FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj
PIACENZA _ MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE Teatro Filodrammatici – ore 21
Collettivo Baladam B-side
“SURREALISMO CAPITALISTA”
Segnalazione Speciale Premio Scenario 2021
A Piacenza per il Festival “L’altra scena” è l’ora del Collettivo Baladam B-side, fondato nel 2021 a Bologna dal regista e linguista Antonio “Tony” Baladam e dalla poeta e semiologa Rebecca Buiaforte, gruppo che si occupa di teatro contemporaneo, danza, laboratori di narrazione 3.0, podcasting e arte contemporanea ponendo alla base del lavoro una ricerca multidisciplinare che spazia tra linguistica, semiotica e sociologia.
Va in scena mercoledì 5 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici con “Surrealismo capitalista”, Segnalazione speciale al Premio Scenario 2021, spettacolo nato un po’ anche a Piacenza dato che una fase delle prove è stata ospitata al Teatro Gioia grazie a Teatro Gioco Vita alla fine del 2020.
Prosegue così l’undicesima edizione del Festival di teatro contemporaneo con la direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
“Surrealismo capitalista” nasce dalla ricerca di Antonio “Tony” Baladam, che firma anche la drammatugia e la regia e che vedremo in scena affiancato da Camilla Violante Scheller e Giacomo Tamburini.
«Una scena spoglia, – si legge nelle motivazioni della giuria del Premio Scenario – presidiata da due attori e un’attrice che interrogano la contemporaneità in un dialogo frontale con il pubblico, simulando situazioni tipo della normale disumanizzazione e monetizzazione dei rapporti sociali. Una sorta di vademecum offerto in modo apparentemente scanzonato a chi potrebbe “soffrire di capitalismo” senza esserne consapevole, con la complicità della comunicazione pubblica imperante. Un disegno drammaturgico che procede per quadri e usa l’arma dell’umorismo per depotenziare la pervasività dei modelli socio-economici capaci di condizionare le nostre vite. “Surrealismo Capitalista” usa un impianto antirecitativo in grado di infrangere i canoni del teatro drammatico per sviluppare quadri che si succedono vorticosamente autogenerandosi per suggestioni e slittamenti semantici, aprendosi contemporaneamente ai tempi morti della sospensione e dell’interrogazione».
«Nel corso dell’ultimo mezzo secolo – spiega Tony Baladam, che cura la ricerca, la drammaturgia e la regia dello spettacolo – abbiamo assistito all’affermarsi di un modello socioeconomico che tende a concepire ogni esistenza in termini monetari e a fare piazza pulita degli immaginari collettivi e delle alternative sociali, sostituendosi ad entrambi. Ne consegue un senso di frustrazione diffuso e un senso dell’umorismo poco diffuso: la nostra missione è ribaltare questo paradigma. “Surrealismo Capitalista” mette in scena un compendio di derive della società odierna, utilizzando il Capitale come correlativo oggettivo di una condizione umana sempre più superficiale e rarefatta. Viene in particolare preso in esame l’innestarsi di meccaniche neoliberiste in ambiti idealmente refrattari al culto del profitto, in particolare cultura, assistenza, relazione e realizzazione di sé».
Un lavoro che, come tutti i progetti del Collettivo Baladam B-side, è declinato attraverso il “Sistema dell’Antiritualità”, un metodo teatrale originale che prevede una decostruzione costante degli stilemi e dei rituali della rappresentazione, ricercando forme nuove di annullamento delle mediazioni. «Come diceva Roland Barthes – spiegano gli artistu del gruppo – “Ogni immaginario collettivo buono, è un immaginario collettivo morto”. Di questa frase, in realtà elaborata da noi, abbiamo fatto il mantra della nostra ricerca e del nostro metodo».
