miglior cortometraggio italiano). “L’estinzione della razza umana”, scritto nel 2021, è stato selezionato da Eurodram 2022 (il comitato che segnala le migliori novità drammaturgiche adatte alla circuitazione internazionale) ed è stato presentato in anteprima radiofonica su Rai Radio 3 all’interno di “FUTUROpresente. Nuove scritture per la scena italiana” e pubblicato sulla rivista Hystrio nel luglio 2022.
«Quando ho iniziato a lavorarci, a gennaio 2020, – spiega Aldrovandi nelle note di regia e drammaturgia – ero appena diventato padre e mi stavo interrogando sul desiderio assurdo di generare altri esseri umani in un mondo che probabilmente non arriverà al 2050. Volevo scriverne attraverso personaggi che viaggiavano per il mondo, ma poi è arrivato il lockdown, io sono rimasto bloccato in casa e anche i personaggi, in un certo senso, sono finiti lì, nell’androne di un palazzo, durante una pandemia. Non volevo scrivere una cronaca del Covid – e infatti nel testo il virus è un altro – ma ho deciso di nutrirmi di ciò che stavo vivendo, prendendola come una sfida: partire dai litigi “da bar” o “da social network” – che tutti abbiamo dovuto affrontare, subire o alimentare – per raccontare cinque esseri umani nel periodo di passaggio all’età adulta, scavando dentro di loro senza pietà per trovare l’ultima cosa a cui si aggrappano, quando tutto sembra franargli sotto ai piedi».

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

Lunedì 10 ottobre 2022 FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Emanuele Aldrovandi
L’ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA
testo e regia di Emanuele Aldrovandi
con Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia, Riccardo Vicardi
con la partecipazione vocale di Elio De Capitani
scene Francesco Fassone
luci Luca Serafini
costumi Costanza Maramotti
maschera Alessandra Faienza
consulenza sonora GUP Alcaro
musiche Riccardo Tesorini
progetto grafico Lucia Catellani
aiuto regia Giorgio Franchi
foto Luigi De Palma
produzione Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con La Corte Ospitale Centro di Residenza Emilia-Romagna
testo selezionato da Eurodram 2022
presentato in anteprima radiofonica su Rai Radio 3 all’interno di “PRESENTE/FUTURO Nuove scritture per la scena italiana”
pubblicato sulla rivista Hystrio, luglio 2022
durata: 1h 20’

Programma di sala

BIGLIETTI “L’ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA”
€ 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato) Acquista il biglietto online

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

RICERCA TECNICO/A LUCI

TEATRO GIOCO VITA ricerca un/una TECNICO/A LUCI per attività di TOURNÉE da inserire nel proprio organico per la stagione 2023/2024.
Si richiede esperienza pregressa, la disponibilità a effettuare tournée in Italia e all’estero e il possesso della patente B.
Gli/Le interessati/e possono inviare il curriculum a ufficiopersonale@teatrogiocovita.it.
I/Le candidati/e il cui curriculum sarà ritenuto coerente con il profilo richiesto verranno contattati/e appena possibile dalla direzione del personale.

TEATRO GIOCO VITA Via San Siro 9 – 29121 Piacenza | Tel. 0523.315578 | ufficiopersonale@teatrogiocovita.it

“IO VORREI CHE QUESTO BALLO NON FINISSE MAI” Riccardo Buscarini / Teatro Gioco Vita

FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj
EVENTO SPECIALE

PIACENZA _ SABATO 8 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21
Riccardo Buscarini 
IO VORREI CHE QUESTO BALLO NON FINISSE MAI
direzione artistica, testi e regia Riccardo Buscarini
interpreti Riccardo Buscarini, Sabrina Fontanella, Mauro Barbiero
con musiche di Nino Rota, Rosemary Clooney e altri
luci e proiezioni Marco Gigliotti
produzione Teatro Gioco Vita / Riccardo Buscarini

Dopo il successo a Milano, Leeds (Regno Unito) e Bleiburg (Austria) “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” di Riccardo Buscarini ritorna a Piacenza, la città in cui è nato. E questa volta in forma di site specific al Teatro Filodrammatici, ritrasformando questo spazio in quello che un tempo fu: la balera della città.
Appuntamento sabato 8 ottobre alle ore 21 nel cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Proposto come evento speciale del festival, “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” andrà in scena in un Teatro Filodrammatici la cui platea risulterà completamente libera dalle sedute. Ammesso un numero limitato di spettatori, massimo 100. La direzione artistica, i testi e la regia dello spettacolo sono di Riccardo Buscarini, in scena con Sabrina Fontanella e Mauro Barbiero. Le luci e le proiezioni sono curate da Marco Gigliotti, i costumi di Vincenzo Verdesca.

“io vorrei che questo ballo non finisse mai” è prodotto da Teatro Gioco Vita che nel 2018 lo ha commissionato a Buscarini come evento di chiusura della Stagione di Teatro Danza allora curata da Roberto De Lellis, proponendo all’artista di realizzare un evento che contenesse il cinema, la danza e il coinvolgimento fisico del pubblico.
E infatti l’anima del cinema italiano degli anni 50 e 60 colora di un’atmosfera onirica questo spettacolo/evento in cui due performer invitano il pubblico a partecipare, attraverso il movimento, a famose scene di ballo tratte da celeberrime pellicole di Luchino Visconti, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Dino Risi e altri. Rievocando l’immaginario della balera, “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” avvolge il pubblico e lo accompagna in un molteplice gioco di citazioni, rimandi e immedesimazione tra immagine in movimento, danzatore, suono, parola e spettatore.

