Via Santa Franca – dalle ore 18 Apertura Festival con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana
Teatro Filodrammatici – ore 20.30 Filippo Nigro/Fabrizio Arcuri “EVERY BRILLIANT THING” Le cose per cui vale la pena vivere
FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj
Prende il via a Piacenza sabato 1° ottobre l’edizione 2022 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
In via Santa Franca e al Teatro Filodrammatici dal tardo pomeriggio sarà l’occasione per incontrarsi all’insegna di teatro e convivialità.
In via Santa Franca a partire dalle ore 18 ritorna, dopo gli anni di sospensione per l’emergenza sanitaria, un appuntamento sempre molto atteso, aperto a tutta la città: la proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana, i cui volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, piatto tipico della Valtidone.
Al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30 la programmazione dell’edizione 2022 del Festival “L’altra scena” prenderà il via con “Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere)”, regia di Filippo Arcuri, interpretato da Filippo Nigro (che firma anche la co-regia). Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 categoria Teatro Contemporaneo, per la sezione Regia ad Arcuri e Nigro e per la sezione Miglior attore a Nigro)
“Every Brilliant Thing” è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete). La pièce – un’autobiografia brillante scandita da liste di “cose per cui vale la pena vivere” – è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale, fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda. Nel 2021 viene messa in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e Sardegna Teatro.
Filippo Nigro, uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano, porta in scena un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere. Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino a enumerare un milione di valide ragioni.
La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, intimo – è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub.
Alla fine, la lista, più che alla madre, sarà stata utile a se stesso almeno a comprendere che “… se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Con la complicità di alcuni spettatori – chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi del passato prendano vita – e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, “Every Brilliant Thing” riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.
In questa personale versione, “Every Brilliant Thing” diventa una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza. Grazie alla risposta dell’audience, alla temperatura emotiva e alle reazioni che ogni sera si creano in teatro, lo spettacolo non è mai lo stesso, può essere ogni sera diverso. Di fatto, Filippo Nigro riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare. In questa direzione Fabrizio Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi che affrontano sempre riflessioni sulla vita, sulla società in cui viviamo e sul senso del teatro.
“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA
Lunedì 1° ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Via Santa Franca – dalle ore 18
Apertura Festival con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana
Locandina
Teatro Filodrammatici – ore 20.30
Filippo Nigro / Fabrizio Arcuri
EVERY BRILLIANT THING
(Le cose per cui vale la pena vivere)
di Duncan Macmillan con Johnny Donahoe
traduzione Michele Panella
regia Fabrizio Arcuri
coregia e interpretazione Filippo Nigro
aiuto regia Antonietta Bello
oggetti di scena Elisabetta Ferrandino
cura tecnica Mauro Fontana
una coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Sardegna Teatro
Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 (categoria Teatro Contemporaneo sezione Regia a Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e categoria Teatro Contemporaneo sezione Miglior attore a Filippo Nigro)
durata: 1h 10’
Programma di sala
BIGLIETTI “EVERY BRILLIANT THING”
€ 20 (intero) € 17 (ridotto) € 13 (studenti) posto unico non numerato
Acquista il biglietto online
INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
(ph Alessandro Calvi)
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
Teatro Gioco Vita con “Sonia e Alfredo” in Croazia e Slovenia
In scena a Zagabria il 21 settembre al 55° Puppet International Festival (PIF) e a Lubiana il 24 settembre al 16° Biennial Festival of Contemporary Puppetry Art “Lutke”
Proseguono le tournée all’estero di Teatro Gioco Vita. Dopo “Ranocchio” in Svezia in agosto è ora la volta dello spettacolo “Sonia e Alfredo” che in Croazia e Slovenia sarà ospite di festival internazionali di teatro di figura.
Prima tappa Zagabria, alla 55° edizione del Puppet International Festival (PIF) dove “Sonia e Alfredo” è in cartellone domani – mercoledì 21 settembre – alle ore 20 al Dance Centre della capitale croata.
Sarà poi la volta di Lubiana, dove lo spettacolo con la regia di Fabrizio Montecchi andrà in scena al 16° Biennial Festival of Contemporary Puppetry Art “Lutke”. Appuntamento sabato 24 settembre con doppia rappresentazione alle ore 14 e alle ore 20 sul palcoscenico principale del Lutkovno gledališče Ljubljana.
In tournée in Croazia e Slovenia, oltre agli attori Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari e alla tecnica Rossella Corna impegnati nella messa in scena, il regista Fabrizio Montecchi con Helena Tirén dell’ufficio distribuzione spettacoli.
Quello al Festival PIF di Zagabria per Teatro Gioco Vita è un ritorno dopo i successi ottenuti nel 2019 con “Il cielo degli orsi” (premiato al 52° Puppet International Festival come “spettacolo con il messaggio più umano” e riconoscimento agli attori Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone “per l’eccellente interpretazione”) e nel 2020 con “Donna di Porto Pim”.
Anche con il Festival Lutke di Lubiana i rapporti sono ormai consolidati a partire dai primi anni Duemila con l’ospitalità di “Circoluna” alla vetrina slovena: una collaborazione tra Teatro Gioco Vita e il Ljubljana Puppet Theatre che negli ultimi anni si è concentrata anche sulla formazione professionale nel settore del teatro di figura, con la condivisione di progetti come “Animateria” (il corso di formazione per operatore del teatro di figura finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con il Fondo sociale Europeo, che si è svolto per tre edizioni a Piacenza e che sarà riproposto nel 2023) ed EVOC – Experimenting VOCational training for puppeteers finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ e guidato da Le Tas de Sable – Ches Panses Verte (Francia).
“Sonia e Alfredo” – Un posto dove stare racconta ai bambini una storia semplice, dolce e commovente, di amicizia e solidarietà, tratta dall’opera di Catherine Pineur, autrice e illustratrice belga di libri per l’infanzia.
Regia e scene sono di Fabrizio Montecchi, che firma anche l’adattamento teatrale con Enrica Carini. In scena Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari, con Rossella Corna alle luci e fonica. Nicoletta Garioni e Federica Ferrari hanno curato le sagome tratte dai disegni di Catherine Pineur, Anna Adorno il disegno luci, Paolo Codognola le musiche e Rosa Mariotti i costumi.
