Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”
ore 21
Una famiglia composta da cinque personaggi, tra conflitti e impossibilità di esprimersi con affetto. Una nonna, che ha fatto gli anni ‘70, risorge per convincere la figlia a cambiare vita. A partire da un racconto spietato, esasperato e memorabile dei rapporti familiari, Senza Famiglia narra la storia di un’educazione politica e sentimentale tra generazioni destinata a un grottesco fallimento.
(…) Grazie al cortocircuito tra le parole di Magdalena e il nostro lavoro in sala prove, Senza Famiglia è… padri e madri, figlie e figli, è un horror psicologico, è una domanda, è la difficoltà (o l’impossibilità) della trasmissione di un’esperienza, è una commedia, è una tragedia, è Biancaneve che prepara una torta avvelenata, è David Lynch, è un funerale, è la crisi di un’epoca, è il
funerale di un’epoca, è il rumore del mare, uccelli morti ora che il nido è vuoto, ed è una donna sola, con gli occhi chiusi che dice “io non sono qui”.
(Marco Lorenzi)
I primi maestri, buoni o cattivi, sono i nostri genitori. A loro il compito di guidare i primi pensieri, di stabilire per noi cos’è bene, cos’è male. Contestare questi insegnamenti è parte di ogni maturazione: ogni rivoluzione comincia in famiglia. (…) Senza Famiglia racconta di come i sogni dei padri e delle madri cadano come macigni sulle teste dei figli, mentre la comunicazione fra le generazioni sia costellata da equivoci e disastri. Fra voglia di approvazione e voglia di ribellione, i passaggi di consegne fra genitori e figli si trasformano in un tritacarne.
(Magdalena Barile)
SENZA FAMIGLIA
di Magdalena Barile
regia Marco Lorenzi
uno spettacolo di IL MULINO DI AMLETO
con Christian di Filippo, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Alba Maria Porto, Angelo Maria Tronca
light designer Eleonora Diana
collaborazione ai costumi Paola D’Arienzo
foto di scena Manuela Giusto
manifesto Daniele Catalli
organizzazione Annalisa Greco
distribuzione Valentina Pollani
ufficio stampa Raffaella Ilari
produzione ACTI Teatri Indipendenti / Il Mulino di Amleto
con la collaborazione produttiva di Campo Teatrale
con il supporto di Residenza IDRA nell’ambito del progetto CURA 2018
con il sostegno del Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)
Spettacolo finalista al Premio Scenario 2017
durata 1h 10′ (atto unico)
(foto Manuela Giusto)
Teatro Filodrammatici