Il monologo di un attore/cantante che racconta dell’attrazione per una persona incontrata durante una festa estiva viene “contrappuntato” dalla proiezione di scene di ballo da celebri film. Ogni scena descrive un genere di ballo diverso – tango, mambo, rock ‘n roll, twist, valzer – i cui movimenti vengono insegnati dai performer allo spettatore, che diventa protagonista di un folle ballo sociale. Lo spettacolo si tramuta così in una festa che invita tutto il pubblico a muoversi senza sosta.

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

Sabato 8 ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA / evento speciale
Teatro Filodrammatici – ore 21
Riccardo Buscarini / Teatro Gioco Vita
IO VORREI CHE QUESTO BALLO NON FINISSE MAI
direzione artistica, testi e regia Riccardo Buscarini
interpreti Riccardo Buscarini, Sabrina Fontanella, Mauro Barbiero
con musiche di Nino Rota, Rosemary Clooney e altri
luci e proiezioni Marco Gigliotti
costumi Vincenzo Verdesca
produzione Teatro Gioco Vita, Riccardo Buscarini
durata: 50’ (pubblico limitato, max 100 persone)

BIGLIETTI “IO VORREI CHE QUESTO BALLO NON FINISSE MAI”
€ 15 (posto unico) Acquista il biglietto online

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

“RUY BLAS” Il Mulino di Amleto / A.M.A. Factory

FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj

PIACENZA _ VENERDÌ 7 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21
Il Mulino di Amleto / A.M.A. Factory
RUY BLAS
Quattro quadri sull’identità e sul coraggio
adattamento dell’opera “Ruy Blas” di Victor Hugo
regia Marco Lorenzi
con Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Rebecca Rossetti, Alba Maria Porto e Angelo Tronca

Un dispositivo teatrale con il pubblico collocato sui tre lati dello spazio scenico, per cui la platea del Teatro Filodrammatici di Piacenza, liberata dalle sedute, si trasformerà nel palcoscenico su cui si muoveranno gli attori. Un adattamento dell’opera “Ruy Blas” di Victor Hugo che vuole essere un dialogo tra l’autore ottocentesco e gli uomini di oggi.
Si tratta di “Ruy Blas” – Quattro quadri sull’identità e sul coraggio, regia di Marco Lorenzi, con Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Rebecca Rossetti, Alba Maria Porto e Angelo Tronca. Una produzione Il Mulino di Amleto e A.M.A. Factory in scena venerdì 7 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici nel cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Un appuntamento molto atteso dal pubblico: lo spettacolo doveva chiudere l’edizione 2021 del Festival, ora finalmente lo vedremo a Piacenza.

Sullo sfondo di un mondo che è sul punto di crollare, il dramma di Ruy Blas racconta la storia di un alto funzionario della corte spagnola che, per vendicarsi della Regina, tesse un inganno scambiando l’identità del proprio servo Ruy Blas con quella del nobile Don Cesare, per poi introdurlo a Corte. Ruy Blas, ignaro degli intenti del suo padrone Don Sallustio, accetta lo scambio e veste i panni di Don Cesare perchè è l’unico modo, per lui, di avvicinarsi alla Regina di cui è profondamente innamorato.
“Ruy Blas” è la storia di un uomo che si ritrova a rivestire un ruolo e un nome non suoi riuscendo, grazie a questo inganno, a utilizzare al meglio le sue qualità, i suoi valori e ad avvicinarsi a un amore altrimenti impossibile. Gli attori, diretti da Marco Lorenzi, entrano nel cuore del melodramma ottocentesco e rispolverano per il pubblico – collocato sui tre lati dello spazio scenico – tutta la contemporaneità di un testo che si rivela una viva e raffinata riflessione sul senso dell’identità.
Il cuore di questo progetto è il piacere e l’emozione di mettere in dialogo e in cortocircuito tra loro un testo teatrale, così (apparentemente) lontano da noi, con la tecnologia e le forme che il teatro contemporaneo ci mettono a disposizione.

«Questo Ruy Blas – spiega Marco Lorenzi nelle note di regia – è un atto politico perché rimette al centro l’importanza del “tempo della ricerca e della creazione”. È un incontro con il pubblico delicato, diretto e profondo. Il nostro “Ruy Blas” è un riappropriarsi di un mestiere ricco e pieno di senso come quello dell’attore. È una lezione di scherma, di ballo, poesia. È una vertigine… Ci siamo innamorati dell’importanza e della centralità del lavoro sulla lingua, sul verso, sulla rima che ci ha spinto a cercare e a imparare come gestire un linguaggio così difficile, ma contemporaneamente bello e ricco di senso. Infine, è stato importante avvicinarci a Hugo con la coscienza (e incoscienza) di un gruppo di giovani e spericolati artisti che vivono nel mondo di oggi. Questo ci ha fatto scoprire come il Ruy Blas è anche una raffinata indagine sul senso dell’identità: chi sono io, sono il mio nome? Sono il mio ruolo sociale? Sono le mie azioni? Sono tutto questo contemporaneamente? Abbiamo scelto di partire completamente da “zero”, ovvero di riportare l’attore, con la sua forza, la sua umanità e la sua purezza al centro di tutta la nostra ricerca. Abbiamo scelto di eliminare ogni forma di scenografia posticcia e anacronistica, e di partire da uno spazio vuoto per invaderlo con grazia con i nostri corpi e con le nostre voci. Abbiamo scelto di eliminare ogni forma di “distanza” con il pubblico, sia spaziale che temporale. Il pubblico è collocato intorno allo spazio scenico, su tre lati, per immergerlo nella storia e nelle passioni degli attori».

