Teatro Gioco Vita
RANOCCHIO dall’opera di Max Velthuijs
Ripresa / Nuova versione 2019
con Deniz Azhar Azari, Tiziano Ferrari – adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi
regia Fabrizio Montecchi – scene Nicoletta Garioni – sagome Federica Ferrari (dai disegni di Max Velthuijs)
musiche Michele Fedrigotti – costumi Sara Bartesaghi Gallo – luci e fonica Anna Adorno/Alberto Marvisi
Debutto a Mantova – Segni New Generations Festival
in scena da martedì 29 ottobre a venerdì 1° novembre
Le avventure di Ranocchio e dei suoi amici, tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo, messe in scena da Teatro Gioco Vita in uno degli spettacoli più indimenticabili rivolti al pubblico dei più piccoli, ritornano in una nuova versione.
Il riallestimento di “Ranocchio” sarà presentato al pubblico a Mantova alla vetrina internazionale Segni New Generations Festival da martedì 29 ottobre a venerdì 1° novembre.
Rivolto ai bambini dai 2 ai 5 anni e concepito per spazi non teatrali e per un pubblico numericamente limitato, “Ranocchio” vede la regia di Fabrizio Montecchi, che ha firmato anche l’adattamento teatrale con Nicola Lusuardi, e le scene di Nicoletta Garioni. Le sagome sono di Federica Ferrari (tratte dai disegni di Max Velthuijs), le musiche di Michele Fedrigotti, i costumi di Sara Bartesaghi Gallo. La nuova versione 2019 dello spettacolo vede in scena Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari mentre alle luci e fonica si alternano Anna Adorno e Alberto Marvisi.
A Piacenza lo vedremo nell’ambito della Rassegna di teatro per le famiglie “Salt’in Banco” domenica 24 novembre al Teatro Gioia e nel programma della Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco” in novembre e in maggio per i nidi e le scuole dell’infanzia.
“Ranocchio” è una delle produzioni di Teatro Gioco Vita per la prima infanzia che ha riscosso maggiore successo in Italia e all’estero (con tournée in Spagna, Francia, Slovenia, Svizzera, Olanda, Germania e Israele), dove è stata rappresentata oltre che in italiano, in francese e spagnolo.
Dal 2009, anno in cui ha debuttato all’Officina delle Ombre, alla stagione 2013/2014 in cui ha circuitato per l’ultima volta tra Piacenza e la Francia, si sono alternati in scena gli attori Laura Dell’Albani, Marco Ferro, Valeria Sacco e Domenico Sannino e i tecnici Anna Adorno e Maddalena Maj. Dal 2016 le avventure di Ranocchio e dei suoi amici sono state rappresentate sulle scene dei teatri polacchi: il Teatr Animacji di Poznan in Polonia, una delle istituzioni culturali del paese più prestigiose, specializzata nel teatro di figura, ha riallestito infatti lo spettacolo in collaborazione con Teatro Gioco Vita. “Żabka” nella versione polacca fino al dicembre 2018 è stato rappresentato più di cento volte ed è stato visto da oltre 6 mila spettatori, partecipando tra l’altro a festival e vetrine nazionali. In Polonia ha vinto i premi per “miglior gioco di squadra” e “migliore animazione” al 37° Meeting teatrale di Varsavia (aprile 2018), mentre al 21° Festival internazionale di teatro per l’infanzia e la gioventù, sempre nella capitale polacca, è stato premiato “per la forma e l’incredibile atmosfera” e un riconoscimento è andato anche ai creatori dello spettacolo.
Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce. Ranocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero tanto intraprendente quanto generoso. Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni giorno pongono loro. A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a trovare una risposta positiva. Queste piccole storie dal cuore grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo. Le sue figure e le sue parole sono state staccate dal loro contesto originario per farle vivere sullo schermo del teatro d’ombre, trasformate con leggerezza e poesia in delicate storie animate.
Mantova
Segni New Generation Festival
Sala delle Capriate – Ex Convento Benedettino
Martedì 29 ottobre 2019 – ore 9.30 e ore 17
Mercoledì 30 ottobre 2019 – ore 9.30 e ore 16.30
Giovedì 31 ottobre 2019 – ore 9.30 e ore 17
Venerdì 1° novembre 2019 – ore 10
Piacenza
Rassegna di teatro per le famiglie “A teatro con mamma e papà”
Teatro Gioia
Domenica 24 novembre 2019 – ore 16.30*
*in caso di esubero di prenotazioni sarà effettuata una seconda recita alle ore 18
Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”
Teatro Gioia
Da lunedì 25 a giovedì 28 novembre 2019 – ore 10
Officina delle Ombre
Venerdì 15 maggio 2020 – ore 10
Da lunedì 18 a giovedì 21 maggio 2020 – ore 10
(foto Jonathan Gobbi)
DOSSIER SPETTACOLO
UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
“TRE PER TE” 2019/2020 – Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza
Prosa
Teatro Municipale di Piacenza| lunedì 28 e martedì 29 ottobre 2019 | ore 21
IL MAESTRO E MARGHERITA
di Michail Bulgakov
riscrittura di Letizia Russo
regia Andrea Baracco
con Michele Riondino
e Francesco Bonomo, Federica Rosellini
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa
Le perturbanti pagine di Michail Bulgakov nella riscrittura per il teatro di Letizia Russo incontrano i corpi e le voci di un diabolico Michele Riondino e di un eterogeneo gruppo di bravissimi attori, diretti dal regista Andrea Baracco, dando vita a una delle più straordinarie storie d’amore: quella tra il Maestro e Margherita, fatalmente impigliati l’uno nell’altra.
“Il Maestro e Margherita” del Teatro Stabile dell’Umbria inaugura a Piacenza la Stagione di Prosa “Tre per Te” 2019/2020 del Teatro Municipale proposta da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren. Appuntamento lunedì 28 e martedì 29 ottobre alle ore 21 al Teatro Municipale, dove già si annuncia il tutto esaurito.
