Stagione in corso

MaMiMò / Teatro Gioco Vita “La meccanica del cuore” – 14 e 15 ottobre Teatro Filodrammatici

“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019

PIACENZA _ LUNEDÌ 14 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21

Centro Teatrale MaMiMò / Teatro Gioco Vita
LA MECCANICA DEL CUORE
dal romanzo omonimo di Mathias Malzieu ©Editions Flammarion
adattamento Marco Maccieri – regia Marco Maccieri e Angela Ruozzi
sagome, scene e ombre Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi
con Fabio Banfo, Cecilia Di Donato, Paolo Grossi

REPLICA MARTEDÌ 15 OTTOBRE ORE 10 (Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco”)

Per la prima volta a Piacenza la coproduzione 2019 firmata da Centro Teatrale MamiMò e Teatro Gioco Vita che ha debuttato nel marzo scorso: “La meccanica del cuore”, dal romanzo omonimo di Mathias Malzieu, uno spettacolo d’attori e ombre. Lo vedremo al Teatro Filodrammatici lunedì 14 ottobre alle ore 21 per il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
“La meccanica del cuore”, regia di Marco Maccieri (che ha curato anche l’adattamento) e Angela Ruozzi, sagome, scene e ombre di Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi, replicherà martedì 15 ottobre alle ore 10, sorta di anteprima della Stagione di teatro scuola “Salt’in Banco” 2019/2020 di Teatro Gioco Vita, curata da Simona Rossi e organizzata dal Centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
In scena Fabio Banfo, Cecilia Di Donato e Paolo Grossi. Le luci sono firmate da Fabio Bozzetta, i costumi da Nuvia Valestri, assistente alla regia Valentina Baraldi.
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina
più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. L‘amore, innanzitutto. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. Lo spettacolo, d‘attore e ombre, narra gli eventi che seguono l‘incontro di Jack, ormai cresciuto, e Meliès, l‘inventore del cinema, che nello stesso periodo lavora nel suo laboratorio presso il circo Extraordinarium. A metà tra una fiaba teatrale e un romanzo di formazione, punteggiata di ironia, questa pièce traccia una metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità. La parabola più grande e più complessa, infatti, riguarda il rapporto tra un essere umano e la sua identità, le aspettative ereditate dai genitori e dalla società consensuale, e la difficile strada della scoperta di ciò che di più autentico batte sotto la meccanica del nostro cuore.
Le situazioni si alternano al racconto di Meliès, per suscitare un pensiero critico, a grandi e ragazzi, rispetto alla sfida della vita. Il rapporto tra le diverse generazioni, tra genitori e figli è l’enigma nascosto in questo racconto, enigma che è simbolo dell’incapacità di educare di questa nostra epoca, contrapposto alla necessità di essere amati anche a costo di incatenare i figli a una maledizione che può renderli soli per tutta la vita.
La scrittura di Malzieu è molto efficace perché è una grande parabola, camuffata da favola ingenua, e ambientata in un mondo che sembra creato da Tim Burton in persona.

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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Lunedì 14 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Martedì 15 ottobre 2019 – RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA “SALT’IN BANCO”
Teatro Filodrammatici – ore 10
LA MECCANICA DEL CUORE
dal romanzo omonimo di Mathias Malzieu ©Editions Flammarion
adattamento Marco Maccieri
regia Marco Maccieri e Angela Ruozzi
sagome, scene e ombre Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi
con Fabio Banfo, Cecilia Di Donato, Paolo Grossi
luci Fabio Bozzetta
costumi Nuvia Valestri
assistente alla regia Valentina Baraldi
produzione Centro Teatrale MaMiMò, Teatro Gioco Vita
durata: 1h 10’

BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 12 intero € 10 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it

PROGRAMMA DI SALA “L’ALTRA SCENA”

DOSSIER “SALT’IN BANCO”

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Compagnia Berardi Casolari “Amleto Take Away” – 11 ottobre Teatro Filodrammatici

“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019

PIACENZA _ VENERDÌ 11 OTTOBRE
Teatro Filodrammatici – ore 21

Compagnia Berardi Casolari presenta
AMLETO TAKE AWAY
uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo

«Un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro “contro temporaneo”. Una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante, che ci attrae e ci spaventa». Sono le parole di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, autori e interpreti dello spettacolo “Amleto Take Away” che vedremo a Piacenza al Teatro Filodrammatici venerdì 11 ottobre alle ore 21 nel cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
La Compagnia Berardi e Casolari l’avevamo vista nel 2016, sempre per “L’altra scena”, con “In fondo agli occhi”. Ritorna a Piacenza dopo il Premio Ubu 2018 a Gianfranco Berardi come Miglior attore o performer.
Punto di partenza di “Amleto Take away”, coprodotto con il Teatro dell’Elfo, come spiegano ancora gli artisti «sono le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva. Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili…».
In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’ “Amleto” di Shakespeare.
«Amleto, – spiegano Berardi e Casolari – simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è risultato, passo dopo passo, il personaggio ideale cui affidare il testimone di questa indagine. Ma l’Amleto di Amleto Take away procede anche lui alla rovescia: è un Amleto che preferisce fallire piuttosto che rinunciare, che non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono. È consapevole ma perdente, un numero nove ma con la maglia dell’Inter e di qualche anno fa, portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia di questa realtà. Amleto è in seria difficoltà circa il senso delle cose, travolto da una crisi così generalizzata e profonda che mette a repentaglio storie solide e consolidate come il suo rapporto d’amore con Ofelia e il suo rapporto con il teatro».
Nel 2001 Gianfranco Berardi, attore pugliese non vedente, incontra sulla scena l’attrice Gabriella Casolari, emiliana, con la quale inizierà un percorso che, dopo varie esperienze con diverse realtà produttive di calibro nazionale ed internazionale nel settore teatrale, cinematografico e radiofonico, convoglierà a maggio 2008 nella Compagnia Berardi Casolari. La poetica espressa dal gruppo appartiene a quella branca teatrale generalmente riconosciuta come teatro contemporaneo ed in particolar modo affonda le sue radici in quella corrente detta “nuova drammaturgia”. La compagnia, infatti, fino ad oggi ha sempre messo in scena opere originali di drammaturgia contemporanea, scritte dagli stessi Berardi e Casolari. Si occupa principalmente di produzione, promozione e diffusione di spettacoli teatrali, con qualche parentesi dedicata alla formazione. Pur considerando prioritario l’aspetto popolare di ogni singolo lavoro, lo stile del duo apulo emiliano si muove fra il teatro tradizionale ed un linguaggio più sperimentale ed innovativo, tanto da definire i propri lavori vere e proprie “tragicommedie”, in cui la miseria del vivere diventa spunto comico e la leggerezza veicolo per la riflessione.