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

Venerdì 7 ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Il Mulino di Amleto / A.M.A. Factory
RUY BLAS
Quattro quadri sull’identità e sul coraggio
adattamento dell’opera “Ruy Blas” di Victor Hugo
regia Marco Lorenzi
con Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Rebecca Rossetti, Alba Maria Porto e Angelo Tronca
visual concept Eleonora Diana
consulenza per la scherma Daniele Catalli
responsabili tecnici spettacolo Carla Tealdi/Adriano Antonucci
organizzazione Milica Trojanovic
distribuzione Valentina Pollani
ufficio stampa Raffaella Ilari
foto di scena Manuela Giusto e Alessandro Salvatore
uno spettacolo de Il Mulino di Amleto
produzione A.M.A. Factory
con il contributo di SIAE Sillumina-Copia privata per i giovani, per la cultura e con il supporto dell’Alliance Française
di Torino e della Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva a cura di Stalker Teatro
durata: 1h 30’

Programma di sala

BIGLIETTI “RUY BLAS”
€ 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato) Acquista il biglietto online

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Collettivo Baladam B-side “SURREALISMO CAPITALISTA” (Segnalazione speciale Premio Scenario 2021)

FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj

PIACENZA _ MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE  Teatro Filodrammatici – ore 21
Collettivo Baladam B-side
“SURREALISMO CAPITALISTA”
Segnalazione Speciale Premio Scenario 2021

A Piacenza per il Festival “L’altra scena” è l’ora del Collettivo Baladam B-side, fondato nel 2021 a Bologna dal regista e linguista Antonio “Tony” Baladam e dalla poeta e semiologa Rebecca Buiaforte, gruppo che si occupa di teatro contemporaneo, danza, laboratori di narrazione 3.0, podcasting e arte contemporanea ponendo alla base del lavoro una ricerca multidisciplinare che spazia tra linguistica, semiotica e sociologia.
Va in scena mercoledì 5 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici con “Surrealismo capitalista”, Segnalazione speciale al Premio Scenario 2021, spettacolo nato un po’ anche a Piacenza dato che una fase delle prove è stata ospitata al Teatro Gioia grazie a Teatro Gioco Vita alla fine del 2020.
Prosegue così l’undicesima edizione del Festival di teatro contemporaneo con la direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
“Surrealismo capitalista” nasce dalla ricerca di Antonio “Tony” Baladam, che firma anche la drammatugia e la regia e che vedremo in scena affiancato da Camilla Violante Scheller e Giacomo Tamburini.

«Una scena spoglia, – si legge nelle motivazioni della giuria del Premio Scenario – presidiata da due attori e un’attrice che interrogano la contemporaneità in un dialogo frontale con il pubblico, simulando situazioni tipo della normale disumanizzazione e monetizzazione dei rapporti sociali. Una sorta di vademecum offerto in modo apparentemente scanzonato a chi potrebbe “soffrire di capitalismo” senza esserne consapevole, con la complicità della comunicazione pubblica imperante. Un disegno drammaturgico che procede per quadri e usa l’arma dell’umorismo per depotenziare la pervasività dei modelli socio-economici capaci di condizionare le nostre vite. “Surrealismo Capitalista” usa un impianto antirecitativo in grado di infrangere i canoni del teatro drammatico per sviluppare quadri che si succedono vorticosamente autogenerandosi per suggestioni e slittamenti semantici, aprendosi contemporaneamente ai tempi morti della sospensione e dell’interrogazione».

«Nel corso dell’ultimo mezzo secolo – spiega Tony Baladam, che cura la ricerca, la drammaturgia e la regia dello spettacolo – abbiamo assistito all’affermarsi di un modello socioeconomico che tende a concepire ogni esistenza in termini monetari e a fare piazza pulita degli immaginari collettivi e delle alternative sociali, sostituendosi ad entrambi. Ne consegue un senso di frustrazione diffuso e un senso dell’umorismo poco diffuso: la nostra missione è ribaltare questo paradigma. “Surrealismo Capitalista” mette in scena un compendio di derive della società odierna, utilizzando il Capitale come correlativo oggettivo di una condizione umana sempre più superficiale e rarefatta. Viene in particolare preso in esame l’innestarsi di meccaniche neoliberiste in ambiti idealmente refrattari al culto del profitto, in particolare cultura, assistenza, relazione e realizzazione di sé».

Un lavoro che, come tutti i progetti del Collettivo Baladam B-side, è declinato attraverso il “Sistema dell’Antiritualità”, un metodo teatrale originale che prevede una decostruzione costante degli stilemi e dei rituali della rappresentazione, ricercando forme nuove di annullamento delle mediazioni. «Come diceva Roland Barthes – spiegano gli artistu del gruppo – “Ogni immaginario collettivo buono, è un immaginario collettivo morto”. Di questa frase, in realtà elaborata da noi, abbiamo fatto il mantra della nostra ricerca e del nostro metodo».