Lo spettacolo, coprodotto con la francese MAL – Maison des Arts du Léman (Thonon-Évian-Publier) e dedicato ai bambini dai 4 ai 7 anni, ha debuttato nell’anno 2020 a settembre al Festival Colpi di Scena a Forlì e in ottobre nella versione francese al Festival des P’tits Malins a Thonon. Lo abbiamo visto per la prima volta a Piacenza nel maggio di quest’anno dato che la “prima” piacentina era stata più volte rinviata a causa dell’emergenza sanitaria e della chiusura dei teatri.
Per chi non lo ha ancora visto o vuole rivederlo, “Sonia e Alfredo” ritornerà al Teatro Filodrammatici di Piacenza domenica 20 novembre pomeriggio per la Rassegna “A teatro con mamma e papà”, con repliche lunedì 21 e martedì 22 novembre la mattina per le scuole dell’infanzia e primarie nel cartellone della Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”.
Piacenza, settembre 2022
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
In cartellone
Filippo Nigro/Fabrizio Arcuri “EVERY BRILLIANT THING” ǀ Teatro Gioco Vita “CASSANDRA” ǀ Collettivo Baladam B-side “SURREALISMO CAPITALISTA”
Il Mulino di Amleto “RUY BLAS” ǀ Emanuele Aldrovandi “L’ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA” ǀ Caterina Marino “STILL ALIVE” ǀ Compagnia del Sole “MILES GLORIOSUS”
Eventi speciali
“Nel mezzo dell’inferno” spettacolo in VR-realtà virtuale per singolo spettatore
“Io vorrei che questo ballo non finisse mai” di Riccardo Buscarini
“L’inventario animato” esito del master condotto da Claire Heggen/Théâtre du mouvement (Francia)
Altri progetti
“Raccontare un festival” collaborazione con l’Università di Parma
“Teatro ed emergenza ambientale” in collaborazione con Plastic Free
Incontri con gli artisti
Apertura festival
Sabato 1° ottobre in Via Santa Franca dalle ore 19 con i “batarò” degli Amici di Roccapulzana
festa aperta a tutta la città – in collaborazione con il Comune di Piacenza
«Ai nastri di partenza della Stagione teatrale 2022/2023 si presenta come ormai d’abitudine il Festival “L’altra scena”, giunto alla sua undicesima edizione (più una limited edition in tempi di pandemia), e pronto a scuotere gli animi degli spettatori rivoltando gli stereotipi del teatro nei suoi luoghi, nelle sue forme e nei contenuti».
Sono le parole di Jacopo Maj, direttore artistico del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” in programma a Piacenza dal 1° al 19 ottobre, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Tredici giornate di programmazione, sette spettacoli e tre eventi speciali tra Teatro Filodrammatici e Teatro Gioia, oltre a progetti in collaborazione con l’Università di Parma, Plastic Free e gli artisti delle compagnie ospiti.
«Le sette serate al Teatro Filodrammatici – prosegue Jacopo Maj – vanno a comporre l’ossatura del Festival che prosegue la sua indagine dedicata al teatro contemporaneo negli ambiti della ricerca, della sperimentazione e dei nuovi linguaggi mentre una serie di tre eventi speciali sono pensati come cornice e alternano la visione degli spettacoli a momenti di danza e di festa fino ad arrivare persino alla realtà virtuale e ai visori digitali, a ulteriore dimostrazione di quanto il teatro sappia ancora una volta trovare preziose soluzioni in un gigantesco pagliaio di problemi».
Per l’apertura del Festival torna, dopo l’interruzione dovuta alla situazione di emergenza sanitaria, la tradizionale proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana: i volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, prodotto tipico della Valtidone. L’evento si terrà sabato 1° ottobre in Via Santa Franca dalle ore 18, in collaborazione con il Comune di Piacenza: una festa aperta a tutta la città.
Primo spettacolo in cartellone, sabato 1° ottobre al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30, “Every Brilliant Thing” (Le cose per cui vale la pena vivere), regia di Filippo Arcuri, interpretato da Filippo Nigro (che firma anche la co-regia). Lo spettacolo riesce a toccare con sensibilità un tema delicato e complesso come la depressione. Una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza: di fatto Filippo Nigro (uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano) riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare. In questa direzione Fabrizio Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi che affrontano sempre riflessioni sulla vita, sulla società in cui viviamo e sul senso del teatro. “Every Brilliant Thing” è spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 – categoria Teatro Contemporaneo (sezione Regia a Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e sezione Miglior attore a Filippo Nigro).
Da lunedì 3 a martedì 11 ottobre al Teatro Gioia andrà in scena uno degli eventi speciali del Festival: “Nel mezzo dell’Inferno” con la regia di Fabrizio Pallara, che firma anche la drammaturgia insieme a Roberta Ortolano. Spettacolo in VR – realtà virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore. Progetto teatrale ed esperienziale nel quale si è scelto l’uso della tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva, coniugata a una progettazione architettonica dello spazio e del suono in 3D. Si comincerà con un prologo: uno spazio di accoglienza e raccoglimento iniziale, che metterà ciascuno di fronte al proprio io e alla domanda: Perché fare questo viaggio? Indossati i visori, uno ad uno gli spettatori saranno accompagnati oltre il muro che separa l’aldiquà dall’aldilà e lasciati al loro viaggio. “Nel mezzo dell’Inferno”, coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione e LAC Lugano Arte e Cultura, verrà replicato quotidianamente la mattina alle ore 11, 12 e 13, nel pomeriggio alle ore 16, 17 e 18 e la sera alle ore 20.30, 21.30 e 22.30 (la visione è consigliata dai 14 anni).