“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA
Mercoledì 5 ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Collettivo Baladam B-side
SURREALISMO CAPITALISTA
ricerca, drammaturgia e regia Antonio “Tony” Baladam
con Camilla Violante Scheller, Giacomo Tamburini, Antonio “Tony” Baladam
Segnalazione Speciale Premio Scenario 2021
durata: 1h
Programma di sala
BIGLIETTI “SURREALISMO CAPITALISTA”
€ 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato) Acquista il biglietto online
INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

AL TEATRO MUNICIPALE IL “GILGAMESH” DI ERT CON GIOVANNI CALCAGNO, LUIGI LO CASCIO, VINCENZO PIRROTTA
L’evento speciale fuori abbonamento arricchisce il programma della Stagione di Prosa
“GILGAMESH: L’EPOPEA DI COLUI CHE TUTTO VIDE” debutterà al Teatro Storchi di Modena il 2 febbraio e il 14 febbraio sarà in scena al Municipale di Piacenza
Biglietti in prevendita dall’11 ottobre
La Stagione di Prosa 2022/2023 del Teatro Municipale di Piacenza, direzione artistica di Diego Maj, si arricchisce di un evento speciale. La notizia è di questi giorni: il cartellone della diciannovesima edizione organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren ospiterà Luigi Lo Cascio insieme a Giovanni Calcagno e Vincenzo Pirrotta. Un trio di grandi nomi del teatro attraverso il quale rivivrà “Gilgamesh”, il più antico poema epico della storia.
Lo spettacolo è “GILGAMESH: L’EPOPEA DI COLUI CHE TUTTO VIDE”, una nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Ert che debutterà al Teatro Storchi di Modena il 2 febbraio. Tra le prime tappe della tournée Piacenza, che grazie ai rapporti consolidati tra Teatro Gioco Vita e il Teatro nazionale attualmente diretto da Valter Malosti avrà la possibilità di ospitare lo spettacolo al Teatro Municipale martedì 14 febbraio alle ore 21. Biglietti in vendita dall’11 ottobre.
«Nonostante la proposta ci sia arrivata a stagione presentata e a campagna abbonamenti in corso, – spiega il direttore artistico Diego Maj – non abbiamo potuto dire di no. In primo luogo perché il “Gilgamesh” è strettamente legato alla storia e alla memoria di Teatro Gioco Vita: dal poema mesopotamico abbiamo tratto nel 1982 uno dei nostri primi spettacoli, che tra l’altro vinse il Premio Eti Stregagatto (il premio nazionale del teatro per l’infanzia e la gioventù promosso dall’Ente Teatrale Italiano). Poi perché è da tempo che desideriamo ospitare Luigi Lo Cascio al Teatro Municipale e avremo la possibilità di vederlo al fianco di altri due meravigliosi attori: Lorenzo Calcagno, che firma anche il testo e la regia dello spettacolo, e Vincenzo Pirrotta».
Circa due secoli fa, negli scavi della biblioteca di Assurbanipal a Ninive, gli archeologi portarono alla luce una serie di tavolette. Quando fu decifrata la scrittura cuneiforme, esse rivelarono il titolo di un poema: “Di colui che vide le profondità e le fondamenta della terra”. Gilgamesh è il più antico poema del mondo. È la storia di un giovane re che, dopo aver sperimentato il dolore per la morte del migliore amico, lascia il trono per andare alla ricerca del segreto della vita eterna. Alla fine del suo peregrinare, dopo aver interrogato l’unico uomo sopravvissuto al Diluvio, torna in patria con la certezza che il destino dell’uomo è di essere mortale. II viaggio di Gilgamesh ai confini del mondo, da un punto di vista eroico, è un completo fallimento, ma la sua sconfitta diventa un nuovo punto di comprensione delle cose della vita.
La versione classica di quest’epopea, quella che ci è pervenuta nel miglior stato di conservazione, fu elaborata a Babilonia tra l’ottavo e il settimo secolo a.C. da un sacerdote di nome Sileqiunninni, che probabilmente ricucì il lavoro fatto da scribi e aedi per due o più millenni. Le tavolette contengono dunque una sintesi delle parole e dei versi che narratori di ogni tipo cantarono per secoli dal Golfo Persico al Caucaso.
Quando ebbe una prima traduzione dell’opera, Rainer Maria Rilke affermò di non aver letto mai niente di così potente e più tardi anche Elias Canetti, dopo averne ascoltato alcuni brani recitati da un suo amico attore, manifestò la necessità di confrontarsi con questo testo per tutta la vita. Molti sono stati anche gli studiosi che hanno cercato di dare un senso alle avventure di Gilgamesh e del suo amico Enkidu, e al successivo viaggio del re di Uruk ai confini del mondo. Il poema “Gilgamesh” fu affrontato anche da Franco Battiato che ne fece un’opera lirica, in due atti, presentata per la prima volta nel 1992 al Teatro dell’Opera di Roma, componendone sia il libretto sia la musica.