Le tre linee narrative su cui si muove il romanzo (l’irruzione a Mosca del diavolo e dei suoi aiutanti, la tormentata storia d’amore fra il Maestro e Margherita e la vicenda umana del governatore di Palestina, Ponzio Pilato, che deve decidere delle sorti di un innocente) vengono lette e restituite attraverso un meccanismo di moltiplicazione dei registri e dei ruoli. Uno spettacolo che fa dell’evocazione e dell’immaginazione le chiavi per immergersi in un racconto complesso e tragicomico come la vita.
In scena, a fianco di Michele Riondino, Francesco Bonomo nei ruoli del Maestro e di Ponzio Pilato e Federica Rosellini nel ruolo di Margherita, oltre a Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski. Scene e costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Simone De Angelis, le musiche originali di Giacomo Vezzani. Lo spettacolo è una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa in occasione dei 40 anni di attività dell’impresa.
«“Il Maestro e Margherita” – sono le parole del regista Andrea Baracco – è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. È un romanzo perturbante, complesso e articolato come il costume di Arlecchino, in cui si intrecciano numerose linee narrative, e dentro il quale prendono vita un numero infinito di personaggi (se ne contano circa 146), che costituiscono una sorta di panorama dell’umano e del sovraumano. In questo romanzo si passa dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all’interrogarsi su quale sia la natura dell’uomo e dell’amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell’impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime».
«Cosa succede – spiega Letizia Russo – se qualcosa, o qualcuno, arriva a inoculare i semi del caos nelle maglie di una struttura umana formata e solida? Succede che la natura del singolo e, a cascata, la struttura sociale, rivelano le loro parti più nascoste, le loro possibilità inaspettate, le loro contraddizioni impresentabili. “Il Maestro e Margherita”, tra i tanti temi che affronta, ci parla anche di questo, di come l’immaginazione umana sia un’arma potente e fragile, in grado di erigere strutture grandiose ma incapace di contenere davvero il Mistero».
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“TRE PER TE” Stagione di prosa 2019/2020 del TEATRO MUNICIPALE di Piacenza
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
in collaborazione con
FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
IREN
con il contributo di
MIBACT
REGIONE EMILIA ROMAGNA
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Teatro Municipale – PROSA
lunedì 28 e martedì 29 ottobre 2019 – ore 21
IL MAESTRO E MARGHERITA
di Michail Bulgakov
riscrittura Letizia Russo
regia Andrea Baracco
con Michele Riondino nel ruolo di Woland
e Francesco Bonomo (Maestro /Ponzio Pilato), Federica Rosellini (Margherita)
e con Giordano Agrusta (Behemoth), Carolina Balucani (Hella / Praskov’ja / Frida),
Caterina Fiocchetti (Donna che fuma / Natasha), Michele Nani (Marco l’Ammazzatopi / Varenucha),
Alessandro Pezzali (Korov’ev), Francesco Bolo Rossini (Berlioz / Lichodeev / Levi Matteo),
Diego Sepe (Caifa / Stravinskij / Rimskij), Oskar Winiarski (Ivan / Jeshua)
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Simone De Angelis
musiche originali Giacomo Vezzani
aiuto regia Maria Teresa Berardelli
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa in occasione dei 40 anni di attività dell’impresa
durata: 3h (compreso intervallo)
(foto Guido Mencari)
BIGLIETTI
Platea € 30 (intero) 28 (convenzioni) 26 (ridotto)
Posto Palco € 28 (intero) 26 (convenzioni) 24 (ridotto)
Ingresso Palchi/Galleria € 17 (intero) 16 (convenzioni) 15 (ridotto)
Galleria numerata € 23 (intero) 22 (convenzioni) 219 (ridotto)
Loggione numerato € 14 (intero) 13 (convenzioni) 12 (ridotto)
Ingresso Loggione € 9
Studenti € 13 (posto unico in galleria)
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 19 (Teatro Municipale, via Verdi 41, tel. 0523.492251).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it
PROGRAMMA DI SALA
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
Riccardo Buscarini / produzione TEATRO GIOCO VITA
IO VORREI CHE QUESTO BALLO NON FINISSE MAI
spettacolo/evento
Tournée in Inghilterra al Festival “Ageless” di Leeds
in scena venerdì 25 ottobre alle ore 16.30 e alle ore 19.30
“Io vorrei che questo ballo non finisse mai”, lo spettacolo/evento creato nel 2018 da Riccardo Buscarini e prodotto da Teatro Gioco Vita, protagonista al Festival “Ageless” di Leeds, in Inghilterra. Ed è la prima tournée fuori dall’Italia. La creazione, per gli inglesi “I wish this dance would never end”, è in cartellone domani, venerdì 25 ottobre, alle ore 16.30 e alle ore 19.30. Buscarini, coreografo e danzatore piacentino che vive e lavora tra Italia, Spagna e Regno Unito, firma direzione artistica, testi e regia di “Io vorrei che questo ballo non finisse mai”, di cui è anche interprete insieme a Sabrina Fontanella e Vincenzo Verdesca. Suono, dj set e allestimento scenico sono di Davide Giacobbi / Santafabbrica, luci e proiezioni di Alessandro Gelmini, costumi e trucco di Vincenzo Verdesca.
“La danza è universale. La danza trascende le età”. Questo è il presupposto ideale del progetto artistico del Festival di Leeds, una due giorni che vede protagonisti artisti, film-maker, esperti che attraverso la danza affrontano il tema dell’età. Una vetrina che presenta lavori di compagnie locali, nazionali e internazionali che nei modi più diversi e originali gettano uno sguardo sui vari periodi della vita.
E “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” è un invito a tutti, giovani e meno giovani a “portare le migliori scarpe da ballo” per scoprire insieme l’anima del cinema italiano degli anni 50 e 60: i tre performer invitano il pubblico a partecipare, attraverso il movimento, a famose scene di ballo tratte da celeberrime pellicole di Luchino Visconti, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Dino Risi e altri. Rievocando l’immaginario della balera, lo spettacolo avvolge il pubblico e lo accompagna in un molteplice gioco di citazioni, rimandi e immedesimazione tra immagine in movimento, danzatore, suono, parola e spettatore. Occasione per far stare insieme generazioni e persone diverse.