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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Venerdì 11 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Compagnia Berardi Casolari presenta
AMLETO TAKE AWAY
uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
musiche Davide Berardi e Bruno Galeone
luci Luca Diani
produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo
con il sostegno di Gitiesse Artisti Riuniti, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Festival Armunia di Castiglioncello,
Comune di Rimini-Teatro Novelli
si ringraziano César Brie, Eugenio Vaccaro, Il Teatro del segno di Cagliari, Sementerie artistiche di Crevalcore (BO)
Premio UBU 2018 a Gianfranco Berardi come Migliore attore o performer
durata: 1h 15’

BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 12 intero € 10 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it

PROGRAMMA DI SALA

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Chiara Bersani “The whales song / Il canto delle balene” – 9 ottobre Teatro Gioia

“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019

PIACENZA _ MERCOLEDÌ 9 OTTOBRE

Teatro Gioia – ore 21 Residenze creative
Chiara Bersani
THE WHALES SONG / IL CANTO DELLE BALENE
Studio

Torna a Piacenza Chiara Bersani, per la prima volta dopo aver ricevuto il Premio Ubu 2018 come Nuova attrice o performer (under 35). La vedremo anche in questa occasione grazie al Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. E come nella passata stagione è in cartellone nella sezione Residenze creative che offre uno spaccato sul lavoro di compagnie emergenti tra teatro, danza e performing art.
Appuntamento mercoledì 9 ottobre alle ore 21 al Teatro Gioia con lo studio The whales song / Il canto delle Balene”: ideazione/creazione di Chiara Bersani, azione di Matteo Ramponi, suono di F. De Isabella. Hanno collaborato al lavoro Marco D’Agostin (consulenza drammargica), Alessandro Sciarroni (mentoring), Giulia Traversi (diffusione e cura), Eleonora Cavallo (produzione e organizzazione), Chiara Fava (amministrazione). Lo studio è una produzione Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00# in collaborazione con Teatro Gioco Vita/Festival “L’altra scena” (IT), Kunstencentrum Vooruit (BE), con il supporto di Santarcangelo Festival (IT), Armunia (IT). 

«Matteo Ramponi – spiega Chiara Bersani – è un performer italiano noto per la sua abilità di diventare invisibile: posto all’interno di una coralità, lui diventa scheletro, struttura. Sparisce tra i corpi ma ne detta il movimento. L’ho visto compiere questa magia in molteplici allestimenti e ho deciso che in quest’opera il suo essere abile baricentro della folla verrà dichiarato. Solo sulla scena Matteo avrà 50 minuti di tempo per compiere una magia: trasformare il pubblico da agglomerato a gruppo, da gruppo a coro. Da pubblico a performer. La sua abilità di svanire sarà il centro dell’intera creazione e il suo obbiettivo sarà quello di portare ogni fruitore dell’opera a scegliere di essere lì e diventare parte di un rito collettivo consapevole che sia una chiamata. Una dichiarazione di presenza. Un lamento funebre. Una ballata nuziale. Un canto di richiamo. Una scelta di accoglienza. Il Canto delle Balene».
Chiara Bersani è una performer e autrice italiana attiva nell’ambito delle Performing Arts, del teatro di ricerca e della danza contemporanea. Sia come interprete che come regista/coreografa si muove attraverso linguaggi e visioni differenti. I suoi lavori, presentati in circuiti internazionali, nascono come creazioni in dialogo con spazi di diversa natura e sono rivolte prevalentemente a un pubblico “prossimo” alla scena. La sua ricerca come interprete e autrice si basa sul concetto di Corpo Politico e sulla creazione di pratiche volte ad allenarne la presenza e l’azione. L’opera “manifesto” di questa ricerca è Gentle Unicorn, performance inserita nel circuito Aerowaves (vista l’anno scorso a Piacenza sempre nel cartellone del Festival “L’altra scena”, sezione Residenze creative). Per il rigore nell’incarnare questo studio nel 2019 le viene attribuito il Premio UBU come miglior nuova attrice/performer under 35. Durante l’Edimburgh Fringe Festival 2019 riceve il Total Theatre Awards nella categoria danza.