Lunedì 3 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici vedremo per la prima volta a Piacenza l’ultima produzione di Teatro Gioco Vita, “Cassandra” – Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?, con Letizia Bravi e Barbara Eforo, regia e scene di Fabrizio Montecchi, testo di Enrica Carini, disegni e sagome di Nicoletta Garioni. Ogni volta che una civiltà mette in pericolo la propria esistenza, come noi oggi, Cassandra riemerge dalle pieghe del mito e della storia e ci lascia attoniti davanti alle apocalittiche accuse che ci rivolge. Nel “Cassandra” di Teatro Gioco Vita chi mette sotto accusa l’intera umanità non è la giovane che vaticina sulle mura di una Troia assediata dal nemico ma una ragazza, forse a noi contemporanea, che non può assistere al devastante processo di estinzione e di auto estinzione in atto senza assumersi il ruolo di “testimone”. Perché è nella lunga sequenza di catastrofi senza fine a cui assiste che Cassandra vede un futuro senza speranza. Al termine della rappresentazione è previsto l’incontro “Teatro ed emergenza ambientale” che vedrà gli artisti di Teatro Gioco Vita a confronto con i volontari di Plastic Free e il pubblico.
Progetto segnalato al Premio Scenario 2021 e in alcune fasi dell’allestimento ospitato a Piacenza da Teatro Gioco Vita per le prove, mercoledì 5 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici vedremo “Surrealismo Capitalista” del Collettivo Baladam B-side. «Una scena spoglia, – si legge nella Motivazione della Giuria del Premio Scenario 2021 – presidiata da due attori e un’attrice che interrogano la contemporaneità in un dialogo frontale con il pubblico, simulando situazioni tipo della normale disumanizzazione e monetizzazione dei rapporti sociali. Una sorta di vademecum offerto in modo apparentemente scanzonato a chi potrebbe “soffrire di capitalismo” senza esserne consapevole, con la complicità della comunicazione pubblica imperante. Un disegno drammaturgico che procede per quadri e usa l’arma dell’umorismo per depotenziare la pervasività dei modelli socio-economici capaci di condizionare le nostre vite».
Venerdì 7 ottobre sarà la volta di Il Mulino di Amleto / A.M.A. Factory con “Ruy Blas” – Quattro quadri sull’identità e sul coraggio, regia di Marco Lorenzi, con Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Rebecca Rossetti, Alba Maria Porto e Angelo Tronca. Dialogo tra Victor Hugo e gli uomini di oggi, è la storia di un uomo che si ritrova a rivestire un ruolo e un nome non suoi riuscendo, grazie a questo inganno, a utilizzare al meglio le sue qualità, i suoi valori e ad avvicinarsi a un amore altrimenti impossibile. Gli attori, diretti da Marco Lorenzi, entrano nel cuore del melodramma ottocentesco e rispolverano per il pubblico – collocato sui tre lati dello spazio scenico – tutta la contemporaneità di un testo che si rivela una viva e raffinata riflessione sul senso dell’identità. Un appuntamento molto atteso dal pubblico: lo spettacolo doveva chiudere l’edizione 2021 del Festival “L’altra scena”, ora finalmente lo vedremo a Piacenza.
Dopo il successo a Milano, Leeds (Regno Unito) e Bleiburg (Austria) ritorna a Piacenza dove è nato “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” di Riccardo Buscarini, prodotto da Teatro Gioco Vita. E questa volta sarà in forma di site specific al Teatro Filodrammatici, ritrasformando questo spazio in quello che un tempo fu: la balera della città. Evento speciale del Festival, da non perdere, sabato 8 ottobre alle ore 21. L’anima del cinema italiano degli anni 50 e 60 colora di un’atmosfera onirica questo spettacolo/evento in cui due performer invitano il pubblico a partecipare, attraverso il movimento, a famose scene di ballo tratte da celeberrime pellicole di Luchino Visconti, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Dino Risi e altri. Rievocando l’immaginario della balera, lo spettacolo avvolge il pubblico e lo accompagna in un molteplice gioco di citazioni, rimandi e immedesimazione tra immagine in movimento, danzatore, suono, parola e spettatore. Direzione artistica, testi e regia dello spettacolo sono di Riccardo Buscarini, anche interprete in scena con Sabrina Fontanella e Mauro Barbiero.
Dopo “Farfalle”, visto lo scorso anno, il Festival diretto da Jacopo Maj ospita un nuovo spettacolo scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi: “L’estinzione della razza umana”, con Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia, Riccardo Vicardi. Appuntamento al Teatro Filodrammatici lunedì 10 ottobre alle ore 21. Una tragicommedia nell’androne di un palazzo. In un mondo incastrato dentro ritmi frenetici e disumani, che sottraggono tempo al pensiero e all’introspezione, l’arrivo di un virus che trasforma le persone in tacchini blocca e distorce ogni cosa. Così, le due coppie protagoniste della storia, persone comuni, portatrici ognuna di una diversa posizione filosofica della vita, si ritrovano nell’androne di un palazzo assalite da domande, frustrazioni e paure. “L’estinzione della razza umana” è una sorta di esorcismo – catartico e liberatorio – che ci aiuta a metabolizzare il nostro presente con ironia, lucidità e un pizzico di grottesco surrealismo, utilizzando un linguaggio tragicomico, con dialoghi affilati e serrati.
Un altro spettacolo che ha avuto la segnalazione speciale al Premio Scenario 2021 è “Still Alive”, drammaturgia e regia di Caterina Marino, in scena insieme al video-creator Lorenzo Bruno. Lo vedremo mercoledì 12 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici. “Still Alive” esplora e varie fasi che attraversa il corpo depresso, tra il rifiuto e l’accettazione di una condizione non solo personale ma umana. Sondando l’abisso, per poi risalire. «Non saprei dire quando è iniziato. – spiega Caterina Marino – Semplicemente, a un certo punto non sono più riuscita a immaginare il futuro. Completamente incapace di proiettarmi in un salotto, in una città, in un ruolo, in dei vestiti, meno che mai in un’idea. O in una prospettiva. Questa per me è la manifestazione concreta della depressione: l’impossibilità di pensarmi in un luogo o in uno spazio. Un’entità statica, con una naturale predisposizione alla malinconia e radici ben salde nel tessuto capitalista del nostro secolo, incastrata nella generazione dei meme, del black humor, dell’ironia feroce che si fa salvifica».