Lo spettacolo/evento di Riccardo Buscarini è stato prodotto da Teatro Gioco Vita da un’idea di Roberto De Lellis, che cura la programmazione di teatro danza del Centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj e che segue anche la distribuzione di “Io vorrei che questo ballo non finisse mai”. Spiega il coreografo a proposito del progetto: «Quando mi è stato chiesto di chiudere il cartellone di Teatro Danza della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2017/18 con un evento che specificamente contenesse il cinema, la danza e il coinvolgimento fisico del pubblico, ho subito pensato ad una festa dedicata al grande cinema italiano che possa esserne uno scanzonato e, allo stesso tempo, teso tributo denso di desiderio e nostalgia. “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” significa infatti questo: un’immagine di sogno. Perché tutti, in fin dei conti, vorremmo, o avremmo voluto, almeno per un solo fotogramma, essere protagonisti di quei capolavori. “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” è una collaborazione con Sabrina Fontanella e Vincenzo Verdesca, artisti rispettivamente di cabaret e burlesque. L’evento è un tributo al grande cinema italiano attraverso il linguaggio del movimento e, ovviamente, del cinema, che avvolgerà e coinvolgerà il pubblico direttamente».
(foto Alessandro Bonadè)
DOSSIER SPETTACOLO
UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019
PIACENZA _ VENERDÌ 25 OTTOBRE OFF
Teatro Filodrammatici – ore 20.30
Teatro Gioco Vita / Diurni e Notturni
RADICI
progetto e regia Nicola Cavallari – creazione collettiva della compagnia
con un gruppo di utenti in carico al Dipartimento di Salute Mentale – progetto terapeutico Diurni e Notturni (responsabile Marco Martinelli, gruppo di lavoro Alberto Basili, Giuliana Cortini, Anna Laura Guacci, Monica Romanini, Silvia Santacroce)
musicisti Davide Cignatta, Alessandro Colpani
con la collaborazione degli studenti delle classi IV e V scenografia del Liceo Artistico “Cassinari” di Piacenza nell’ambito del progetto Alternanza Scuola/Lavoro
curato dai professori Mario Righi, Cristina Martini e Giovanni Gobbi
una coproduzione Teatro Gioco Vita, Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche – Ausl di Piacenza, Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano
NUOVA CREAZIONE
Un omaggio alla terra piacentina in un susseguirsi di brevi scene accompagnate da canzoni popolari del nostro territorio, e non solo. È “Radici”, la nuova creazione di Teatro Gioco Vita e della compagnia Diurni e Notturni con un gruppo di utenti in carico al Dipartimento di Salute Mentale, progetto artistico di Nicola Cavallari che vede la partecipazione dei musicisti Davide Cignatta e Alessandro Colpani e il coinvolgimento delle classi IV e V scenografia del Liceo “Cassinari” di Piacenza che nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro hanno collaborato con i loro insegnanti all’allestimento.
Debutto venerdì 25 ottobre alle ore 20.30 nella sezione Off del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Progetto e regia di Nicola Cavallari, “Radici” una creazione collettiva della compagnia realizzata con un gruppo di utenti in carico al Dipartimento di Salute Mentale – progetto terapeutico Diurni e Notturni (responsabile Marco Martinelli, gruppo di lavoro Alberto Basili, Giuliana Cortini, Anna Laura Guacci, Monica Romanini, Silvia Santacroce). In scena vedremo Elisabetta Aldrigo, Rino Bertoni, Teresa Dadomo, Pierangelo Ferrari, Graziano Regondi, Luca Mezzadri, Ferdinando Scaglia; ricerca musicale Rino Bertoni, Giovanni Terni. Confermata l’amichevole partecipazione di Simone Schiavi, che da alcuni anni partecipa generosamente al percorso della compagnia. A fare da “accompagnamento” ai Diurni e Notturni sul palco vedremo anche i musicisti piacentini Davide Cignatta e Alessandro Colpani, mentre Erilù Ghidotti e Giulia Riva hanno lavorato come assistenti alla regia. Interessante la collaborazione degli studenti delle classi IV e V scenografia del Liceo Artistico “Cassinari” di Piacenza nell’ambito del progetto Alternanza Scuola/Lavoro curato dai professori Mario Righi, Cristina Martini e Giovanni Gobbi: hanno lavorato in particolare alle scenografie e agli oggetti di scena Petra Aldrighi, Abir Benbelgachem, Sara Castelli, Bianca Ciocca, Margherita Conca, Carlotta Davoli, Sara Fulgoni, Nicol Lucchini, Sabrina Maccagnoni, Silvia Mozzanica, Shirley Peluso, Elena Salvatori, Giorgia Soldati, Kesia Totaro, Massimiliano Ventura, Sebastiano Vuerich. “Radici” è una coproduzione Teatro Gioco Vita, Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche – Ausl di Piacenza, Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano. Diversi coloro che hanno permesso, con il loro contributo e la loro collaborazione, la realizzazione del progetto, in particolare Alessandro Miglioli e il Presidente dell’Associazione Diurni e Notturni Giovanni Smerieri.
«”Radici” – spiega il regista Nicola Cavallari – inizia con un black-out. Una via della nostra città completamente al buio. Gli abitanti del quartiere scendono in strada. Hanno delle torce, cercano una soluzione collettiva o forse si fanno compagnia. Il buio fa paura, mette a disagio, ma è anche il compagno dei momenti più intimi. Cosa possono svelare o raccontare questi vicini di casa, così attigui fisicamente e così lontani nella conoscenza reciproca? L’unica cosa che ancora oggi hanno in comune: i ricordi. Ricordi lontani, ricordi antichi, ricordi di quando ancora non c’era il buio intorno a noi. Forse allora non sono propriamente ricordi, ma sono le nostre “radici”».