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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Mercoledì 9 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA Residenze creative
Teatro Gioia – ore 21
Chiara Bersani
THE WHALES SONG / IL CANTO DELLE BALENE
Studio
ideazione/creazione Chiara Bersani
azione Matteo Ramponi
suono F. De Isabella
consulenza drammargica Marco D’Agostin
mentoring Alessandro Sciarroni
diffusione e cura Giulia Traversi
produzione e organizzazione Eleonora Cavallo
amministrazione Chiara Fava
produzione Associazione Culturale Corpoceleste_C.C.00#
in collaborazione con Teatro Gioco Vita/Festival “L’altra scena” (IT), Kunstencentrum Vooruit (BE)
con il supporto di Santarcangelo Festival (IT), Armunia (IT)
Premio Ubu 2018 a Chiara Bersani come Nuova attrice o performer (under 35)

BIGLIETTI
Teatro Gioia € 10 intero € 8 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a, tel. 0523.1860191).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Eco di Fondo “Dedalo e Icaro” – 7 ottobre Teatro Filodrammatici

“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019

PIACENZA _ LUNEDÌ 7 OTTOBRE

Teatro Filodrammatici – ore 21
Eco di Fondo
DEDALO E ICARO
drammaturgia Tindaro Granata – regia Giacomo Ferraù e Francesco Frongia
con Enzo Curcurù, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana
luci Giuliano Almerighi – scenografia Stefano Zullo – movimenti scenici Riccardo Olivier di Fattoria Vittadini
coproduzione Teatro dell’Elfo, Eco di fondo
con il sostegno di MiBAC e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”

Una lettura particolare del mito di Dedalo e Icaro, nella quale il labirinto si chiama autismo. A metterla in scena Eco di Fondo con lo spettacolo “Dedalo e Icaro”, drammaturgia di Tindaro Granata, regia di Giacomo Ferraù e Francesco Frongia, spettacolo coprodotto con il Teatro dell’Elfo. Lo vedremo a Piacenza al Teatro Filodrammatici lunedì 7 ottobre alle ore 21 nel cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Il mito greco è noto a tutti: Icaro, da quando ha memoria, vive nel labirinto di Cnosso, costruito dal padre Dedalo, in cui si aggira un’oscura creatura metà uomo-metà animale, il Minotauro. Il padre, per amore del figlio, raccoglie negli anni delle piume per comporre lunghe ali per poter uscire dal labirinto e le assembla con la cera. Un giorno, Dedalo e Icaro, spiccano il volo fuori dal labirinto. Il padre redarguisce il figlio di non avvicinarsi troppo al sole, ma Icaro non lo ascolta: la cera che tiene le ali unite al corpo si scioglie e il ragazzo precipita nel mare.
«Nella nostra rilettura – spiegano gli artisti di Eco di Fondo – Dedalo costruisce ad Icaro delle ali fatte esclusivamente dal suo estremo amore. Icaro, infatti, è rinchiuso in un labirinto: un mondo fatto di vicoli chiusi, strade verso l’esterno che s’interrompono, dalle quali spesso sembra di vedere improvvisamente l’uscita, ma è solo un’illusione. Il labirinto, Dedalo lo sa, è cieco, si chiama autismo e non ci sono cure. Si può, solo, amare incondizionatamente!».
Icaro vive in un quotidiano labirinto le cui pareti sono le innumerevoli difficoltà che la sua condizione di “diverso” gli causa nel mondo dei “normali”. Esiste un modo per uscire dal labirinto? Cosa è disposto a fare il padre per insegnare al figlio a volare in uno spazio che non ha limiti, non ha confini, nel quale ci si può perdere? Dedalo non può lasciare Icaro volare da solo nel cielo, perché si sa, il ragazzo andrà con le sue ali diritto verso il sole. E se quella caduta è inevitabile che senso ha per un genitore fornire a un figlio quelle ali di cera?
«Dalla nostra riflessione – si legge ancora nelle note della della compagnia Eco di Fondo – ha preso vita questo “particolare” “Dedalo e Icaro” che è fatto dallo studio di testimonianze dirette, a volte struggenti e altre pervase da una feroce ironia. Ogni storia è unica ma tutte hanno un comune denominatore: il terrore dei genitori che i figli non riescano a vivere dopo di loro».

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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Lunedì 7 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
DEDALO E ICARO
drammaturgia Tindaro Granata
regia Giacomo Ferraù e Francesco Frongia
con Enzo Curcurù, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana
luci Giuliano Almerighi
scenografia Stefano Zullo
movimenti scenici Riccardo Olivier di Fattoria Vittadini
coproduzione Teatro dell’Elfo, Eco di fondo
con il sostegno di MiBAC e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
durata: 1h 15’

(foto Laila Pozzo)

BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 12 intero € 10 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it

SCARICA IL PROGRAMMA DI SALA 

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

“La notte delle figure” – 5 ottobre Teatro Gioia

“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019

PIACENZA _ SABATO 5 OTTOBRE 
Teatro Gioia – dalle ore 18 OFF

LA NOTTE DELLE FIGURE
Presentazioni finali degli allievi di ANIMATERIA – Corso di formazione per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura
TEATRO GIOCO VITA / TEATRO DELLE BRICIOLE / TEATRO DEL DRAGO
(“ANIMATERIA – Corso di formazione per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura è un’operazione approvata con DGR 1208/2018 del 30/07/2018 e co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna” (Rif. PA 2018-9871/RER Cup E37D18000890007)