Una straordinaria avventura espressiva, spettacolare e linguistica è “Il Miles Gloriosus” di Plauto nella versione della Compagnia del Sole, traduzione e regia di Marinella Anaclerio con protagonista Flavio Albanese affiancato da un affiatato cast di tre attrici e cinque attori. Ultimo appuntamento al Teatro Filodrammatici del Festival “L’altra scena” 2022, è in cartellone venerdì 14 ottobre alle ore 21. Pirgopolinice, il personaggio principale della commedia, è un fantastico sbruffone, un gioioso pavone, esagerato spudorato vitale. La distanza tra ciò che è e ciò che crede di essere è tale da irritare profondamente chiunque abbia un po’ di buon senso. In una Efeso simile all’originale quanto l’ambientazione di certi spaghetti western al far west, si consuma la tragicomica truffa di un gruppo di sfaccendati di vario genere ai danni di un soldato, che ha due debolezze: le donne, meglio se sposate, ed essere adulato. Ha una divisa, dunque un potere, e molti soldi, che dispensa generosamente per soddisfare questi peccatucci. Ma l’eccesso è sempre un vizio… a prescindere dal contesto.
L’undicesima edizione del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” si concluderà mercoledì 19 ottobre con un evento speciale al Teatro Gioia: alle ore 21 in scena la restituzione finale del master su attore, movimento e animazione “L’inventario animato” condotto da Claire Heggen della compagnia Théâtre du Mouvement (Francia) nell’ambito del progetto formativo di Teatro Gioco Vita “Animateria Workshops” 2022. Claire Heggen non ha bisogno di presentazioni: il suo lavoro artistico e pedagogico è conosciuto in tutto il mondo. In quanto formatrice ha sviluppato, in oltre quarant’anni, un’importante ricerca sull’attore/soggetto e sull’attore nel suo rapporto con l’oggetto, i materiali, la maschera e il burattino, che ne hanno fatto un riferimento internazionale nel campo della pedagogia per il teatro di figura. Al termine del percorso che si terrà dal 13 al 19 ottobre, riservato a formatori professionisti, il gruppo dei partecipanti insieme alla Heggen condividerà con il pubblico i risultati della ricerca artistica realizzata.
“L’altra scena” 2022 collabora con l’Università di Parma, in particolare con il corso di Teatro e informazione tenuto dalla professoressa Roberta Gandolfi per la laurea magistrale in giornalismo e cultura editoriale. Il percorso, dal titolo “Raccontare un Festival”, vedrà coinvolti gli studenti del corso magistrale nel seguire attivamente la programmazione di tre festival autunnali della Regione Emilia-Romagna: oltre a “L’altra scena” a Piacenza, Insolito Festival (Associazione MicroMacro, Parma) e Vie (Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Modena). Gli studenti daranno vita a una narrazione critica, sia personale che collettiva, non soltanto degli spettacoli ma anche del Festival come dimensione unica dell’osservare teatrale.
Un’altra collaborazione, già citata, è quella con Plastic Free, collegata alla visione della nuova creazione di Teatro Gioco Vita “Cassandra”, uno spettacolo nel quale la figura di Cassandra emerge dalle pieghe del mito e si fa a noi contemporanea per dirci che non possiamo più aspettare: il mondo intorno a noi sta crollando sotto il peso dei tanti disastri ambientali prodotti dal surriscaldamento globale. Al termine della rappresentazione, i volontari di Plastic Free si confronteranno con gli artisti e il pubblico sul tema “Teatro ed emergenza ambientale”.
Inoltre, al termine di tutti gli spettacoli in cartellone, il direttore artistico Jacopo Maj e gli artisti ospiti dialogheranno con il pubblico.
INFORMAZIONI
Gli abbonamenti al Festival “L’altra scena” (7 spettacoli al Teatro Filodrammatici) sono disponibili al costo di € 90 (intero) € 75 (ridotto) € 60 (under 25) € 50 (studenti).
I biglietti per gli spettacoli al Teatro Filodrammatici costano € 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti), fatta eccezione per “Every Brilliant Thing” i cui biglietti costano € 20 (intero) € 17 (ridotto) € 13 (studenti). Per gli eventi speciali i costi sono i seguenti: “Nel mezzo dell’Inferno” (spettacolo in VR – realtà virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore) € 20; “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” € 15; “L’inventario animato” ingresso gratuito.
Per il pagamento sono utilizzabili i voucher.
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
TEATRO GIOIA via Melchiorre Gioia 20/a – telefono 0523.1860191
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
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Simona Rossi
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Nell’atelier di Teatro Gioco Vita le prove dello spettacolo “La soffitta di Chopin” nato dall’esperienza del Corso di formazione professionale “Animateria”
La creazione di teatro d’ombre, per un pubblico dai 6 anni, debutterà sabato 17 settembre al Festival Piccoli sguardi – TeMuDà per l’infanzia
Teatro Gioco Vita conferma la sua attenzione ai nuovi progetti artistici, con uno sguardo particolare alla creatività giovanile e alla pluralità dei linguaggi. E lo fa aprendo i suoi spazi a compagnie che vengono accolte in “residenza artistica”.
In questi giorni il centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj ha ospitato all’Officina delle Ombre le prove di una nuova creazione di teatro d’ombre che ha origine dall’esperienza del corso di formazione professionale “Animateria”. Si tratta dello spettacolo “La soffitta di Chopin” rivolto a un pubblico dai 6 anni, che nasce come esito di project work dell’edizione 2021 del corso per operatore del teatro di figura. Project work realizzato da Gabriele Genova, illustratore e scenografo, e Arianna Talamona, attrice e doppiatrice. In seguito il progetto si è aperto alla collaborazione con altre due compagne di corso, Carola Maternini, formatrice teatrale e Giulia Angeloni, attrice e autrice. Infine, l’inserimento di Alberto Dolfi, pianista e compositore, e Elisa Cabrini, sound designer e fonica, ha ulteriormente arricchito il team di lavoro.