“Radici” è un susseguirsi di brevi scene accompagnate da canzoni popolari del nostro territorio e non solo. «La canzone popolare – prosegue Cavallari – ha un potere atavico in ognuno di noi, è come se l’avessimo sempre conosciuta. “Radici” è un lontano ricordo della balera dove ci portavano da bambini, è l’odore della cucina di nostra nonna, è il chiasso allegro delle antiche trattorie. “Radici” è il ricordo di quando ci era molto più facile sorridere, è un tempo lontano in cui tutte le possibilità erano davanti a noi e non pensavamo, o non sapevamo, che la vita può farti degli sgambetti e non sempre è facile rialzarsi. “Radici” è quando ancora non avevamo inciampato».
Si tratta della tredicesima performance che Teatro Gioco Vita crea con gli ospiti e gli operatori del Dipartimento di Salute Mentale. Una collaborazione iniziata nel 2004 e grazie alla quale si realizzano ogni anno un laboratorio teatrale finalizzato a una nuova produzione e anche altri progetti e collaborazioni: un percorso che ha portato nel 2006 a fondare la compagnia Diurni e Notturni, che è in residenza artistica presso Teatro Gioco Vita al Teatro Gioia e al Teatro Filodrammatici.
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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA
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Venerdì 25 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA OFF
Teatro Filodrammatici – ore 20.30
Teatro Gioco Vita / Diurni e Notturni
RADICI
progetto e regia Nicola Cavallari
creazione collettiva della compagnia
con un gruppo di utenti in carico al Dipartimento di Salute Mentale – progetto terapeutico Diurni e Notturni
(responsabile Marco Martinelli, gruppo di lavoro Alberto Basili, Giuliana Cortini, Anna Laura Guacci, Monica Romanini, Silvia Santacroce): in scena Elisabetta Aldrigo, Rino Bertoni, Teresa Dadomo, Pierangelo Ferrari, Graziano Regondi, Luca Mezzadri, Ferdinando Scaglia; ricerca musicale Rino Bertoni, Giovanni Terni
con l’amichevole partecipazione di Simone Schiavi
musicisti Davide Cignatta, Alessandro Colpani
assistenti alla regia Erilù Ghidotti, Giulia Riva
con la collaborazione degli studenti delle classi IV e V scenografia del Liceo Artistico “Cassinari” di Piacenza
nell’ambito del progetto Alternanza Scuola/Lavoro curato dai professori Mario Righi, Cristina Martini e Giovanni Gobbi:
Petra Aldrighi, Abir Benbelgachem, Sara Castelli, Bianca Ciocca, Margherita Conca, Carlotta Davoli, Sara Fulgoni,
Nicol Lucchini, Sabrina Maccagnoni, Silvia Mozzanica, Shirley Peluso, Elena Salvatori, Giorgia Soldati, Kesia Totaro,
Massimiliano Ventura, Sebastiano Vuerich
una coproduzione Teatro Gioco Vita, Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche – Ausl di Piacenza, Associazione Amici del Teatro Gioco Vita
con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano
si ringraziano Alessandro Miglioli e il presidente dell’Associazione Diurni e Notturni Giovanni Smerieri
NUOVA CREAZIONE
(foto Mauro Del Papa)
BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 10 intero € 8 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it
PROGRAMMA DI SALA
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019
PIACENZA _ VENERDÌ 18 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21
Sotterraneo
OVERLOAD
concept e regia Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
scrittura Daniele Villa
Premio Ubu 2018 come Spettacolo dell’anno, arriva a Piacenza grazie al Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” “Overload” di Sotterraneo. Lo vedremo al Teatro Filodrammatici venerdì 18 ottobre alle ore 21 nel cartellone curato da Jacopo Maj e organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Fra distrazioni di massa e mutazioni digitali, ci muoviamo immersi in un ambiente aumentato dai media. Sovrastimolati dalle informazioni, viviamo in uno stato di allerta continua che gli antichi conoscevano solo in battaglia. Il rumore di fondo cresce in tutto il pianeta. Non dovremmo forse fare più silenzio e prestare più attenzione?
“Overload” mette in scena lo scrittore americano David Foster Wallace nell’atto di pronunciare un discorso, che assume presto la struttura di un ipertesto dove link improvvisi innescano possibili azioni e immagini, creando una rincorsa continua a contenuti extra che solo il pubblico decide se attivare o meno. Il discorso di Wallace rischia di non compiersi mai, frantumato da un sistema di salti superficiali e interruzioni molto simile alla nostra esperienza quotidiana: è possibile usare questo stato confusionale per una riflessione sull’ecologia dell’attenzione?
In scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini, concept e regia di Sotterraneo, scrittura di Daniele Villa. Hanno collaborato Marco Santambrogio (luci), Laura Dondoli (costumi), Mattia Tuliozi (sound design), Francesco Silei (props), Isabella Ahmadzadeh (grafiche). Lo spettacolo è una produzione Sotterraneo in coproduzione con Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea.
Di Sotterraneo a Piacenza abbiamo visto in questi anni gli spettacoli “Dies irae_5 episodi intorno alla fine della specie” nel 2011 e “Be legend!” nel 2014 per il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, oltre a “La Repubblica dei Bambini” nel 2011 e nel 2016 per la Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”.
Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale composto da un nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni progetto.
Sotterraneo negli anni riceve alcuni tra i più importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale e internazionale: Premio Lo Straniero (2009), Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel Wreath Award / MESS Festival di Sarajevo (2011) per “Dies irae”, Eolo Award (2012) per “La Repubblica dei Bambini”, ACT Festival Prize (2012)e BE FESTIVAL 1st Prize (2012) per “Homo ridens”, Best of Be Festival (2016) per” Overload/studio”, Premio Ubu Spettacolo dell’anno 2018 per “Overload”.