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

Mercoledì 5 ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Collettivo Baladam B-side
SURREALISMO CAPITALISTA
ricerca, drammaturgia e regia Antonio “Tony” Baladam
con Camilla Violante Scheller, Giacomo Tamburini, Antonio “Tony” Baladam
Segnalazione Speciale Premio Scenario 2021
durata: 1h

Programma di sala

BIGLIETTI “SURREALISMO CAPITALISTA”
€ 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato) Acquista il biglietto online

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Evento speciale fuori abbonamento per la Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza – “GILGAMESH” di ERT con LUIGI LO CASCIO

AL TEATRO MUNICIPALE IL “GILGAMESH” DI ERT CON GIOVANNI CALCAGNO, LUIGI LO CASCIO, VINCENZO PIRROTTA
L’evento speciale fuori abbonamento arricchisce il programma della Stagione di Prosa
“GILGAMESH: L’EPOPEA DI COLUI CHE TUTTO VIDE” debutterà al Teatro Storchi di Modena il 2 febbraio e il 14 febbraio sarà in scena al Municipale di Piacenza
Biglietti in prevendita dall’11 ottobre

La Stagione di Prosa 2022/2023 del Teatro Municipale di Piacenza, direzione artistica di Diego Maj, si arricchisce di un evento speciale. La notizia è di questi giorni: il cartellone della diciannovesima edizione organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren ospiterà Luigi Lo Cascio insieme a Giovanni Calcagno e Vincenzo Pirrotta. Un trio di grandi nomi del teatro attraverso il quale rivivrà “Gilgamesh”, il più antico poema epico della storia.
Lo spettacolo è “GILGAMESH: L’EPOPEA DI COLUI CHE TUTTO VIDE”, una nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Ert che debutterà al Teatro Storchi di Modena il 2 febbraio. Tra le prime tappe della tournée Piacenza, che grazie ai rapporti consolidati tra Teatro Gioco Vita e il Teatro nazionale attualmente diretto da Valter Malosti avrà la possibilità di ospitare lo spettacolo al Teatro Municipale martedì 14 febbraio alle ore 21. Biglietti in vendita dall’11 ottobre.
«Nonostante la proposta ci sia arrivata a stagione presentata e a campagna abbonamenti in corso, – spiega il direttore artistico Diego Maj – non abbiamo potuto dire di no. In primo luogo perché il “Gilgamesh” è strettamente legato alla storia e alla memoria di Teatro Gioco Vita: dal poema mesopotamico abbiamo tratto nel 1982 uno dei nostri primi spettacoli, che tra l’altro vinse il Premio Eti Stregagatto (il premio nazionale del teatro per l’infanzia e la gioventù promosso dall’Ente Teatrale Italiano). Poi perché è da tempo che desideriamo ospitare Luigi Lo Cascio al Teatro Municipale e avremo la possibilità di vederlo al fianco di altri due meravigliosi attori: Lorenzo Calcagno, che firma anche il testo e la regia dello spettacolo, e Vincenzo Pirrotta».
Circa due secoli fa, negli scavi della biblioteca di Assurbanipal a Ninive, gli archeologi portarono alla luce una serie di tavolette. Quando fu decifrata la scrittura cuneiforme, esse rivelarono il titolo di un poema: “Di colui che vide le profondità e le fondamenta della terra”. Gilgamesh è il più antico poema del mondo. È la storia di un giovane re che, dopo aver sperimentato il dolore per la morte del migliore amico, lascia il trono per andare alla ricerca del segreto della vita eterna. Alla fine del suo peregrinare, dopo aver interrogato l’unico uomo sopravvissuto al Diluvio, torna in patria con la certezza che il destino dell’uomo è di essere mortale. II viaggio di Gilgamesh ai confini del mondo, da un punto di vista eroico, è un completo fallimento, ma la sua sconfitta diventa un nuovo punto di comprensione delle cose della vita.
La versione classica di quest’epopea, quella che ci è pervenuta nel miglior stato di conservazione, fu elaborata a Babilonia tra l’ottavo e il settimo secolo a.C. da un sacerdote di nome Sileqiunninni, che probabilmente ricucì il lavoro fatto da scribi e aedi per due o più millenni. Le tavolette contengono dunque una sintesi delle parole e dei versi che narratori di ogni tipo cantarono per secoli dal Golfo Persico al Caucaso.
Quando ebbe una prima traduzione dell’opera, Rainer Maria Rilke affermò di non aver letto mai niente di così potente e più tardi anche Elias Canetti, dopo averne ascoltato alcuni brani recitati da un suo amico attore, manifestò la necessità di confrontarsi con questo testo per tutta la vita. Molti sono stati anche gli studiosi che hanno cercato di dare un senso alle avventure di Gilgamesh e del suo amico Enkidu, e al successivo viaggio del re di Uruk ai confini del mondo. Il poema “Gilgamesh” fu affrontato anche da Franco Battiato che ne fece un’opera lirica, in due atti, presentata per la prima volta nel 1992 al Teatro dell’Opera di Roma, componendone sia il libretto sia la musica.