“La soffitta di Chopin” è una fiaba moderna sull’origine dell’ispirazione artistica e la pratica dell’arte come via per conoscere a fondo se stessi. Dove si origina l’impulso creativo? E, nello specifico, dove nasce la musica? Questo il cuore tematico del progetto, cui si affiancano altri temi: gli ostacoli alla carriera artistica, soprattutto al femminile, le amicizie e il supporto necessari per procedere, la fragilità nella ricerca della propria identità creativa, la magia di riuscire a realizzare i propri sogni, la musica come patrimonio universale.
Tutto comincia in una vecchia soffitta impolverata: luogo di mezzo, tra il presente e il passato, tra la terra e il cielo, tra il reale e il fantastico. Se le note musicali fossero vive, magari troverebbero casa lì. Questo luogo sospeso esiste anche in noi: quando sembra che le idee siano esaurite, possiamo mettere ordine nella nostra “soffitta interiore” e scoprire tesori che prima nemmeno pensavamo esistessero, magari anche grazie all’aiuto di buoni amici.
Questo progetto prende le mosse da una duplice ricerca: da una parte sulla musica romantica della seconda metà dell’800 (con particolare riferimento alla vita e alle opere di Frédéric Chopin), e dall’altra sul linguaggio dell’illustrazione per l’infanzia. Sono stati fondanti, sul primo filone, l’apporto di Alberto Dolfi, autore ed esecutore di tutte le musiche presenti nello spettacolo, sul secondo il lavoro di Gabriele Genova, autore dei disegni e realizzatore delle sagome e scenografie.
Lo spettacolo è rivolto a un pubblico dai 6 anni e debutterà sabato 17 settembre alle 16 a Spessa Po nell’ambito del Festival Piccoli sguardi – TeMuDà per l’infanzia curato da Artemista.
La “residenza” del gruppo artistico formato da Giulia Angeloni, Gabriele Genova, Carola Maternini, Arianna Talamoni si inserisce in un progetto più complesso che vede, a fianco del settore produttivo della compagnia d’ombre, forme di sostegno di nuove istanze artistiche e di valorizzazione della creatività giovanile da parte di Teatro Gioco Vita. Una progettualità che negli ultimi anni si è sviluppata attraverso varie modalità: la concessione di spazi per le prove; il tutoraggio artistico nei confronti degli ex allievi del Corso di formazione Animateria per operatori del teatro di figura; l’ospitalità di allestimenti di compagnie selezionate al Premio Scenario; la sezione Residenze Creative nell’ambito del Festival “L’altra scena” per il sostegno di compagnie emergenti offrendo una “casa” grazie alla quale gli artisti possono realizzare e presentare i loro studi a Piacenza.
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Anche dall’estero a Piacenza per un’esperienza di formazione con Teatro Gioco Vita
In corso al Teatro Gioia il primo master del programma “Animateria Workshops 2022”
(4 master di teatro di figura per artisti e formatori da settembre a dicembre)
Fino al 16 settembre 2022 – LA TERZA DIMENSIONE DELL’OMBRA
Laboratorio sul teatro d’ombre tra bidimensionale e tridimensionale condotto da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi di Teatro Gioco Vita
Arrivano da Germania, Norvegia e Francia, oltre che da cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Piemonte e Veneto). Sono i tredici artisti che dal 5 settembre sono a Piacenza per partecipare al master “LA TERZA DIMENSIONE DELL’OMBRA”, laboratorio sul teatro d’ombre tra bidimensionale e tridimensionale condotto da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi di Teatro Gioco Vita.
Il percorso di formazione sul teatro d’ombre contemporaneo, che ha preso il via lunedì 5 settembre e si concluderà venerdì 16 settembre per un totale di 70 ore di lavoro, è inserito nel progetto “Animateria Workshops”, un programma di quattro master nel periodo settembre-dicembre 2022 come occasioni di aggiornamento per artisti e formatori. Progetto formativo inserito nel programma “InFormazione Teatrale” proposto con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
E così ancora una volta Piacenza grazie a Teatro Gioco Vita si conferma luogo di formazione sul teatro di figura. Dal 2019 infatti il centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj concentra parte delle proprie energie sul progetto di formazione professionale “Animateria”, corso per operatori esperti nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura arrivato nel 2021 alla sua terza edizione. Nel 2022 l’offerta formativa si è concretizzata nella proposta “Animateria Workshops” con il coordinamento pedagogico di Fabrizio Montecchi: al Teatro Gioia quattro percorsi tra ombre, parole, movimento, animazione, marionette, con docenti i migliori artisti di teatro di figura a livello internazionale.
Al lavoro con Montecchi e Garioni al Teatro Gioia nel primo master in programma Shiaron Carolina Moncaleano (Piacenza), Laura Pizzirani (Bologna), Miriam Costamagna (Milano), Maria Grazia Isoardi (Moncalieri – Torino), Elena Cristiani (San Lazzaro di Savena – Bologna), Siria Veronese Sandre (Tavo di Vigodarzere – PadovaEnrico Colombo (Cazzago Brabbia – Varese), Michele Beltrami (Sant’Agata – Brescia), Cecilia Bartoli (Montopoli Val d’Arno – Pisa). Dall’estero Norbert Götz (Bamberg – Germania), Frederic Heisig (Bamberg – Germania), Henriette Grøtting Kihle (Oslo – Norvegia), Claudie Duranteau (La Chapelle-Achard – Francia).
Il progetto formativo è incentrato sulle tante possibilità espressive e comunicative dell’oggetto – sagoma, bidimensionale e tridimensionale. In quarant’anni di sperimentazioni, Teatro Gioco Vita ha elaborato nuove tecniche costruttive che hanno stabilito nuove relazioni con i dispositivi proiettivi e con i performer, creando nuovi linguaggi. Da queste esperienze si riparte, alla ricerca di oggetti/figure/sagome che aprano alla concezione di nuove “possibili” forme per il teatro d’ombre di domani.
L’esperienza di “Animateria Workshop” proseguirà con un progetto speciale, inserito anche nel Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”: “L’INVENTARIO ANIMATO” in programma dal 13 al 19 ottobre, master di 42 ore su attore, movimento e animazione condotto da Claire Heggen della compagnia Théâtre du Mouvement (Francia). La restituzione finale del laboratorio, riservato a formatori professionisti, è in programma al Teatro Gioia mercoledì 19 ottobre alle ore 21 nell’ambito del Festival “L’altra scena” (aperta a tutti, ingresso gratuito).