Sotterraneo si forma attorno allo spettacolo “11/10 in apnea” (Premio Scenario 2005). Negli anni successivi produce spettacoli che circuitano nelle più importanti piazze italiane e internazionali: “Post-it” (2007), “La Cosa 1” (2008), il “Dittico sulla specie” composto da “Dies irae _ 5 episodi intorno alla fine della specie” (2009) e “L’origine delle specie _ da Charles Darwin” (2010), “Homo ridens” (2011), lo spettacolo di teatro infanzia “La Repubblica dei bambini” (2011), il “Daimon Project” composto da “BE LEGEND!” (2013) e “BE NORMAL!” (2013), lo spettacolo “WAR NOW!” (2014, in coregia col regista lettone Valters Sīlis nell’ambito del progetto europeo Shared Space), “Il giro del mondo in 80 giorni” (2015) e infine “Overload” (2017) toccano le principali città della penisola e approdano in Spagna, Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svizzera, Russia, Bosnia Erzegovina, Cile. Negli stessi anni Sotterraneo cura anche progetti di altro formato: corti teatrali, performance in site-specific, mise-en-espace, progetti su commissione. Nel 2012 il collettivo viene scelto dal prestigioso Rossini Opera Festival di Pesaro per dirigere “Il signor Bruschino” di Gioachino Rossini.
Sotterraneo si occupa anche di formazione teatrale, curando progetti laboratoriali per varie strutture tra le quali Comune di Firenze, Fondazione Toscana Spettacolo, Centrale Fies, Amat, Irigem, Fanny & Alexander, Laboratorio Nove, Università degli Studi di Firenze, Associazione Teatrale Pistoiese, Theatre of Europe (London), Istituto italiano di cultura (London), Be Festival (Birmingham), Teatro de La Abadia (Madrid), etc.
Nel biennio 2008-2009 la compagnia è sostenuta dal progetto ETI “Nuove Creatività”, dal 2008 a oggi riceve un contributo annuale dalla Regione Toscana, mentre dal 2015 viene riconosciuto e finanziato dal Comune di Firenze e dal Ministero dei Beni Culturali. Dal 2007 entra a far parte del progetto Fies Factory creato da Centrale Fies, dal 2013 è compagnia residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese e nel 2017 entra a far parte del network europeo Apap – Performing Europe 2020.
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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA
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Venerdì 18 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
OVERLOAD
concept e regia Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
costumi Laura Dondoli
sound design Mattia Tuliozi
props Francesco Silei
grafiche Isabella Ahmadzadeh
produzione Sotterraneo
coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020,
Programma Europa Creativa dell’Unione Europea
contributo Centrale Fies_art work space, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
sostegno Comune di Firenze, Regione Toscana, Mibact, Funder 35, Sillumina – copia privata per i giovani, per la cultura
residenze artistiche Associazione Teatrale Pistoiese, Tram – Attodue, Teatro Metastasio di Prato, Centrale Fies_art work space, Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin, La Corte Ospitale – progetto residenziale 2017, Teatro Studio/Teatro della Toscana, Teatro Cantiere Florida/Multiresidenza FLOW
Overload (studio) ha vinto il premio Best of BE Festival tour 2016 (Birmingham, UK)
Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, del network europeo APAP – performing europe 2020
ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese
Premio Ubu 2018 come Spettacolo dell’anno
durata: 1h 10’
(foto Filipe Ferreira)
BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 18 intero € 15 ridotto € 10 ridotto studenti
(posto unico non numerato)
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it
PROGRAMMA DI SALA
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019
PIACENZA _ MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE
Teatro Gioia – ore 21 Residenze creative
KHUB NIST (Non sta bene)
Studio
un progetto di Deniz Azhar Azari, Anna Adorno, Vera Di Marco, Agnese Meroni
drammaturgia, interpretazione, regia Deniz Azhar Azari
coordinamento registico Vera Di Marco – scenografia e sagome Agnese Meroni
disegno luci Anna Adorno – musiche Paolo Codognola
coreografie Deniz Azhar Azari, Ilaria Dolce – supervisione artistica Nicoletta Garioni
produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”
Un progetto nato dal desiderio di un gruppo di collaboratori di Teatro Gioco Vita di mettersi alla prova, di sperimentare direttamente le tante conoscenze acquisite nel corso degli anni di lavoro con il teatro d’ombre. Uno studio che affronta il tema della costruzione di sé.
Si tratta di “Khub Nist (Non sta bene)”, un progetto di Deniz Azhar Azari, Anna Adorno, Vera Di Marco e Agnese Meroni, in programma al Teatro Gioia di Piacenza mercoledì 16 ottobre alle ore 21 nella sezione “Residenze creative” del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Drammaturgia, interpretazione e regia sono firmate da Deniz Azhar Azari, il coordinamento registico da Vera Di Marco, la scenografia e le sagome da Agnese Meroni, il disegno luci da Anna Adorno e le musiche da Paolo Codognola. Azhar Azari ha curato anche le coreografie con Ilaria Dolce, mentre Nicoletta Garioni ha prestato la supervisione artistica al progetto, una produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”.
Questo studio è costruito a partire da un testo, scritto alcuni anni fa da Deniz Azhar Azari, che racconta di una donna, nata in Italia e di origine persiana, che cresce con una doppia identità. Dall’educazione familiare ai racconti scolastici e ai primi amori, fino a quando succede un evento che ribalta e mescola tutto… Del resto non si smette mai un attimo di cambiare, arricchirsi, mettersi in discussione. Perché è solo così che si cresce.
«Non vi è mai successo nella vita un evento che ha fatto mettere in discussione tutto? – sono le parole di Deniz Azhar Azari – Che ha ribaltato completamente tutti i vostri punti fermi, sicuri, chiari, giusti, intoccabili? Quelli che vi identificavano, pezzo per pezzo, giorno dopo giorno, passo dopo passo e che quando vi guardavate allo specchio, o negli altri, vi facevano riconoscere? Io penso di sì. Io credo che dal nostro primo respiro, da quel preciso istante, ogni cosa è una scoperta: le persone che ci crescono, il paese in cui viviamo, le origini sul nostro volto, il primo giorno di scuola, i primi amori, gli abbandoni e, in una parola, la vita, la costruzione di noi stessi. Cosa ci rende unici e cosa diversi? La verità è che siamo tutti diversi e unici allo stesso tempo».