Pupazzi, ombre, corpi, oggetti, maschere, teatro su nero, marionette… di questo e tanto altro sono composti i cinque brevi studi creati dagli allievi del corso “Animateria” al termine della loro formazione. Li vedremo ne “La notte delle figure” al Teatro Gioia di Piacenza sabato 5 ottobre a partire dalle ore 18 (pubblico limitato, max 70 spettatori, appuntamento già sold out). Prosegue così con questa proposta inserita nella sezione “Off” il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Con i cinque studi, quindi, siamo alle battute conclusive del progetto “Animateria” – Corso di formazione per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura, operazione approvata con DGR 1208/2018 del 30/07/2018 e co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna” (Rif. PA 2018-9871/RER Cup E37D18000890007), curato da Teatro Gioco Vita con Teatro delle Briciole e Teatro del Drago, direttore pedagogico Fabrizio Montecchi, coordinatore Roberto de Lellis, tutor Beatrice Baruffini, Roberta Colombo, Nicoletta Garioni.
I lavori che saranno presentati sabato, ognuno della durata di circa 20 minuti, ci accompagneranno tra i tanti linguaggi del teatro di figura contemporaneo, dove l’animato e l’inanimato condividono lo spazio della scena per raccontarci storie, trasmetterci emozioni, aprirci a inusuali universi poetici. Ogni studio, creato e costruito da un gruppo di allievi, condurrà lo spettatore all’interno di un diverso microcosmo artistico, dove la forma intrattiene un diverso dialogo con il contenuto.
Si inizia alle ore 18 con “IL SOGNO DI JUMBO” di e con Corinna Bologna, Gisella Butera, Erika Salamone, ideazione scene e figure Gisella Butera, una performance per pupazzi, ombre, tre attori-animatori (per tutti, da 6 anni).
Tre clown fuggiti dal famoso circo di Phineas Taylor Barnum girano da secoli il mondo raccontando una storia talmente straordinaria da non poter esser narrata a parole. Il racconto si snoda allora tra ombre e apparizioni, tra sogno e realtà. Mettono in scena la vicenda di un piccolo elefante nato con due orecchie tanto grandi da non poter camminare senza inciampare e che attraverso il suo più grande fallimento imparerà che seguire i propri sogni è la strada giusta per scoprire se stessi.
Alle ore 18.30 sarà la volta di “CANE NERO” Studio sulla paura con Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes e Jessica Graiani, regia e drammaturgia Riccardo Perna, sagome ed elementi scenici Jessica Graiani e Marta Lunetta, performance per ombre, pupazzo, due attori e un’animatrice (per tutti, da 6 anni). Dicono che uno sguardo del terribile Cane Nero scateni gli eventi più funesti. Così, quando il mostro si presenta fuori dalla porta della famiglia Hope, tutti si barricano in casa impauriti. Tranne Small, la più piccola della famiglia, che riporta l’animale alle giuste dimensioni, dimostrando che la paura, se sai come prenderla, non è poi così tremenda. Ciò che si tratta è il tema della paura, nelle sue dinamiche e sfaccettature.
Dopo una pausa con aperitivo a cura di Superfood nella Sala delle Colonne, alle 19.30 andrà in scena “ALICE” di e con Greta Di Lorenzo, studio per oggetti e un’attrice/animatrice (per tutti, da 9 anni). Alice, allungatasi oltremodo, parla con i suoi piedi: spiega loro che è troppo lontana per potersene occupare e che dovranno arrangiarsi come meglio potranno. Ricorda poi a sé stessa che farebbe meglio ad essere gentile con loro che magari non vogliano più portarla dove desidera andare… Una messa in scena che a partire da “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll si propone di approdare in un altrove in cui v’è soltanto Alice ed il suo esser essere percipiente.
Alle ore 20 sarà la volta di “LE CITTÀ INDICIBILI”, drammaturgia, costruzione e regia Agata Garbuio, Angela Forti, Riccardo Reina, Aron Tewelde, con Agata Garbuio, Angela Forti, Aron Tewelde e luci e fonica di Riccardo Reina, performance per oggetti, ombre, un attore e due animatori (per tutti, da 9 anni). Marco è uno tra tanti a cui viene chiesto di rispondere. Di definirsi come individuo. Ma a Marco la nostra lingua non basta per raccontarsi. Marco, a modo suo, è artista e viene da lontano. La sua è memoria di viaggi, di tempeste e arcobaleni, di fiumi e rilievi. Marco ha soltanto una bisaccia bisunta vissuta di viaggi e fango e sabbia bianca. Da questa estrae oggetti di vita, oggetti d’uso fortuitamente raccolti in lunghe carovane, in osterie e bordelli, in chiese e cattedrali di luoghi sperduti.
Nuova pausa ristoro, sempre a cura di Supefood, quindi alle 21 vedremo “POLVERE” con Giulio Bellotto e Annalisa Esposito, regia Riccardo Reina, costruzioni Christian Zucconi; performance per una scultura e due attori/animatori (per tutti, da 12 anni). Uno spettacolo senza parole. Sono appunti, scritti sulla polvere. Un atto che implica un paradosso evidente, quanto inevitabile. La scrittura nasce per rimanere tale nel tempo, la polvere è il modo in cui il tempo stesso cancella le tracce di ciò che esiste. Si può davvero contrastare l’inesorabile formarsi della polvere? La polvere è il canovaccio sul quale l’essere umano interpreta la propria esistenza.
Al termine, un momento di dialogo e di confronto tra gli allievi di Animateria e il pubblico, coordinato dal direttore pedagogico Fabrizio Montecchi. Incontro che sarà anche occasione per annunciare la seconda edizione del Corso di formazione per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura (“Operazione Rif. PA 2019-11928/RER approvata con DGR 1381/2019 del 05/08/2019 e co-finanziata dal Fondo sociale europeo – PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna”), che si terrà dal 20 gennaio 2020, con domande di partecipazione che dovranno pervenire entro il 22 novembre 2019, mentre le eventuali prove di selezione sono previste a Piacenza dall’11 al 13 dicembre 2019.