Oggi Giovanni Calcagno fa risuonare in teatro questa grande epopea, riscrivendola nella forma del verso libero. Accanto a lui sul palcoscenico Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta. Le composizioni video dello spettacolo sono di Alessandra Pescetta, le musiche originali di Andrea Rocca, il disegno luci Vincenzo Bonaffini, la consulenza scientifica di Luca Peyronel.

INFORMAZIONI

Biglietti
Platea € 30 (intero) 28 (convenzioni) 26 (ridotto)
Posto Palco € 28 (intero) 26 (convenzioni) 24 (ridotto)
Ingresso Palchi/Galleria € 17 (intero) 16 (convenzioni) 15 (ridotto)
Galleria numerata € 23 (intero) 22 (convenzioni) 21 (ridotto)
Loggione numerato € 14 (intero) 13 (convenzioni) 12 (ridotto)
Ingresso Loggione € 9
Studenti € 13 (posto unico in Galleria)
I biglietti saranno in vendita da martedì 11 ottobre, mentre le prenotazioni telefoniche o via e-mail si riceveranno solo dal 18 ottobre.
Confermate le offerte e promozioni per gli abbonati, i soci dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, le scuole, le associazioni e i gruppi convenzionati con Teatro Gioco Vita.

Biglietteria
TEATRO GIOCO VITA via San Siro 9 – 29121 Piacenza (settembre e ottobre, dal martedì al venerdì ore 10-16 e sabato ore 10-13; da novembre a marzo dal martedì al venerdì ore 10-16; da aprile dal martedì al venerdì ore 10-13), tel. 0523.315578, e-mail biglietteria@teatrogiocovita.it
Prevendita biglietti online: https://www.vivaticket.com/
Per il pagamento dei biglietti sono utilizzabili i voucher.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria è attiva anche al Teatro Municipale nella sede della rappresentazione (Via Verdi 41 – Telefono 0523.385721).

La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.
Gli spettacoli si svolgeranno nel rispetto delle prescrizioni vigenti in termini di misure di sicurezza.

Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

PROGRAMMA DI SALA

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Il nuovo spettacolo di Teatro Gioco Vita CASSANDRA per la prima volta a Piacenza

FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj

PIACENZA _ LUNEDÌ 3 OTTOBRE  Teatro Filodrammatici – ore 21
Teatro Gioco Vita “CASSANDRA – Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?”
al termine dello spettacolo incontro “TEATRO ED EMERGENZA AMBIENTALE”: volontari di Plastic Free e testimoni a confronto con gli artisti di Teatro Gioco Vita

Con la nuova produzione di Teatro Gioco Vita “Cassandra” prosegue a Piacenza l’edizione 2022 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj. L’appuntamento con l’ultima regia di Fabrizio Montecchi – lo spettacolo ha debuttato alla fine di giugno al Teatro Diego Fabbri di Forlì per il Festival “Colpi di scena” e lo vedremo per la prima volta a Piacenza – è per lunedì 3 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici nel cartellone del festival organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Uno spettacolo in cui la figura di Cassandra emerge dalle pieghe del mito e si fa a noi contemporanea per dirci che non possiamo più aspettare: il mondo intorno a noi sta crollando sotto il peso dei tanti disastri ambientali. Non a caso il sottotitolo recita “Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?”.
E sul tema “Teatro ed emergenza ambientale” è previsto un incontro al termine della rappresentazione, alle ore 22 circa, proposto in collaborazione con Plastic Free: volontari e testimoni del gruppo piacentino di Plastic Free ne discuteranno con gli artisti di Teatro Gioco Vita e il pubblico.
“Cassandra” vede in scena Letizia Bravi e Barbara Eforo. Il testo è di Enrica Carini, la regia e le scene di Fabrizio Montecchi, i disegni e le sagome Nicoletta Garioni, le musiche di Paolo Codognola, i costumi di Tania Fedeli e le luci di Anna Adorno.

La Cassandra di Teatro Gioco Vita è un’adolescente. Scrive poesie, non conosce altro modo per esternare il dolore che prova verso ciò che vede accaderle intorno. Non vuole assumere su di sé la responsabilità del dire perché vorrebbe essere solo come gli altri ma dentro di lei sa che questo non è possibile. Decide allora, consigliata da Arisbe, di fare l’unica cosa che può fare: dire agli uomini quello che non vogliono vedere. Nel farlo Cassandra è sempre più temuta e odiata da tutti, inascoltata perfino dalla sua stessa famiglia. È sola, vacilla, le parole le muoiono in gola; tocca allora all’anziana donna richiamarla al suo destino: “Sei viva, la tua voce è viva e deve continuare a risuonare”.
Sulla scena due attrici, entrambe narratrici, interpreti delle due protagoniste, Cassandra e Arisbe, e animatrici dei loro doppi in ombra. Sono loro a condurci in un tempo oltre la Storia, sospeso tra passato e futuro, dove Cassandra e Arisbe hanno l’identità scenica di figure d’ombra. Sono loro che ci accompagnano in un tempo altro, fatto di “visioni” composte da evocative ombre ancestrali che arrivano dal profondo e che si fondono con immagini video di una realtà crudelmente attuale. Sono infine sempre loro a riportarci nel presente, in quella sala di teatro in cui si consuma il necessario atto del dire e del testimoniare.