Deniz Azhar Azari
Attrice di origine iraniana, inizia a studiare danza per poi dedicarsi al teatro. Si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel 2007. Collabora con Teatro Gioco Vita dal 2010 con spettacoli vincitori di numerosi premi. Khub Nist è vincitore del premio Alfonso Marietti nel 2011 come miglior spettacolo e primo testo da drammaturga. Viene ora proposto come prima regia di teatro d’ombre.
Anna Adorno
Nata a Piacenza, studia alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Parma, grazie alla quale incontra per la prima volta Teatro Gioco Vita nel 2005. Dopo uno stage all’ufficio stampa, frequenta nel 2006 il corso di formazione per Attrezzista e macchinista teatrale organizzato da Ater e Regione Emilia Romagna e conseguito il diploma entra a far parte dello staff tecnico di Teatro Gioco Vita. Responsabile tecnico della compagnia di teatro d’ombre, ha curato il disegno luci di diversi spettacoli (tra cui Cane blu, Il cielo degli orsi, Il più furbo, Il barone di Münchausen) e la direzione tecnica del nuovo Spazio Luzzati a Piacenza.
Vera Di Marco
Nel 2013 consegue con lode la laurea specialistica in Scienze dello spettacolo all’Università degli Studi di Milano. Dal 2010 si occupa di teatro ragazzi e tiene laboratori teatrali con diverse associazioni, in particolare Teatro Oscar DanzaTeatro di Milano. Ha collaborato con Teatro Gioco Vita come assistente alla regia negli spettacoli Io e Niente e Nell’ombra di una luce e nell’al¬lestimento dello Spazio Luzzati.
Agnese Meroni
Si diploma in Scenografia teatrale all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo alcune esperienze nell’ambito del teatro per la prima infanzia, nel 2013 inizia a collaborare con Teatro Gioco Vita alla realizzazione di sagome e oggetti per il teatro d’ombre e alla conduzione di laboratori per bambini. Insieme a Fabrizio Montecchi lavora alla realizzazione di spettacoli d’ombre per compagnie estere.
Paolo Codognola
Ha conseguito con lode la Laurea Magistrale in Filosofia con una tesi sul tema del Silenzio. Musicista, nel 2001 incontra il mondo del teatro che gli permette di portare avanti un personale percorso di ricerca e sperimentazione sonora. Coltiva collaborazioni in campo musicale e con il mondo della danza. Dal 2016 collabora stabilmente con Teatro Gioco Vita firmando le musiche degli spettacoli d’ombre.
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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA
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Mercoledì 16 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA Residenze creative
Teatro Gioia – ore 21
KHUB NIST (Non sta bene)
Studio
un progetto di Deniz Azhar Azari, Anna Adorno, Vera Di Marco, Agnese Meroni
drammaturgia, interpretazione, regia Deniz Azhar Azari
coordinamento registico Vera Di Marco
scenografia e sagome Agnese Meroni
disegno luci Anna Adorno
musiche Paolo Codognola
coreografie Deniz Azhar Azari, Ilaria Dolce
supervisione artistica Nicoletta Garioni
produzione Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”
BIGLIETTI
Teatro Gioia € 10 intero € 8 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a, tel. 0523.1860191).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it
SCARICA IL PROGRAMMA DI SALA DELLO STUDIO
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019
PIACENZA _ LUNEDÌ 14 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21
Centro Teatrale MaMiMò / Teatro Gioco Vita
LA MECCANICA DEL CUORE
dal romanzo omonimo di Mathias Malzieu ©Editions Flammarion
adattamento Marco Maccieri – regia Marco Maccieri e Angela Ruozzi
sagome, scene e ombre Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi
con Fabio Banfo, Cecilia Di Donato, Paolo Grossi
REPLICA MARTEDÌ 15 OTTOBRE ORE 10 (Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”)
Per la prima volta a Piacenza la coproduzione 2019 firmata da Centro Teatrale MamiMò e Teatro Gioco Vita che ha debuttato nel marzo scorso: “La meccanica del cuore”, dal romanzo omonimo di Mathias Malzieu, uno spettacolo d’attori e ombre. Lo vedremo al Teatro Filodrammatici lunedì 14 ottobre alle ore 21 per il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
“La meccanica del cuore”, regia di Marco Maccieri (che ha curato anche l’adattamento) e Angela Ruozzi, sagome, scene e ombre di Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi, replicherà martedì 15 ottobre alle ore 10, sorta di anteprima della Stagione di teatro scuola “Salt’in Banco” 2019/2020 di Teatro Gioco Vita, curata da Simona Rossi e organizzata dal Centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
In scena Fabio Banfo, Cecilia Di Donato e Paolo Grossi. Le luci sono firmate da Fabio Bozzetta, i costumi da Nuvia Valestri, assistente alla regia Valentina Baraldi.
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina
più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. L‘amore, innanzitutto. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. Lo spettacolo, d‘attore e ombre, narra gli eventi che seguono l‘incontro di Jack, ormai cresciuto, e Meliès, l‘inventore del cinema, che nello stesso periodo lavora nel suo laboratorio presso il circo Extraordinarium. A metà tra una fiaba teatrale e un romanzo di formazione, punteggiata di ironia, questa pièce traccia una metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità. La parabola più grande e più complessa, infatti, riguarda il rapporto tra un essere umano e la sua identità, le aspettative ereditate dai genitori e dalla società consensuale, e la difficile strada della scoperta di ciò che di più autentico batte sotto la meccanica del nostro cuore.
Le situazioni si alternano al racconto di Meliès, per suscitare un pensiero critico, a grandi e ragazzi, rispetto alla sfida della vita. Il rapporto tra le diverse generazioni, tra genitori e figli è l’enigma nascosto in questo racconto, enigma che è simbolo dell’incapacità di educare di questa nostra epoca, contrapposto alla necessità di essere amati anche a costo di incatenare i figli a una maledizione che può renderli soli per tutta la vita.
La scrittura di Malzieu è molto efficace perché è una grande parabola, camuffata da favola ingenua, e ambientata in un mondo che sembra creato da Tim Burton in persona.