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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Sabato 5 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA OFF
Teatro Gioia – dalle ore 18

LA NOTTE DELLE FIGURE
Presentazioni finali degli allievi di ANIMATERIA – Corso di formazione
per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura
TEATRO GIOCO VITA / TEATRO DELLE BRICIOLE / TEATRO DEL DRAGO
(“ANIMATERIA – Corso di formazione per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura è un’operazione approvata con DGR 1208/2018 del 30/07/2018 e co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna” (Rif. PA 2018-9871/RER Cup E37D18000890007)

ore 18
IL SOGNO DI JUMBO
di e con Corinna Bologna, Gisella Butera, Erika Salamone
ideazione scene e figure Gisella Butera
si ringrazia Cristiano Petretto
performance per pupazzi, ombre, tre attori-animatori (per tutti, da 6 anni)
durata: 20’

ore 18.30
CANE NERO Studio sulla paura
con Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes e Jessica Graiani
regia e drammaturgia Riccardo Perna
sagome e elementi scenici Jessica Graiani e Marta Lunetta
performance per ombre, pupazzo, due attori e un’animatrice (per tutti, da 6 anni)
durata: 20’

ore 19.30
ALICE
di e con Greta Di Lorenzo
performance per oggetti e un’attrice/animatrice (per tutti, da 9 anni)
durata: 20’

ore 20
LE CITTÀ INDICIBILI
drammaturgia, costruzione e regia Agata Garbuio, Angela Forti, Riccardo Reina, Aron Tewelde
con Agata Garbuio, Angela Forti, Aron Tewelde
luci e fonica Riccardo Reina
performance per oggetti, ombre, un attore e due animatori (per tutti, da 9 anni)
durata 20’

ore 21
POLVERE
con Giulio Bellotto, Annalisa Esposito
regia Riccardo Reina
costruzioni Christian Zucconi
performance per una scultura e due attori/animatori (per tutti, da 12 anni)
durata: 20’

BIGLIETTI
€ 1 (posti limitati – max 70 spettatori)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 17 (Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a, tel. 0523.1860191).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Il Mulino di Amleto “Senza Famiglia” – 4 ottobre Teatro Filodrammatici

“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019

PIACENZA _ VENERDÌ 4 OTTOBRE

Teatro Filodrammatici – ore 21
Il Mulino di Amleto
SENZA FAMIGLIA
di Magdalena Barile – regia Marco Lorenzi

Una famiglia composta da cinque personaggi, tra conflitti e impossibilità di esprimersi con affetto. A metterla in scena Il Mulino di Amleto nello spettacolo “Senza Famiglia”, in programma al Teatro Filodrammatici di Piacenza venerdì 4 ottobre alle ore 21 nel cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Finalista al Premio Scenario 2017, “Senza Famiglia”, testo di Magdalena Barile, regia di Marco Lorenzi, vede in scena Christian di Filippo, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Alba Maria Porto, Angelo Maria Tronca.
Una creazione folle e imprevedibile in cui una nonna, che ha fatto gli anni ‘70, risorge per convincere la figlia a cambiare vita. A partire da un racconto spietato, esasperato e memorabile dei rapporti familiari, Senza Famiglia narra la storia di un’educazione politica e sentimentale tra generazioni destinata a un grottesco fallimento.
«Grazie al cortocircuito tra le parole di Magdalena e il nostro lavoro in sala prove, – spiega il regista Marco Lorenzi – “Senza Famiglia” è… padri e madri, figlie e figli, è un horror psicologico, è una domanda, è la difficoltà (o l’impossibilità) della trasmissione di un’esperienza, è una commedia, è una tragedia, è Biancaneve che prepara una torta avvelenata, è David Lynch, è un funerale, è la crisi di un’epoca, è il funerale di un’epoca, è il rumore del mare, uccelli morti ora che il nido è vuoto, ed è una donna sola, con gli occhi chiusi che dice “io non sono qui”».
«I primi maestri, buoni o cattivi, sono i nostri genitori. – sono le parole di Magdalena Barile – A loro il compito di guidare i primi pensieri, di stabilire per noi cos’è bene, cos’è male. Contestare questi insegnamenti è parte di ogni maturazione: ogni rivoluzione comincia in famiglia. (…) “Senza Famiglia” racconta di come i sogni dei padri e delle madri cadano come macigni sulle teste dei figli, mentre la comunicazione fra le generazioni sia costellata da equivoci e disastri. Fra voglia di approvazione e voglia di ribellione, i passaggi di consegne fra genitori e figli si trasformano in un tritacarne».
“Affrontare i classici come fossero testi contemporanei e i testi contemporanei come fossero testi classici”. Su questo duplice percorso si muove Il Mulino di Amleto, compagnia considerata tra le più interessanti della nuova generazione teatrale, nata nel 2009 da un gruppo di giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. Nel corso degli anni la Compagnia si è saputa distinguere per produzioni molto diverse tra loro, spesso riletture di testi noti e altri meno noti, in cui centrale rimane sempre il lavoro d’attore e di regia e il piacere, ogni volta, di intraprendere sfide drammaturgiche nuove e stimolanti. Gli spettacoli, diretti da Marco Lorenzi, sono stati portati in tutta Italia ma hanno raggiunto anche la Cina e la Svizzera.

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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Venerdì 4 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
SENZA FAMIGLIA
di Magdalena Barile
regia Marco Lorenzi
uno spettacolo di IL MULINO DI AMLETO
con Christian di Filippo, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Alba Maria Porto, Angelo Maria Tronca
light designer Eleonora Diana
collaborazione ai costumi Paola D’Arienzo
foto di scena Manuela Giusto
manifesto Daniele Catalli
organizzazione Annalisa Greco
distribuzione Valentina Pollani
ufficio stampa Raffaella Ilari
produzione ACTI Teatri Indipendenti / Il Mulino di Amleto
con la collaborazione produttiva di Campo Teatrale
con il supporto di Residenza IDRA nell’ambito del progetto CURA 2018
con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)
Spettacolo finalista al Premio Scenario 2017
durata: 1h 10’

BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 12 intero € 10 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

“Lidelab/Teatro Gioco Vita “Le mille e una notte – III ora” – 2 ottobre Teatro Gioia

“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019

PIACENZA _ MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE

Teatro Gioia – ore 21 Residenze creative
Lidelab e Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”
LE MILLE E UNA NOTTE – III ora
con il sostegno del MIBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”