«Non siamo certo i primi – spiegano Enrica Carini e Fabrizio Montecchi – a rimanere folgorati, e nello stesso tempo turbati, dal personaggio di Cassandra. Ogni volta che una civiltà mette in pericolo la propria esistenza, come noi oggi, Cassandra riemerge dalle pieghe del mito e della storia e ci lascia attoniti davanti alle apocalittiche accuse che ci rivolge. Nel nostro “Cassandra” chi mette sotto accusa l’intera umanità non è la giovane che vaticina sulle mura di una Troia assediata dal nemico ma una ragazza, forse a noi contemporanea, che non può assistere al devastante processo di estinzione e di auto estinzione in atto senza assumersi il ruolo di “testimone”. Perché è nella lunga sequenza di catastrofi senza fine a cui assiste che Cassandra vede un futuro senza speranza. E vede che questo è il frutto delle folli azioni di quella specie umana a cui lei stessa sente di appartenere e di amare ma che, proprio per questo, non può capire e giustificare. “Perché non vedono sé stessi e il mondo intorno a noi crollare?” si domanda allibita Cassandra. E nel farlo si rivolge a tutti noi e ci incita a essere, come lei, testimoni, perché la cosa più importante è essere umani, sperare e avere cura dell’esistenza che dalle ceneri torna a germogliare, in ogni lingua, in ogni luogo, fino alla fine».

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

Lunedì 3 ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Teatro Gioco Vita
CASSANDRA
Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?
di Enrica Carini e Fabrizio Montecchi
con Letizia Bravi e Barbara Eforo
testo Enrica Carini
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Paolo Codognola
costumi Tania Fedeli
luci Anna Adorno
voci registrate Letizia Bravi, Tiziano Ferrari
realizzazione sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari e Gabriele Genova
realizzazione scene Giovanni Mutti, Erilù Ghidotti
NUOVA CREAZIONE 2022
durata: 1h
AL TERMINE DELLO SPETTACOLO INCONTRO “TEATRO ED EMERGENZA AMBIENTALE”
Volontari di Plastic Free e testimoni a confronto con gli artisti di Teatro Gioco Vita

Programma di sala

BIGLIETTI “CASSANDRA”
€ 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato) Acquista il biglietto online

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Fabrizio Pallara NEL MEZZO DELL’INFERNO Spettacolo in VR – Realtà Virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore – EVENTO SPECIALE

FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj

PIACENZA – TEATRO GIOIA _ DA LUNEDÌ 3 A MERCOLEDÌ 12 OTTOBRE
Fabrizio Pallara
NEL MEZZO DELL’INFERNO
produzione LAC Lugano Arte e Cultura / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
SPETTACOLO IN VR – REALTÀ VIRTUALE CON L’UTILIZZO DI VISORI PER SINGOLO SPETTATORE
evento speciale del Festival

A Piacenza un evento speciale del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” assolutamente da non perdere, uno spettacolo in VR – realtà virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore: “Nel mezzo dell’Inferno” con la regia di Fabrizio Pallara, che firma anche la drammaturgia insieme a Roberta Ortolano.
Progetto teatrale ed esperienziale nel quale si è scelto l’uso della tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva, coniugata a una progettazione architettonica dello spazio e del suono in 3D.
Andrà in scena al Teatro Gioia dal 3 al 12 ottobre, una proposta che si distingue nel cartellone dell’edizione 2022 del Festival che vede la direzione artistica di Jacopo Maj e organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Il viaggio del singolo spettatore “Nel mezzo dell’Inferno”, spettacolo coprodotto da CSS Teatro stabile di innovazione e LAC Lugano Arte e Cultura, ha una durata di 35 minuti e verrà replicato quotidianamente la mattina alle ore 11, 12 e 13, nel pomeriggio alle ore 16, 17 e 18 e la sera alle ore 20.30, 21.30 e 22.30. Obbligatoria la prenotazione, con la definizione dell’orario direttamente con la biglietteria di Teatro Gioco Vita. La visione è consigliata dai 14 anni.

La storia è quella dell’Inferno di Dante, che non viene rappresentata ma riprodotta attraverso la tecnica della realtà virtuale. E lo spettatore non è passivo osservatore ma diviene Dante egli stesso. E qui sta appunto l’originalità di “Nel mezzo dell’Inferno”: il fatto di indurre lo spettatore ad agire. La prima parte del viaggio infatti sarà uguale per tutti, mentre la seconda condurrà casualmente gli spettatori in tre luoghi selezionati tra gli ambienti infernali per ricondurli poi nuovamente ad un comune finale. L’esperienza resta dunque replicabile e in sé stessa aperta, perché attraverso il contatto con la morte contiene in sé tutte le possibilità della vita. Si comincerà con un prologo: uno spazio di accoglienza e raccoglimento iniziale, che metterà ciascuno di fronte al proprio io e alla domanda: Perché fare questo viaggio? Indossati i visori, uno ad uno gli spettatori saranno accompagnati oltre il muro che separa l’aldiquà dall’aldilà e lasciati al loro viaggio.