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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA
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Lunedì 14 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Martedì 15 ottobre 2019 – RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA “SALT’IN BANCO”
Teatro Filodrammatici – ore 10
LA MECCANICA DEL CUORE
dal romanzo omonimo di Mathias Malzieu ©Editions Flammarion
adattamento Marco Maccieri
regia Marco Maccieri e Angela Ruozzi
sagome, scene e ombre Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi
con Fabio Banfo, Cecilia Di Donato, Paolo Grossi
luci Fabio Bozzetta
costumi Nuvia Valestri
assistente alla regia Valentina Baraldi
produzione Centro Teatrale MaMiMò, Teatro Gioco Vita
durata: 1h 10’
BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 12 intero € 10 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it
PROGRAMMA DI SALA “L’ALTRA SCENA”
DOSSIER “SALT’IN BANCO”
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019
PIACENZA _ VENERDÌ 11 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21
Compagnia Berardi Casolari presenta
AMLETO TAKE AWAY
uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo
«Un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro “contro temporaneo”. Una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante, che ci attrae e ci spaventa». Sono le parole di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, autori e interpreti dello spettacolo “Amleto Take Away” che vedremo a Piacenza al Teatro Filodrammatici venerdì 11 ottobre alle ore 21 nel cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
La Compagnia Berardi e Casolari l’avevamo vista nel 2016, sempre per “L’altra scena”, con “In fondo agli occhi”. Ritorna a Piacenza dopo il Premio Ubu 2018 a Gianfranco Berardi come Miglior attore o performer.
Punto di partenza di “Amleto Take away”, coprodotto con il Teatro dell’Elfo, come spiegano ancora gli artisti «sono le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva. Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili…».
In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’ “Amleto” di Shakespeare.
«Amleto, – spiegano Berardi e Casolari – simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è risultato, passo dopo passo, il personaggio ideale cui affidare il testimone di questa indagine. Ma l’Amleto di Amleto Take away procede anche lui alla rovescia: è un Amleto che preferisce fallire piuttosto che rinunciare, che non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono. È consapevole ma perdente, un numero nove ma con la maglia dell’Inter e di qualche anno fa, portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia di questa realtà. Amleto è in seria difficoltà circa il senso delle cose, travolto da una crisi così generalizzata e profonda che mette a repentaglio storie solide e consolidate come il suo rapporto d’amore con Ofelia e il suo rapporto con il teatro».
Nel 2001 Gianfranco Berardi, attore pugliese non vedente, incontra sulla scena l’attrice Gabriella Casolari, emiliana, con la quale inizierà un percorso che, dopo varie esperienze con diverse realtà produttive di calibro nazionale ed internazionale nel settore teatrale, cinematografico e radiofonico, convoglierà a maggio 2008 nella Compagnia Berardi Casolari. La poetica espressa dal gruppo appartiene a quella branca teatrale generalmente riconosciuta come teatro contemporaneo ed in particolar modo affonda le sue radici in quella corrente detta “nuova drammaturgia”. La compagnia, infatti, fino ad oggi ha sempre messo in scena opere originali di drammaturgia contemporanea, scritte dagli stessi Berardi e Casolari. Si occupa principalmente di produzione, promozione e diffusione di spettacoli teatrali, con qualche parentesi dedicata alla formazione. Pur considerando prioritario l’aspetto popolare di ogni singolo lavoro, lo stile del duo apulo emiliano si muove fra il teatro tradizionale ed un linguaggio più sperimentale ed innovativo, tanto da definire i propri lavori vere e proprie “tragicommedie”, in cui la miseria del vivere diventa spunto comico e la leggerezza veicolo per la riflessione.
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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA
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Venerdì 11 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Compagnia Berardi Casolari presenta
AMLETO TAKE AWAY
uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
musiche Davide Berardi e Bruno Galeone
luci Luca Diani
produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo
con il sostegno di Gitiesse Artisti Riuniti, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Festival Armunia di Castiglioncello,
Comune di Rimini-Teatro Novelli
si ringraziano César Brie, Eugenio Vaccaro, Il Teatro del segno di Cagliari, Sementerie artistiche di Crevalcore (BO)
Premio UBU 2018 a Gianfranco Berardi come Migliore attore o performer
durata: 1h 15’
BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 12 intero € 10 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it
PROGRAMMA DI SALA
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019
PIACENZA _ MERCOLEDÌ 9 OTTOBRE
Teatro Gioia – ore 21 Residenze creative
Chiara Bersani
THE WHALES SONG / IL CANTO DELLE BALENE
Studio
Torna a Piacenza Chiara Bersani, per la prima volta dopo aver ricevuto il Premio Ubu 2018 come Nuova attrice o performer (under 35). La vedremo anche in questa occasione grazie al Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. E come nella passata stagione è in cartellone nella sezione Residenze creative che offre uno spaccato sul lavoro di compagnie emergenti tra teatro, danza e performing art.
Appuntamento mercoledì 9 ottobre alle ore 21 al Teatro Gioia con lo studio “The whales song / Il canto delle Balene”: ideazione/creazione di Chiara Bersani, azione di Matteo Ramponi, suono di F. De Isabella. Hanno collaborato al lavoro Marco D’Agostin (consulenza drammargica), Alessandro Sciarroni (mentoring), Giulia Traversi (diffusione e cura), Eleonora Cavallo (produzione e organizzazione), Chiara Fava (amministrazione). Lo studio è una produzione Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00# in collaborazione con Teatro Gioco Vita/Festival “L’altra scena” (IT), Kunstencentrum Vooruit (BE), con il supporto di Santarcangelo Festival (IT), Armunia (IT).
«Matteo Ramponi – spiega Chiara Bersani – è un performer italiano noto per la sua abilità di diventare invisibile: posto all’interno di una coralità, lui diventa scheletro, struttura. Sparisce tra i corpi ma ne detta il movimento. L’ho visto compiere questa magia in molteplici allestimenti e ho deciso che in quest’opera il suo essere abile baricentro della folla verrà dichiarato. Solo sulla scena Matteo avrà 50 minuti di tempo per compiere una magia: trasformare il pubblico da agglomerato a gruppo, da gruppo a coro. Da pubblico a performer. La sua abilità di svanire sarà il centro dell’intera creazione e il suo obbiettivo sarà quello di portare ogni fruitore dell’opera a scegliere di essere lì e diventare parte di un rito collettivo consapevole che sia una chiamata. Una dichiarazione di presenza. Un lamento funebre. Una ballata nuziale. Un canto di richiamo. Una scelta di accoglienza. Il Canto delle Balene».