Prosegue a Piacenza il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Ed è l’ora della sezione Residenze creative (al Teatro Gioia nelle serate di mercoledì) che offre uno spaccato sul lavoro di compagnie emergenti tra teatro, danza e performing art. Un cartellone riproposto dopo la positiva esperienza dello scorso anno, che ne ha visto l’avvio in forma sperimentale.
In scena vedremo in prima battuta la compagnia Lidelab che ha realizzato un articolato progetto di residenza artistica presso Teatro Gioco Vita con il sostegno di MIBAC e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”, programma che promuove la creatività di giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori. Al Teatro Gioia mercoledì 2 ottobre alle ore 21 sarà presentato al pubblico uno studio frutto di questo lavoro: “Le mille e una notte – III ora”, concept, regia, drammaturgia Silvia Rigon, regia, scenografia, ideazione e realizzazione figure Lucia Menegazzo, attrice Barbara Mattavelli, sound design, musicista, performer Federica Furlani, producer Christina Lidegaard.
LideLab, dal danese “laboratorio del piacere e del dolore”, è un collettivo di artiste indipendenti under 35, nato con l’obiettivo di creare performance che giocano con il paradosso e la meraviglia.
Il lavoro che vedremo nasce dall’esplorazione del gioco amoroso presente nei racconti de “Le mille e una notte” e nel manuale arabo del ‘400 “Il giardino profumato”. I racconti sono leggeri e svelano un immaginario divertente e inaspettato dove spesso sono le anziane a iniziare le giovani ai segreti dell’amore. Accompagnate da musica dal vivo, in scena si intrecciano la voce dell’attrice che incarna le parole dei libri, con le testimonianze registrate di anziane che raccontano l’evoluzione della sessualità nel corso della loro vita, lo stato attuale delle relazioni affettive, le loro sfide e il piacere. L’idea è ricreare una connessione intergenerazionale su un tema quasi tabù, mettendo un focus su una parte della popolazione che troppo spesso resta invisibile; parte del progetto si è sviluppata in laboratori con donne over 70. La musica è eseguita dal vivo; tutte le composizioni sono originali e supportate da strumenti costruiti ad hoc con oggetti legati al tema dello spettacolo.
Lo spazio scenico è un laboratorio scientifico che riprende lo spirito manualistico e di ricerca del libro “Il giardino profumato”. Prendendo ispirazione dalle parole del trattato, sul palco si sviluppano esperimenti sonori e visivi che ricercano la natura fisica del piacere. Lo spettacolo esplora la sensualità e l’erotismo presenti nei racconti de “Le mille e una notte”: un dialogo femminile sul mistero dell’atto amoroso.

Silvia Rigon Dopo la Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale (spagnolo e arabo), si diploma in regia alla Paolo Grassi. Una delle drammaturghe di “Santa Estasi” diretto da Antonio Latella, Premio Ubu 2016 come miglior spettacolo. Dal 2012 lavora in ambito internazionale, collaborando con piccole compagnie indipendenti e con grandi produzioni come supervisione alla drammaturgia e regista assistente. Lavora al fianco di personalità come Lucinda Childs e Marco Balich.
Lucia Menegazzo Studia scultura, si laurea allo IUAV in Arti visive e dello spettacolo studiando in Cile con Jaime Lorca e si diploma in regia alla “Paolo Grassi”. È scenografa e organizzatrice della compagnia teatrale The Baby Walk di Liv Ferracchiati (Biennale Teatro 2017, Premio Scenario 2017). Dal 2013 collabora con Teatro Gioco Vita come assistente alla regia di Fabrizio Montecchi e per la costruzione di sagome e scene.
Barbara Mattavelli Diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2015. È una dei protagonisti di “Santa Estasi”, e con questo spettacolo vince il premio Ubu 2016 nella categoria “Nuovo attore o attrice Under 35”, produzione replicata al Festival di Avignone e al Piccolo Teatro di Milano. Collabora attivamente come attrice con stabilemobile – compagnia Antonio Latella e con varie compagnie emergenti.
Federica Furlani Si diploma prima in Viola presso il Conservatorio di Milano, e nel 2015 in Musica Elettronica. Collabora in live e in studio con importanti artisti italiani e internazionali (Einstuerzende Neubauten, Blonde Redhead, Renato Zero). Dal 2013 lavora come sound designer e compositrice per il teatro collaborando tra gli altri con Franco Visioli e Antonio Latella.
Christina Lidegaard Ha una doppia laurea in Management of Arts and Culture presso la Copenaghen Business School e l’Università Bocconi di Milano. Lavora in ambito internazionale come producer e project manager di grandi produzioni come Intimissimi on Ice all’Arena di Verona, regia di Damiano Michieletto e Giudizio Universale regia Marco Balich. Collabora con il professor Trine Bille su vari progetti di ricerca.

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“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2019
responsabile artistico Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA direzione artistica Diego Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Dipartimento dello Spettacolo
REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Mercoledì 2 ottobre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Gioia- ore 21
Lidelab
Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”
LE MILLE E UNA NOTTE – III ORA
concept, regia, drammaturgia Silvia Rigon
regia, scenografia, ideazione e realizzazione figure Lucia Menegazzo
attrice Barbara Mattavelli
sound design, musicista, performer Federica Furlani
producer Christina Lidegaard
in collaborazione con il Professor Alberto Vailati, Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Fisica
produzione Lidelab, Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena”
con il sostegno di MIBAC e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”
con il suppporto di Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)
e RAMI – Residenza Artistica Multidisciplinare Ilinxarium

con il sostegno del MiBAC e di SIAE,
nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”

Progetto Finalista Registi Under 30 – Biennale College Teatro 2018

BIGLIETTI
Teatro Gioia € 10 intero € 8 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Gioia, via Melchiorre Gioia 20/a, tel. 0523.1860191).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it