Oggi Giovanni Calcagno fa risuonare in teatro questa grande epopea, riscrivendola nella forma del verso libero. Accanto a lui sul palcoscenico Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta. Le composizioni video dello spettacolo sono di Alessandra Pescetta, le musiche originali di Andrea Rocca, il disegno luci Vincenzo Bonaffini, la consulenza scientifica di Luca Peyronel.
INFORMAZIONI
Biglietti
Platea € 30 (intero) 28 (convenzioni) 26 (ridotto)
Posto Palco € 28 (intero) 26 (convenzioni) 24 (ridotto)
Ingresso Palchi/Galleria € 17 (intero) 16 (convenzioni) 15 (ridotto)
Galleria numerata € 23 (intero) 22 (convenzioni) 21 (ridotto)
Loggione numerato € 14 (intero) 13 (convenzioni) 12 (ridotto)
Ingresso Loggione € 9
Studenti € 13 (posto unico in Galleria)
I biglietti saranno in vendita da martedì 11 ottobre, mentre le prenotazioni telefoniche o via e-mail si riceveranno solo dal 18 ottobre.
Confermate le offerte e promozioni per gli abbonati, i soci dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, le scuole, le associazioni e i gruppi convenzionati con Teatro Gioco Vita.
Biglietteria
TEATRO GIOCO VITA via San Siro 9 – 29121 Piacenza (settembre e ottobre, dal martedì al venerdì ore 10-16 e sabato ore 10-13; da novembre a marzo dal martedì al venerdì ore 10-16; da aprile dal martedì al venerdì ore 10-13), tel. 0523.315578, e-mail biglietteria@teatrogiocovita.it
Prevendita biglietti online: https://www.vivaticket.com/
Per il pagamento dei biglietti sono utilizzabili i voucher.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria è attiva anche al Teatro Municipale nella sede della rappresentazione (Via Verdi 41 – Telefono 0523.385721).
La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.
Gli spettacoli si svolgeranno nel rispetto delle prescrizioni vigenti in termini di misure di sicurezza.
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
PROGRAMMA DI SALA
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj
PIACENZA _ LUNEDÌ 3 OTTOBRE Teatro Filodrammatici – ore 21
Teatro Gioco Vita “CASSANDRA – Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?”
al termine dello spettacolo incontro “TEATRO ED EMERGENZA AMBIENTALE”: volontari di Plastic Free e testimoni a confronto con gli artisti di Teatro Gioco Vita
Con la nuova produzione di Teatro Gioco Vita “Cassandra” prosegue a Piacenza l’edizione 2022 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj. L’appuntamento con l’ultima regia di Fabrizio Montecchi – lo spettacolo ha debuttato alla fine di giugno al Teatro Diego Fabbri di Forlì per il Festival “Colpi di scena” e lo vedremo per la prima volta a Piacenza – è per lunedì 3 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici nel cartellone del festival organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Uno spettacolo in cui la figura di Cassandra emerge dalle pieghe del mito e si fa a noi contemporanea per dirci che non possiamo più aspettare: il mondo intorno a noi sta crollando sotto il peso dei tanti disastri ambientali. Non a caso il sottotitolo recita “Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?”.
E sul tema “Teatro ed emergenza ambientale” è previsto un incontro al termine della rappresentazione, alle ore 22 circa, proposto in collaborazione con Plastic Free: volontari e testimoni del gruppo piacentino di Plastic Free ne discuteranno con gli artisti di Teatro Gioco Vita e il pubblico.
“Cassandra” vede in scena Letizia Bravi e Barbara Eforo. Il testo è di Enrica Carini, la regia e le scene di Fabrizio Montecchi, i disegni e le sagome Nicoletta Garioni, le musiche di Paolo Codognola, i costumi di Tania Fedeli e le luci di Anna Adorno.