Chiara Bersani è una performer e autrice italiana attiva nell’ambito delle Performing Arts, del teatro di ricerca e della danza contemporanea. Sia come interprete che come regista/coreografa si muove attraverso linguaggi e visioni differenti. I suoi lavori, presentati in circuiti internazionali, nascono come creazioni in dialogo con spazi di diversa natura e sono rivolte prevalentemente a un pubblico “prossimo” alla scena. La sua ricerca come interprete e autrice si basa sul concetto di Corpo Politico e sulla creazione di pratiche volte ad allenarne la presenza e l’azione. L’opera “manifesto” di questa ricerca è Gentle Unicorn, performance inserita nel circuito Aerowaves (vista l’anno scorso a Piacenza sempre nel cartellone del Festival “L’altra scena”, sezione Residenze creative). Per il rigore nell’incarnare questo studio nel 2019 le viene attribuito il Premio UBU come miglior nuova attrice/performer under 35. Durante l’Edimburgh Fringe Festival 2019 riceve il Total Theatre Awards nella categoria danza.
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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA
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Mercoledì 9 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA Residenze creative
Teatro Gioia – ore 21
Chiara Bersani
THE WHALES SONG / IL CANTO DELLE BALENE
Studio
ideazione/creazione Chiara Bersani
azione Matteo Ramponi
suono F. De Isabella
consulenza drammargica Marco D’Agostin
mentoring Alessandro Sciarroni
diffusione e cura Giulia Traversi
produzione e organizzazione Eleonora Cavallo
amministrazione Chiara Fava
produzione Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00#
in collaborazione con Teatro Gioco Vita/Festival “L’altra scena” (IT), Kunstencentrum Vooruit (BE)
con il supporto di Santarcangelo Festival (IT), Armunia (IT)
Premio Ubu 2018 a Chiara Bersani come Nuova attrice o performer (under 35)
BIGLIETTI
Teatro Gioia € 10 intero € 8 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a, tel. 0523.1860191).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it
SCARICA IL PROGRAMMA DI SALA DELLO STUDIO
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019
PIACENZA _ LUNEDÌ 7 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21
Eco di Fondo
DEDALO E ICARO
drammaturgia Tindaro Granata – regia Giacomo Ferraù e Francesco Frongia
con Enzo Curcurù, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana
luci Giuliano Almerighi – scenografia Stefano Zullo – movimenti scenici Riccardo Olivier di Fattoria Vittadini
coproduzione Teatro dell’Elfo, Eco di fondo
con il sostegno di MiBAC e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
Una lettura particolare del mito di Dedalo e Icaro, nella quale il labirinto si chiama autismo. A metterla in scena Eco di Fondo con lo spettacolo “Dedalo e Icaro”, drammaturgia di Tindaro Granata, regia di Giacomo Ferraù e Francesco Frongia, spettacolo coprodotto con il Teatro dell’Elfo. Lo vedremo a Piacenza al Teatro Filodrammatici lunedì 7 ottobre alle ore 21 nel cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Il mito greco è noto a tutti: Icaro, da quando ha memoria, vive nel labirinto di Cnosso, costruito dal padre Dedalo, in cui si aggira un’oscura creatura metà uomo-metà animale, il Minotauro. Il padre, per amore del figlio, raccoglie negli anni delle piume per comporre lunghe ali per poter uscire dal labirinto e le assembla con la cera. Un giorno, Dedalo e Icaro, spiccano il volo fuori dal labirinto. Il padre redarguisce il figlio di non avvicinarsi troppo al sole, ma Icaro non lo ascolta: la cera che tiene le ali unite al corpo si scioglie e il ragazzo precipita nel mare.
«Nella nostra rilettura – spiegano gli artisti di Eco di Fondo – Dedalo costruisce ad Icaro delle ali fatte esclusivamente dal suo estremo amore. Icaro, infatti, è rinchiuso in un labirinto: un mondo fatto di vicoli chiusi, strade verso l’esterno che s’interrompono, dalle quali spesso sembra di vedere improvvisamente l’uscita, ma è solo un’illusione. Il labirinto, Dedalo lo sa, è cieco, si chiama autismo e non ci sono cure. Si può, solo, amare incondizionatamente!».
Icaro vive in un quotidiano labirinto le cui pareti sono le innumerevoli difficoltà che la sua condizione di “diverso” gli causa nel mondo dei “normali”. Esiste un modo per uscire dal labirinto? Cosa è disposto a fare il padre per insegnare al figlio a volare in uno spazio che non ha limiti, non ha confini, nel quale ci si può perdere? Dedalo non può lasciare Icaro volare da solo nel cielo, perché si sa, il ragazzo andrà con le sue ali diritto verso il sole. E se quella caduta è inevitabile che senso ha per un genitore fornire a un figlio quelle ali di cera?
«Dalla nostra riflessione – si legge ancora nelle note della della compagnia Eco di Fondo – ha preso vita questo “particolare” “Dedalo e Icaro” che è fatto dallo studio di testimonianze dirette, a volte struggenti e altre pervase da una feroce ironia. Ogni storia è unica ma tutte hanno un comune denominatore: il terrore dei genitori che i figli non riescano a vivere dopo di loro».
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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA
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Lunedì 7 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
DEDALO E ICARO
drammaturgia Tindaro Granata
regia Giacomo Ferraù e Francesco Frongia
con Enzo Curcurù, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana
luci Giuliano Almerighi
scenografia Stefano Zullo
movimenti scenici Riccardo Olivier di Fattoria Vittadini
coproduzione Teatro dell’Elfo, Eco di fondo
con il sostegno di MiBAC e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
durata: 1h 15’
(foto Laila Pozzo)
BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 12 intero € 10 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)
INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it
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