Hanno lavorato al progetto, a Fianco di Fabrizio Pallara e Roberta Ortolano, Økapi (musiche), Massimo Racozzi (modellazione e animazione 3D), Sara Ferazzoli (progettazione ambienti architettonici), Alessandro Passoni (sviluppo e implementazione RVI). Ad accompagnare il viaggio dello spettatore “Nel mezzo dell’Inferno” le voci di Valerio Malorni (Virgilio, Caronte, Minosse) Lorenzo Gioielli (Ulisse, Farinata degli Uberti, Conte Ugolino) e Silvia Gallerano (Beatrice e Francesca).

«Il Dante protagonista di questo viaggio nel regno dell’oltretomba – spiegano Fabrizio Pallara e Roberta Ortolano – comprende che è la relazione con gli altri e le altre – nel segno della volontà divina – a sostenerlo e condurlo sulla via della salvezza e della felicità. Il contatto con gli spiriti e le presenze mostruose che incontra, il profondo legame con il maestro Virgilio e infine l’antica fiamma d’amore che lo connette a Beatrice, non più muto angelo da celebrare, ma guida severa e autorevole fonte di coraggio. Di questo percorso l’Inferno rappresenta la parte più dura che mette il poeta, e chi con lui si immedesima, a contatto con fragilità profonde, paure e inadeguatezze, di fronte alla diversità data dal suo essere vivo tra i morti e dunque in potenza salvato. Dante stabilisce così la possibilità di creare un altro mondo, speculare e connesso a quello reale, nel quale l’io possa fare un’esperienza diretta di trasformazione. Questo mondo è la letteratura. Allo stesso modo in questo progetto teatrale ed esperienziale si è scelto l’uso della tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva, coniugata a una progettazione architettonica dello spazio e del suono in 3D, al fine di porre il pubblico a contatto con la totalità di una dimensione fantastica, che non vuole sostituirsi a quella reale, ma restare a questa interconnessa, rappresentando uno stimolo di ricerca e cambiamento».

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

Da lunedì 3 a mercoledì 12 ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Gioia
ore 11, 12, 13, 16, 17, 18, 20.30, 21.30, 22.30
(per singolo spettatore, prenotazione obbligatoria – l’orario sarà concordato al momento della prenotazione)
NEL MEZZO DELL’INFERNO
regia Fabrizio Pallara
drammaturgia Roberta Ortolano e Fabrizio Pallara
musiche Økapi
modellazione e animazione 3D Massimo Racozzi
progettazione ambienti architettonici Sara Ferazzoli
sviluppo e implementazione RVI Alessandro Passoni
voci di Valerio Malorni (Virgilio, Caronte, Minosse) Lorenzo Gioielli (Ulisse, Farinata degli Uberti, Conte Ugolino)
e Silvia Gallerano (Beatrice e Francesca)
una coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione, LAC Lugano Arte e Cultura
SPETTACOLO IN VR – REALTÀ VIRTUALE CON L’UTILIZZO DI VISORI PER SINGOLO SPETTATORE
durata: 35’ – VISIONE CONSIGLIATA DAI 14 ANNI
Programma di sala

BIGLIETTI “NEL MEZZO DELL’INFERNO”
€ 20 (per singolo spettatore, con l’utilizzo di visore)

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Sabato 1° ottobre a Piacenza si inaugura l’undicesima edizione del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”

Via Santa Franca – dalle ore 18 Apertura Festival con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana
Teatro Filodrammatici – ore 20.30 Filippo Nigro/Fabrizio Arcuri “EVERY BRILLIANT THING” Le cose per cui vale la pena vivere
FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj

Prende il via a Piacenza sabato 1° ottobre l’edizione 2022 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
In via Santa Franca e al Teatro Filodrammatici dal tardo pomeriggio sarà l’occasione per incontrarsi all’insegna di teatro e convivialità.
In via Santa Franca a partire dalle ore 18 ritorna, dopo gli anni di sospensione per l’emergenza sanitaria, un appuntamento sempre molto atteso, aperto a tutta la città: la proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana, i cui volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, piatto tipico della Valtidone.
Al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30 la programmazione dell’edizione 2022 del Festival “L’altra scena” prenderà il via con “Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere)”, regia di Filippo Arcuri, interpretato da Filippo Nigro (che firma anche la co-regia). Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 categoria Teatro Contemporaneo, per la sezione Regia ad Arcuri e Nigro e per la sezione Miglior attore a Nigro)

“Every Brilliant Thing” è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete). La pièce – un’autobiografia brillante scandita da liste di “cose per cui vale la pena vivere” – è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale, fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda. Nel 2021 viene messa in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e Sardegna Teatro.
Filippo Nigro, uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano, porta in scena un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere. Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino a enumerare un milione di valide ragioni.

La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, intimo – è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub.
Alla fine, la lista, più che alla madre, sarà stata utile a se stesso almeno a comprendere che “… se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Con la complicità di alcuni spettatori – chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi del passato prendano vita – e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, “Every Brilliant Thing” riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.

In questa personale versione, “Every Brilliant Thing” diventa una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza. Grazie alla risposta dell’audience, alla temperatura emotiva e alle reazioni che ogni sera si creano in teatro, lo spettacolo non è mai lo stesso, può essere ogni sera diverso. Di fatto, Filippo Nigro riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare. In questa direzione Fabrizio Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi che affrontano sempre riflessioni sulla vita, sulla società in cui viviamo e sul senso del teatro.