SCARICA IL PROGRAMMA DI SALA DELLO STUDIO LE MILLE E UNA NOTTE – III ORA

(foto Barbara Mattavelli)

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Simona Rossi (responsabile), Emma-Chiara Perotti
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

APERTURA FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” 2019 _ lunedì 30 settembre

“L’ALTRA SCENA”
FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO
IX edizione – 30 settembre > 25 ottobre 2019

PIACENZA _ LUNEDÌ 30 SETTEMBRE

Via Santa Franca – dalle ore 19
Apertura Festival con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana
(festa per tutti a scopo benefico)

Teatro Filodrammatici – ore 20.30
IL GIARDINO DEI CILIEGI Trent’anni di felicità in comodato d’uso
ideazione e drammaturgia Kepler-452 (Aiello, Baraldi, Borghesi)
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

Prende il via a Piacenza lunedì 30 settembre l’edizione 2019 – siamo al nono anno di vita – del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. In via Santa Franca e al Teatro Filodrammatici una serata tra teatro, festa, convivialità e cultura.
In via Santa Franca a partire dalle ore 19 avrà luogo l’ormai consueta proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana: i volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, piatto tipico della Valtidone. Il ricavato dell’iniziativa, una festa aperta a tutta la città, sarà devoluto a scopo benefico.
Al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30 la programmazione dell’edizione 2019 del Festival “L’altra scena” prenderà il via con “Il giardino dei ciliegi” – Trent’anni di felicità in comodato d’uso, ideazione e drammaturgia Kepler-452 (Aiello, Baraldi, Borghesi), produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione. La regia è di Nicola Borghesi, che è anche protagonista in scena insieme ad Annalisa e Giuliano Bianchi, Tamara Balducci e Lodovico Guenzi (conosciuto come il cantante de Lo stato sociale).
Lo spettacolo, Premio Rete Critica 2018, nasce dall’incontro tra i componenti di Kepler-452 (Nicola Borghesi, Paola Aiello ed Enrico Baraldi) con due personaggi “immaginari” realmente esistenti, Giuliano e Annalisa Bianchi, ossia Ljuba e Gaev. Nel dramma Anton Čhecov immagina che in un anno non definito di fine Ottocento il giardino dei ciliegi di Ljuba e Gaev, proprietari terrieri nella Russia prerivoluzionaria, vada all’asta per debiti insieme alla loro casa. Ad acquistarlo è Lopachin, ex-servo della gleba arricchitosi dopo la fine della schiavitù, rampante rappresentante della borghesia in ascesa. Il centro del dramma è la scomparsa di un luogo magico, profondamente impregnato delle vite di chi lo abita, che in questa rilettura dell’opera di Čechov diventa il luogo della coppia.
Nicola, Paola ed Enrico cominciano così, come sono soliti fare, a sbirciare nelle pieghe della loro città, Bologna, alla ricerca del loro Giardino dei ciliegi. Incontrano così Giuliano e Annalisa Bianchi, che per trent’anni hanno vissuto in una casa colonica concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune nella periferia di Bologna occupandosi del controllo della popolazione dei piccioni e dell’accoglienza di animali esotici o pericolosi. In casa Bianchi convivono così babbuini, carcerati ex 41-bis in borsa lavoro, una famiglia rom ospite, boa constrictor. Finché nel 2015 si avvicina il momento dell’apertura, proprio di fronte al loro giardino dei ciliegi, di un grande parco a tema agroalimentare. I Bianchi ricevono un avviso di sfratto e la magia di questo contemporaneo “Giardino dei ciliegi” cessa improvvisamente di esistere in una mattina di settembre.

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con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
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REGIONE EMILIA ROMAGNA

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Lunedì 30 settembre 2019 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA

Via Santa Franca – dalle ore 19
Apertura Festival con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana
(festa per tutti a scopo benefico)

Teatro Filodrammatici – ore 20.30
Emilia Romagna Teatro Fondazione
IL GIARDINO DEI CILIEGI – Trent’anni di felicità in comodato d’uso
ideazione e drammaturgia Kepler-452 (Aiello, Baraldi, Borghesi)
regia Nicola Borghesi
con Annalisa e Giuliano Bianchi, Nicola Borghesi, Lodovico Guenzi e Tamara Balducci
regista assistente Enrico Baraldi
assistente alla regia Michela Buscema
luci Vincent Longuemare
suoni Alberto “Bebo” Guidetti
scene e costumi Letizia Calori
video Chiara Caliò
foto Luca Del Pia
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
si ringraziano per l’ospitalità e la disponibilità ATER Circuito Multidisciplinare dell’Emilia Romagna,
Teatro Comunale Laura Betti e Teatro dell’Argine
Premio Rete Critica 2018
Durata 1h 30’

BIGLIETTI
Teatro Filodrammatici € 12 intero € 10 ridotto € 5 ridotto studenti
(posto unico non numerato)

INFO E BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA, Via San Siro 9, Piacenza – Telefono 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle ore 20 (Teatro Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578).
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria/Promozione pubblico 0523.315578 info@teatrogiocovita.it

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SCARICA IL PROGRAMMA DI SALA DELLO SPETTACOLO IL GIARDINO DEI CILIEGI

 

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Due premi a Zagabria per “Il cielo degli orsi” dalla giuria del 52° PIF – Puppet Theatre Festival

TEATRO GIOCO VITA PREMIATO A ZAGABRIA
Al 52° PIF – Puppet Theatre Festival lo spettacolo “Il cielo degli orsi”
ottiene due importanti riconoscimenti:
Premio “Tibor Sekelj” come “spettacolo con il messaggio più umano”
Premio agli attori Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone “per l’eccellente interpretazione”