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
Con le ombre di Teatro Gioco Vita “La traviata” di Giuseppe Verdi, prodotta da LAC Lugano Arte e Cultura e dall’Orchestra della Svizzera italiana (OSI), in collaborazione con LuganoMusica, opera lirica che inaugura la stagione 2022/23 del centro culturale della città.
Dal 2 all’8 settembre il capolavoro verdiano farà il suo debutto al LAC diretto dal Maestro Markus Poschner alla guida dell’OSI, in un allestimento del regista Carmelo Rifici.
Oggi alle ore 19 in programma la prova generale.
È con le ombre di Teatro Gioco Vita La traviata di Giuseppe Verdi prodotta da LAC Lugano Arte e Cultura e dall’Orchestra della Svizzera italiana (OSI), in collaborazione con LuganoMusica, opera lirica che inaugura la stagione 2022/2023 del centro culturale della città. Dal 2 all’8 settembre il capolavoro verdiano farà il suo debutto al LAC diretto dal Maestro Markus Poschner alla guida dell’OSI, in un allestimento del regista Carmelo Rifici.
Oggi in trasferta a Lugano per la generale una nutrita rappresentanza di Teatro Gioco Vita, guidata dal direttore artistico Diego Maj e dal direttore di produzione Jacopo Maj.
Con l’importante collaborazione con il LAC di Lugano, con il quale il centro di produzione teatrale piacentino ha sottoscritto un protocollo d’intesa per il triennio 2022-2024, Teatro Gioco Vita si conferma punto di riferimento a livello internazionale per il teatro d’ombre contemporaneo, sempre in dialogo con altri linguaggi della scena.
Le ombre de La traviata sono state ideate e progettate da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi. La Garioni firma anche i disegni e le figure e, insieme a uno staff tecnico-artistico composto da Anna Adorno, Rossella Corna, Federica Ferrari, Erilù Ghidotti e Agnese Meroni, ha lavorato alla realizzazione di sagome, oggetti e luci.
Grazie agli essenziali ma potenti disegni di Nicoletta Garioni, dai tratti primitivi e ancestrali, che si trasformano per la scena in altrettante silhouette dal grande impatto iconico, e ai dispositivi proiettivi pensati da Fabrizio Montecchi e Anna Adorno e ben inseriti nell’impianto scenografico concepito da Guido Buganza, le ombre di Traviata costellano il tragico percorso di Violetta. «Come presenze ineffabili che abitano i luoghi della storia, – spiega Fabrizio Montecchi – le loro apparizioni sono ogni volta epifanie di un “altrove” perturbante. Nascono dagli arredi e dagli oggetti e si manifestano ovunque, sulle pareti come sui pavimenti e sui veli, con la determinazione di chi sa di essere, anche senza avere voce, spietato testimone di un lacerante pianto di dolore».
Dopo Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, che quattro anni fa segnò il debutto assoluto dell’opera lirica al LAC, il melodramma torna sul palco del centro culturale: Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC, firma la regia dell’opera verdiana, mentre sul podio ci sarà il Maestro Markus Poschner alla testa dell’Orchestra della Svizzera italiana, accanto al Coro della Radiotelevisione svizzera, diretto da Andrea Marchiol. Una sfida importante, un esempio virtuoso dell’intensa creatività di un territorio piccolo e vivace come quello della Svizzera italiana.
Protagonisti dell’opera, nei ruoli principali, saranno il soprano Myrtò Papatanasiu (Violetta Valéry), il tenore Airam Hernández (Alfredo Germont) e il baritono Giovanni Meoni (Giorgio Germont), insieme a Sofia Tumanyan (Flora Bervoix), Michela Petrino (Annina), Lorenzo Izzo (Gastone, visconte di Létorières). Davide Fersini, (il barone Douphol), Laurence Meikle (il marchese d’Obigny) e Mattia Denti (il dottor Grenvil).
Un lavoro supportato da una squadra di professionisti che ha già collaborato alla creazione de Il barbiere di Siviglia: lo scenografo Guido Buganza, il light designer Alessandro Verazzi, la costumista Margherita Baldoni, il coreografo Alessio Maria Romano, ai quali si aggiungono appunto Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni di Teatro Gioco Vita, alla sua prima collaborazione con il LAC. Prende parte allo spettacolo anche la Civica Filarmonica di Lugano, diretta da Franco Cesarini.
«La nostra Violetta – ha dichiarato il regista Carmelo Rifici – nasce direttamente dalle pagine musicali, più che dal libretto di Francesco Maria Piave. […] In contrapposizione con le edizioni registiche più spinte sul rapporto eros-denaro-morte, ho la netta sensazione che Violetta, […] spinta dal suo stesso autore, si ritrovi ad essere novello capro espiatorio di una società maschile e violenta. Se il suo amore per Alfredo sia vero o meno non è importante […] Violetta nasce, muore e rinasce ad ogni alzata di sipario, rito pagano di una società ipocrita. Ho calato la vicenda in un tempo astratto, un Ottocento reinventato, stilizzato, metaforico. Aiutato da giochi di luce e ombre, ho lasciato che Violetta si muovesse in uno spazio della memoria e dell’amore».
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“Animateria Workshops 2022”
Quattro master di teatro di figura per artisti e formatori al Teatro Gioia da settembre a dicembre
5-16 settembre 2022 – LA TERZA DIMENSIONE DELL’OMBRA
Laboratorio sul teatro d’ombre tra bidimensionale e tridimensionale condotto da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi di Teatro Gioco Vita
13-19 ottobre 2022 – L’INVENTARIO ANIMATO
Master su attore, movimento, animazione riservato a formatori condotto da Claire Heggen della compagnia Théâtre du Mouvement / Francia
PROGETTO SPECIALE – Workshop riservato ai formatori
10-13 novembre 2022 – L’ATTORE E IL SUO DOPPIO
Laboratorio sui rapporti teatrali e attoriali tra parola, umano, artificiale condotto da Giulia Dall’Ongaro e Enrico Deotti della Compagnia Teatrino Giullare
8-11 dicembre 2022 – IL RESPIRO DEI FILI
Laboratorio sull’animazione / manipolazione delle marionette a filo condotto da Remo Di Filippo e Rhoda Lopez della Compagnia Di Filippo Marionette
Piacenza si conferma grazie a Teatro Gioco Vita luogo di formazione sul teatro di figura: quattro master sono in cantiere nel periodo settembre-dicembre 2022 come occasioni di aggiornamento per artisti e formatori.
