“Tre per Te” PROSA
ore 21
Perché portare a teatro Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen? Perché penso che sia una scrittrice con un dono folgorante per i dialoghi. Perché sono affascinato dall’ottocento, e dal rapporto fra i grandi romanzi di quell’epoca e la scena. Perché l’ironia di questa scrittrice, il suo sguardo acuto ma anche distaccato sui suoi personaggi l’amo molto. Perché il mondo della Austen dove apparentemente non accade mai nulla di eclatante (…) mi affascina. Perché questo mondo sociale (…) non mi sembra così lontano da noi.
Soprattutto pensando a queste giovani eroine spinte a sposarsi anche per avere finalmente un sostegno economico (…). Jane Austen si divertì a sottrarsi a tutto questo mettendolo in scena nei suoi romanzi, che sono una spietata critica e allo stesso tempo un’amorosa dichiarazione d’appartenenza alla propria epoca. Per fare questo si cala nei suoi personaggi/alter ego amandoli e prendendoli un po’ in giro, magari standosene nascosta dietro una tenda ad osservarli, ridacchiando tra sé.
Da dietro quella tenda, come nel buio di una quinta, celata agli sguardi altrui ma attenta a non farsi sfuggire nulla di ciò che accade, Jane Austen reinventa la realtà attraverso la sua rappresentazione, ma mai smettendo di essere vera. Come avviene in teatro.
Arturo Cirillo
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
di Jane Austen
adattamento teatrale di Antonio Piccolo
regia Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Francesco Petruzzelli, Sabrina Scuccimarra,
Rosario Giglio, Eleonora Pace, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta
scene Dario Gessati costumi Gianluca Falaschi luci Camilla Piccioni
musiche Francesco De Melis
prima versione teatrale italiana
produzione MARCHE TEATRO / Teatro di Napoli-Teatro Nazionale
durata: 1h 45′ (atto unico)
foto Giulia Di Vitantonio
Teatro Municipale