“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA

Lunedì 1° ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Via Santa Franca – dalle ore 18
Apertura Festival con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana
Locandina
Teatro Filodrammatici – ore 20.30
Filippo Nigro / Fabrizio Arcuri
EVERY BRILLIANT THING
(Le cose per cui vale la pena vivere)
di Duncan Macmillan con Johnny Donahoe
traduzione Michele Panella
regia Fabrizio Arcuri
coregia e interpretazione Filippo Nigro
aiuto regia Antonietta Bello
oggetti di scena Elisabetta Ferrandino
cura tecnica Mauro Fontana
una coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Sardegna Teatro
Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 (categoria Teatro Contemporaneo sezione Regia a Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e categoria Teatro Contemporaneo sezione Miglior attore a Filippo Nigro)
durata: 1h 10’
Programma di sala

BIGLIETTI “EVERY BRILLIANT THING”
€ 20 (intero) € 17 (ridotto) € 13 (studenti) posto unico non numerato
Acquista il biglietto online

INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.

TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

(ph Alessandro Calvi)

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Tournée della compagnia di teatro d’ombre in Croazia e Slovenia con lo spettacolo “Sonia e Alfredo”

Teatro Gioco Vita con “Sonia e Alfredo” in Croazia e Slovenia
In scena a Zagabria il 21 settembre al 55° Puppet International Festival (PIF) e a Lubiana il 24 settembre al 16° Biennial Festival of Contemporary Puppetry Art “Lutke”

Proseguono le tournée all’estero di Teatro Gioco Vita. Dopo “Ranocchio” in Svezia in agosto è ora la volta dello spettacolo “Sonia e Alfredo” che in Croazia e Slovenia sarà ospite di festival internazionali di teatro di figura.
Prima tappa Zagabria, alla 55° edizione del Puppet International Festival (PIF) dove “Sonia e Alfredo” è in cartellone domani – mercoledì 21 settembre – alle ore 20 al Dance Centre della capitale croata.
Sarà poi la volta di Lubiana, dove lo spettacolo con la regia di Fabrizio Montecchi andrà in scena al 16° Biennial Festival of Contemporary Puppetry Art “Lutke”. Appuntamento sabato 24 settembre con doppia rappresentazione alle ore 14 e alle ore 20 sul palcoscenico principale del Lutkovno gledališče Ljubljana.
In tournée in Croazia e Slovenia, oltre agli attori Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari e alla tecnica Rossella Corna impegnati nella messa in scena, il regista Fabrizio Montecchi con Helena Tirén dell’ufficio distribuzione spettacoli.
Quello al Festival PIF di Zagabria per Teatro Gioco Vita è un ritorno dopo i successi ottenuti nel 2019 con “Il cielo degli orsi” (premiato al 52° Puppet International Festival come “spettacolo con il messaggio più umano” e riconoscimento agli attori Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone “per l’eccellente interpretazione”) e nel 2020 con “Donna di Porto Pim”.
Anche con il Festival Lutke di Lubiana i rapporti sono ormai consolidati a partire dai primi anni Duemila con l’ospitalità di “Circoluna” alla vetrina slovena: una collaborazione tra Teatro Gioco Vita e il Ljubljana Puppet Theatre che negli ultimi anni si è concentrata anche sulla formazione professionale nel settore del teatro di figura, con la condivisione di progetti come “Animateria” (il corso di formazione per operatore del teatro di figura finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con il Fondo sociale Europeo, che si è svolto per tre edizioni a Piacenza e che sarà riproposto nel 2023) ed EVOC – Experimenting VOCational training for puppeteers finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ e guidato da Le Tas de Sable – Ches Panses Verte (Francia).
“Sonia e Alfredo” – Un posto dove stare racconta ai bambini una storia semplice, dolce e commovente, di amicizia e solidarietà, tratta dall’opera di Catherine Pineur, autrice e illustratrice belga di libri per l’infanzia.
Regia e scene sono di Fabrizio Montecchi, che firma anche l’adattamento teatrale con Enrica Carini. In scena Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari, con Rossella Corna alle luci e fonica. Nicoletta Garioni e Federica Ferrari hanno curato le sagome tratte dai disegni di Catherine Pineur, Anna Adorno il disegno luci, Paolo Codognola le musiche e Rosa Mariotti i costumi.
Lo spettacolo, coprodotto con la francese MAL – Maison des Arts du Léman (Thonon-Évian-Publier) e dedicato ai bambini dai 4 ai 7 anni, ha debuttato nell’anno 2020 a settembre al Festival Colpi di Scena a Forlì e in ottobre nella versione francese al Festival des P’tits Malins a Thonon. Lo abbiamo visto per la prima volta a Piacenza nel maggio di quest’anno dato che la “prima” piacentina era stata più volte rinviata a causa dell’emergenza sanitaria e della chiusura dei teatri.
Per chi non lo ha ancora visto o vuole rivederlo, “Sonia e Alfredo” ritornerà al Teatro Filodrammatici di Piacenza domenica 20 novembre pomeriggio per la Rassegna “A teatro con mamma e papà”, con repliche lunedì 21 e martedì 22 novembre la mattina per le scuole dell’infanzia e primarie nel cartellone della Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”.

Piacenza, settembre 2022

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