Dal 2019 Teatro Gioco Vita concentra infatti parte delle proprie energie a Piacenza sul progetto di formazione professionale “Animateria”, corso per operatori esperti nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura arrivato nel 2021 alla sua terza edizione. Nel 2022 l’offerta formativa si concretizza nella proposta “Animateria Workshops” con il coordinamento pedagogico di Fabrizio Montecchi: al Teatro Gioia quattro percorsi tra ombre, parole, movimento, animazione, marionette. Tra i docenti, i migliori artisti di teatro di figura a livello internazionale.
Si inizia dal 5 al 16 settembre con “LA TERZA DIMENSIONE DELL’OMBRA”, laboratorio sul teatro d’ombre tra bidimensionale e tridimensionale condotto da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi della compagnia d’ombre di Teatro Gioco Vita. Si tratta di un percorso di formazione sul teatro d’ombre contemporaneo di 70 ore che parte dall’indagine sulle tante possibilità espressive e comunicative dell’oggetto – sagoma, bidimensionale e tridimensionale. In quarant’anni di sperimentazioni, Teatro Gioco Vita ha elaborato nuove tecniche costruttive che hanno stabilito nuove relazioni con i dispositivi proiettivi e con i performer, creando nuovi linguaggi. Da queste esperienze si riparte, alla ricerca di oggetti/figure/sagome che aprano alla concezione di nuove “possibili” forme per il teatro d’ombre di domani.
Sarà poi la volta di un progetto speciale, inserito anche nel Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”: “L’INVENTARIO ANIMATO” in programma dal 13 al 19 ottobre, master di 42 ore su attore, movimento e animazione condotto da Claire Heggen della compagnia Théâtre du Mouvement (Francia).
Claire Heggen non ha bisogno di presentazioni: il suo lavoro artistico e pedagogico è conosciuto in tutto il mondo. In quanto formatrice ha sviluppato, in oltre quarant’anni, un’importante ricerca sull’attore/soggetto e sull’attore nel suo rapporto con l’oggetto, i materiali, la maschera e il burattino, che ne hanno fatto un riferimento imprescindibile, a livello internazionale, nel campo della pedagogia per il teatro di figura. Per questi motivi il Master da lei condotto, incentrato sulla trasmissione dei fondamentali del teatro di figura, è riservato a formatori professionisti. La restituzione finale del laboratorio, aperta al pubblico, è in programma al Teatro Gioia mercoledì 19 ottobre alle ore 21 nell’ambito del Festival “L’altra scena” (ingresso gratuito).
In novembre, dal 10 al 13, sarà la volta del progetto “L’ATTORE E IL SUO DOPPIO”, laboratorio sui rapporti teatrali e attoriali tra parola, umano, artificiale, condotto da Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti della Compagnia Teatrino Giullare. Un percorso di 25 ore su un frammento di drammaturgia contemporanea affiancando il lavoro sull’attore alla ricerca di soluzioni sceniche ed espressive originali, sperimentando commistioni di tecniche, barriere comunicative, artifici, maschere. Un lavoro vissuto in comune tra scrittura teatrale, composizione registica e scoperta delle proprie qualità vocali e corporee, alla ricerca dell’espressività attraverso i materiali e le tecniche utilizzate da Teatrino Giullare per la creazione degli spettacoli e messe a disposizione.
Chiude il ciclo “Animateria Workshops” 2022, dall’8 all’11 dicembre, “IL RESPIRO DEI FILI”, laboratorio sull’animazione / manipolazione delle marionette a filo a cura di Remo Di Filippo e Rhoda Lopez della Compagnia Di Filippo Marionette. Una marionetta non è altro che un corpo o un oggetto inanimato che si anima tramite fili. È infatti attraverso sottilissimi fili che l’animatore trasmette il respiro, e con esso la vita, alla marionetta. Per questo il percorso proposto, della durata di 25 ore, partirà dai fili come strumenti di congiunzione, di messa in relazione del manipolatore/animatore con il manipolato/animato. Si proporranno inoltre giochi ed esercizi di sperimentazione della figura del manipol-attore e su come questo possa intrattenere, con l’oggetto manipolato, nuove e inaspettate relazioni.
Il progetto di master di teatro di figura “Animateria Workshops” di Teatro Gioco Vita è inserito nel programma “InFormazione Teatrale” proposto con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
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È di pochi giorni fa la firma di un accordo quadro tra la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Teatro Gioco Vita con l’obiettivo di instaurare un rapporto non episodico di collaborazione nel quale le rispettive attività possano integrarsi e coordinarsi reciprocamente.
La Convenzione è stata sottoscritta dal vice-presidente della Galleria Ricci Oddi Eugenio Gazzola e dal presidente e direttore artistico di Teatro Gioco Vita Diego Maj. Era presente tra gli altri alla firma la direttrice della Ricci Oddi Lucia Pini.
Tra Galleria Ricci Oddi e Teatro Gioco Vita sono già intercorsi in passato rapporti di collaborazione per la realizzazione di singole iniziative artistiche. Ora l’obiettivo è di realizzare una collaborazione di più ampio respiro, sia per un migliore utilizzo delle risorse disponibili, sia per offrire un più ampio ventaglio di opportunità artistiche e di servizi alle proprie comunità di riferimento e alle realtà culturali e sociali del territorio, in cui le due istituzioni sono fortemente radicate.