La Cassandra di Teatro Gioco Vita è un’adolescente. Scrive poesie, non conosce altro modo per esternare il dolore che prova verso ciò che vede accaderle intorno. Non vuole assumere su di sé la responsabilità del dire perché vorrebbe essere solo come gli altri ma dentro di lei sa che questo non è possibile. Decide allora, consigliata da Arisbe, di fare l’unica cosa che può fare: dire agli uomini quello che non vogliono vedere. Nel farlo Cassandra è sempre più temuta e odiata da tutti, inascoltata perfino dalla sua stessa famiglia. È sola, vacilla, le parole le muoiono in gola; tocca allora all’anziana donna richiamarla al suo destino: “Sei viva, la tua voce è viva e deve continuare a risuonare”.
Sulla scena due attrici, entrambe narratrici, interpreti delle due protagoniste, Cassandra e Arisbe, e animatrici dei loro doppi in ombra. Sono loro a condurci in un tempo oltre la Storia, sospeso tra passato e futuro, dove Cassandra e Arisbe hanno l’identità scenica di figure d’ombra. Sono loro che ci accompagnano in un tempo altro, fatto di “visioni” composte da evocative ombre ancestrali che arrivano dal profondo e che si fondono con immagini video di una realtà crudelmente attuale. Sono infine sempre loro a riportarci nel presente, in quella sala di teatro in cui si consuma il necessario atto del dire e del testimoniare.
«Non siamo certo i primi – spiegano Enrica Carini e Fabrizio Montecchi – a rimanere folgorati, e nello stesso tempo turbati, dal personaggio di Cassandra. Ogni volta che una civiltà mette in pericolo la propria esistenza, come noi oggi, Cassandra riemerge dalle pieghe del mito e della storia e ci lascia attoniti davanti alle apocalittiche accuse che ci rivolge. Nel nostro “Cassandra” chi mette sotto accusa l’intera umanità non è la giovane che vaticina sulle mura di una Troia assediata dal nemico ma una ragazza, forse a noi contemporanea, che non può assistere al devastante processo di estinzione e di auto estinzione in atto senza assumersi il ruolo di “testimone”. Perché è nella lunga sequenza di catastrofi senza fine a cui assiste che Cassandra vede un futuro senza speranza. E vede che questo è il frutto delle folli azioni di quella specie umana a cui lei stessa sente di appartenere e di amare ma che, proprio per questo, non può capire e giustificare. “Perché non vedono sé stessi e il mondo intorno a noi crollare?” si domanda allibita Cassandra. E nel farlo si rivolge a tutti noi e ci incita a essere, come lei, testimoni, perché la cosa più importante è essere umani, sperare e avere cura dell’esistenza che dalle ceneri torna a germogliare, in ogni lingua, in ogni luogo, fino alla fine».
“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA
Lunedì 3 ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Filodrammatici – ore 21
Teatro Gioco Vita
CASSANDRA
Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?
di Enrica Carini e Fabrizio Montecchi
con Letizia Bravi e Barbara Eforo
testo Enrica Carini
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Paolo Codognola
costumi Tania Fedeli
luci Anna Adorno
voci registrate Letizia Bravi, Tiziano Ferrari
realizzazione sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari e Gabriele Genova
realizzazione scene Giovanni Mutti, Erilù Ghidotti
NUOVA CREAZIONE 2022
durata: 1h
AL TERMINE DELLO SPETTACOLO INCONTRO “TEATRO ED EMERGENZA AMBIENTALE”
Volontari di Plastic Free e testimoni a confronto con gli artisti di Teatro Gioco Vita
Programma di sala

BIGLIETTI “CASSANDRA”
€ 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti) (posto unico non numerato) Acquista il biglietto online
INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj
PIACENZA – TEATRO GIOIA _ DA LUNEDÌ 3 A MERCOLEDÌ 12 OTTOBRE
Fabrizio Pallara
NEL MEZZO DELL’INFERNO
produzione LAC Lugano Arte e Cultura / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
SPETTACOLO IN VR – REALTÀ VIRTUALE CON L’UTILIZZO DI VISORI PER SINGOLO SPETTATORE
evento speciale del Festival
A Piacenza un evento speciale del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” assolutamente da non perdere, uno spettacolo in VR – realtà virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore: “Nel mezzo dell’Inferno” con la regia di Fabrizio Pallara, che firma anche la drammaturgia insieme a Roberta Ortolano.