Ancora riconoscimenti internazionali per le ombre di Teatro Gioco Vita. Lo spettacolo “Il cielo degli orsi” è stato ospite a Zagabria al 52° Festival internazionale di teatro di figura e oltre ad aver raccolto unanimi consensi di pubblico e di critica ha ottenuto due premi assegnati dalla giuria professionale: il Premio “Tibor Sekelj” come “spettacolo con il messaggio più umano” e il Premio agli attori Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone “per l’eccellente interpretazione”.
“Il cielo degli orsi” è una produzione del 2014 dedicata ai bambini dai 3 agli 8 anni e tratta dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch. La regia e le scene sono di Fabrizio Montecchi, le sagome di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch), le coreografie di Valerio Longo, le musiche di Alessandro Nidi, i costumi di Tania Fedeli e le luci di Anna Adorno.
Si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà e dopo un lungo cercare sembra capire che la soluzione stia in cielo. La seconda ci racconta invece di un orsetto che è molto triste per la morte del nonno e, quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, parte per il mondo alla sua ricerca.
Per entrambi i protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte. Ma si accorgono, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso della prima storia la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri: insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno.
Piccolo Orso invece trova la risposta nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo.
“Il cielo degli orsi” affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi e ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita.
Lo spettacolo è andato in scena a Zagabria il 17 settembre scorso nell’ambito del Festival PIF – International Puppet Theatre Festival che si è tenuto nella capitale croata dal 13 al 19 settembre. Si tratta di un’importante vetrina – quella del 2019 è stata la cinquantaduesima edizione – che nel corso degli anni ha visto Teatro Gioco Vita partecipare diverse volte con i suoi spettacoli. Fino ad ora ha ospitato più di 450 compagnie teatrali professionali da tutti i continenti con proposte sia per i ragazzi sia per gli adulti. Si tiene ogni anno dal 1968 alla fine di agosto o agli inizi di settembre.

(foto di scena Serena Groppelli)

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“DE QUI DIRA-T-ON QUE JE SUIS L’OMBRE?” – coproduzione internazionale

PROGETTO INTERNAZIONALE DI TEATRO GIOCO VITA
Coproduzione con la compagnia francese Les Anges au Plafond e con il Festival Mondial des Théâtres de Marionnettes di Charleville-Mézières

De qui dira-t-on que je suis l’ombre? (Di chi si dirà che sono l’ombra?)
Convers-finzione
di e con Camille Trouvé e Fabrizio Montecchi

Debutto al Festival di Charleville-Mézières martedì 24 settembre alle ore 18 e alle ore 22
Replica mercoledì 25 settembre alle ore 11

Un dialogo in ombra tra due artisti: Camille Trouvé della compagnia francese Les Anges au Plafond e Fabrizio Montecchi di Teatro Gioco Vita. Come recita il sottotitolo, una “convers-finzione”, per raccontare le rispettive esperienze artistiche e teatrali.
È “De qui dira-t-on que je suis l’ombre? (Di chi si dirà che sono l’ombra?)”, nuovo progetto produttivo internazionale di Teatro Gioco Vita, che unisce Piacenza con la Francia attraverso la compagnia Les Anges au Plafond di Malakoff e il Festival Mondial des Théâtres de Marionnettes di Charleville-Mézières, che ha invitato Trouvé e Montecchi a realizzare questo spettacolo insieme in occasione della sua ventesima edizione (che ha preso il via il 20 settembre e proseguirà fino al 29).
Debutto martedì 24 settembre con doppia rappresentazione alle ore 18 e alle ore 22; replica mercoledì 25 alle ore 11, nella Salle Savigne della cittadina alsaziana che ospita la più grande rassegna al mondo dedicata al teatro di figura. In occasione del debutto presente al Festival anche il direttore di Teatro Gioco Vita Diego Maj.
«All’inizio non avevamo l’ombra di una parola, né l’ombra di un pensiero, né l’ombra di un progetto. Eravamo semplicemente seduti là, di fronte a un muro illuminato dalla luna. – spiegano i due artisti protagonisti di “De qui dira-t-on que je suis l’ombre?” – Abbiamo aperto una bottiglia di vino e la conversazione è iniziata. Del viaggio dell’ombra dalle lontane regioni dell’Asia fino all’Europa, del nomadismo e dell’impermanenza delle forme, della luce e dell’oscurità. Incontro effimero. Due artisti parlano, parlano della loro pratica e delle loro esperienze senza preoccuparsi della traccia che lascia dietro di sé la loro ombra sul muro…».
Una conferenza poetica che non rispetta la distanza dallo schermo alla fonte, una conversazione “illuminata” che si trasforma impercettibilmente in finzione…
Regista e scenografo, Fabrizio Montecchi è nato a Reggio Emilia nel 1960 e ha compiuto studi d’Arte e di Architettura. Dal 1977 è collaboratore stabile di Teatro Gioco Vita, con il quale ha lavorato alla crescita e allo sviluppo dell’esperienza, unica nel suo genere, di teatro d’ombre. Il suo primo spettacolo come regista e scenografo è del 1985, “Pescetopococcodrillo”, a cui ha fatto seguito, nel 1988, “Il Corpo Sottile”. Da allora ha diretto più di 50 spettacoli d’ombre. Dal 2000 insegna teatro d’ombre presso l’École Nationale Supérieure des Arts de la Marionnette di Charleville-Mézières. Ha anche lavorato come scenografo e/o creatore d’ombre per Aterballetto/Fondazione Nazionale della Danza di Reggio Emilia. Per la sua attività d’insegnamento e di trasmissione dei “segreti” del teatro d’ombre ha ricevuto, nel 2013, il Prix IIM de la Trasmission dall’Institut International de la Marionnette di Charleville-Mézières. Per Teatro Gioco Vita è attualmente co-responsabile artistico della compagnia d’ombre e regista principale della compagnia stessa, oltre che direttore pedagogico del corso di formazione professionale “Animateria”.

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