La collaborazione potrà riguardare la coproduzione e distribuzione di manifestazioni ed eventi artistici e culturali; l’utilizzo reciproco degli spazi delle singole parti (ad esempio sale e giardino della Ricci Oddi, Teatro Filodrammatici e Teatro Gioia di Teatro Gioco Vita, compatibilmente con le programmazioni delle parti e attraverso specifici accordi); la produzione di iniziative ed eventi per le scuole e/o le famiglie; la realizzazione di progetti ed eventi cofinanziati, anche attraverso i programmi dell’Unione Europea o il reperimento di altre risorse.
«L’accordo con Teatro Gioco Vita – sono le parole di Eugenio Gazzola, vice-presidente della Galleria Ricci Oddi – si configura come un accordo di lavoro che mira ad ampliare l’attività della Galleria verso linguaggi imprevisti come quello teatrale. Il fine è sempre quello di promuovere lo studio di alcuni momenti cruciali della modernità tra Otto e Novecento attraverso l’arte e la tradizione dell’arte italiana ed europea».
«Con questa nuova convenzione con la Galleria Ricci Oddi – spiega Diego Maj – Teatro Gioco Vita prosegue il suo progetto di partecipazione a reti e partenariati, condividendo con altre realtà culturali visioni operative ed esperienze, obiettivi artistici e culturali, strategie promozionali. A livello locale questo accordo quadro assume un ulteriore significato: va a consolidare l’idea di uno spazio urbano – culturale e geografico allo stesso tempo – che lega all’insegna di un rapporto sinergico pubblico-privato strutture vicine, come Conservatorio Nicolini, Galleria Ricci Oddi, Teatro Gioco Vita, Teatro Municipale, Teatro Filodrammatici, Spazio XNL, andando a creare una sorta di cittadella della cultura in grado di dare un valore aggiunto alla progettualità delle varie parti, oltre che permettere un’ottimizzazione delle risorse. Inoltre questo accordo vuole testimoniare alla città e al territorio che si sta davvero lavorando insieme per creare un vero sistema culturale piacentino».
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Successo alla “prima” di oggi pomeriggio, domani mattina si replica
Tempo di tournée all’estero per Teatro Gioco Vita: lo spettacolo “Ranocchio” è ospite in Svezia al Festival “Pop Up Puppets” di Stoccolma organizzato dal Marionetteatern, con rappresentazioni oggi pomeriggio, 18 agosto (ed è stato un grande successo), e domani mattina (19 agosto) al Kulturhuset Stadsteatern. Una trasferta estera organizzata con il sostegno di Ater Fondazione.
“Ranocchio” è una delle produzioni di Teatro Gioco Vita per la prima infanzia che ha riscosso maggiore successo in Italia e all’estero (con tournée in Spagna, Francia, Slovenia, Svizzera, Olanda, Germania e Israele), dove è stata rappresentata oltre che in italiano, in francese e spagnolo.
La versione attualmente in distribuzione è frutto di un riallestimento realizzato nel 2019 che ha debuttato a Mantova alla vetrina internazionale Segni New Generations Festival e vede in scena Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari con Rossella Corna alle luci e fonica. La regia è di Fabrizio Montecchi, che ha firmato anche l’adattamento teatrale con Nicola Lusuardi, e le scene di Nicoletta Garioni. Le sagome sono di Federica Ferrari (tratte dai disegni di Max Velthuijs), le musiche di Michele Fedrigotti, i costumi di Sara Bartesaghi Gallo.
In questi giorni a Stoccolma in occasione del Festival internazionale “Pop Up Puppets” oltre agli attori Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari e alla tecnica Rossella Corna impegnati nella messa in scena dello spettacolo, il regista Fabrizio Montecchi con Helena Tirén dell’ufficio distribuzione spettacoli.
“Ranocchio” una creazione di Teatro Gioco Vita tra le più longeve. Una prima versione, debuttata nel 2009, ha circuitato fino alla stagione 2013/2014 e ha visto alternarsi in scena gli attori Laura Dell’Albani, Marco Ferro, Valeria Sacco e Domenico Sannino e i tecnici Anna Adorno e Maddalena Maj. Dal 2016 le avventure di Ranocchio e dei suoi amici sono state rappresentate sulle scene dei teatri polacchi: il Teatr Animacji di Poznan in Polonia, una delle istituzioni culturali del paese più prestigiose, specializzata nel teatro di figura, ha riallestito infatti lo spettacolo in collaborazione con Teatro Gioco Vita. “Żabka” nella versione polacca fino al dicembre 2018 è stato rappresentato più di cento volte ed è stato visto da oltre 6 mila spettatori, partecipando tra l’altro a festival e vetrine nazionali. In Polonia ha vinto i premi per “miglior gioco di squadra” e “migliore animazione” al 37° Meeting teatrale di Varsavia (aprile 2018), mentre al 21° Festival internazionale di teatro per l’infanzia e la gioventù, sempre nella capitale polacca, è stato premiato “per la forma e l’incredibile atmosfera” e un riconoscimento è andato anche ai creatori dello spettacolo.
Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce. Ranocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero tanto intraprendente quanto generoso. Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni giorno pongono loro. A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a trovare una risposta positiva. Queste piccole storie dal cuore grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo. Le sue figure e le sue parole sono state staccate dal loro contesto originario per farle vivere sullo schermo del teatro d’ombre, trasformate con leggerezza e poesia in delicate storie animate.
Piacenza, 18 agosto 2022
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Simona Rossi
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Sono appena arrivate fresche di stampa le copie del numero 29 di “TeatroMagazine”, il periodico di informazione della Stagione di Prosa, con tutta la programmazione 2022/2023 di Prosa, Altri Percorsi e Teatro Danza e le anticipazioni del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”. Da domani saremo al lavoro per preparare una massiccia spedizione, com’è ormai consuetudine nel mese di luglio.
Qui il pdf da scaricare
Se preferite la copia cartacea e non avete lasciato il vostro indirizzo a Teatro Gioco Vita, potete passare a ritirarla in Via San Siro 9. Altrimenti scriveteci e lasciate il vostro indirizzo, appena possibile ve la invieremo.
In ogni caso, buona estate e arrivederci a settembre per la campagna abbonamenti 2022/2023.
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