Progetto teatrale ed esperienziale nel quale si è scelto l’uso della tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva, coniugata a una progettazione architettonica dello spazio e del suono in 3D.
Andrà in scena al Teatro Gioia dal 3 al 12 ottobre, una proposta che si distingue nel cartellone dell’edizione 2022 del Festival che vede la direzione artistica di Jacopo Maj e organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Il viaggio del singolo spettatore “Nel mezzo dell’Inferno”, spettacolo coprodotto da CSS Teatro stabile di innovazione e LAC Lugano Arte e Cultura, ha una durata di 35 minuti e verrà replicato quotidianamente la mattina alle ore 11, 12 e 13, nel pomeriggio alle ore 16, 17 e 18 e la sera alle ore 20.30, 21.30 e 22.30. Obbligatoria la prenotazione, con la definizione dell’orario direttamente con la biglietteria di Teatro Gioco Vita. La visione è consigliata dai 14 anni.
La storia è quella dell’Inferno di Dante, che non viene rappresentata ma riprodotta attraverso la tecnica della realtà virtuale. E lo spettatore non è passivo osservatore ma diviene Dante egli stesso. E qui sta appunto l’originalità di “Nel mezzo dell’Inferno”: il fatto di indurre lo spettatore ad agire. La prima parte del viaggio infatti sarà uguale per tutti, mentre la seconda condurrà casualmente gli spettatori in tre luoghi selezionati tra gli ambienti infernali per ricondurli poi nuovamente ad un comune finale. L’esperienza resta dunque replicabile e in sé stessa aperta, perché attraverso il contatto con la morte contiene in sé tutte le possibilità della vita. Si comincerà con un prologo: uno spazio di accoglienza e raccoglimento iniziale, che metterà ciascuno di fronte al proprio io e alla domanda: Perché fare questo viaggio? Indossati i visori, uno ad uno gli spettatori saranno accompagnati oltre il muro che separa l’aldiquà dall’aldilà e lasciati al loro viaggio.
Hanno lavorato al progetto, a Fianco di Fabrizio Pallara e Roberta Ortolano, Økapi (musiche), Massimo Racozzi (modellazione e animazione 3D), Sara Ferazzoli (progettazione ambienti architettonici), Alessandro Passoni (sviluppo e implementazione RVI). Ad accompagnare il viaggio dello spettatore “Nel mezzo dell’Inferno” le voci di Valerio Malorni (Virgilio, Caronte, Minosse) Lorenzo Gioielli (Ulisse, Farinata degli Uberti, Conte Ugolino) e Silvia Gallerano (Beatrice e Francesca).
«Il Dante protagonista di questo viaggio nel regno dell’oltretomba – spiegano Fabrizio Pallara e Roberta Ortolano – comprende che è la relazione con gli altri e le altre – nel segno della volontà divina – a sostenerlo e condurlo sulla via della salvezza e della felicità. Il contatto con gli spiriti e le presenze mostruose che incontra, il profondo legame con il maestro Virgilio e infine l’antica fiamma d’amore che lo connette a Beatrice, non più muto angelo da celebrare, ma guida severa e autorevole fonte di coraggio. Di questo percorso l’Inferno rappresenta la parte più dura che mette il poeta, e chi con lui si immedesima, a contatto con fragilità profonde, paure e inadeguatezze, di fronte alla diversità data dal suo essere vivo tra i morti e dunque in potenza salvato. Dante stabilisce così la possibilità di creare un altro mondo, speculare e connesso a quello reale, nel quale l’io possa fare un’esperienza diretta di trasformazione. Questo mondo è la letteratura. Allo stesso modo in questo progetto teatrale ed esperienziale si è scelto l’uso della tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva, coniugata a una progettazione architettonica dello spazio e del suono in 3D, al fine di porre il pubblico a contatto con la totalità di una dimensione fantastica, che non vuole sostituirsi a quella reale, ma restare a questa interconnessa, rappresentando uno stimolo di ricerca e cambiamento».
“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA
Da lunedì 3 a mercoledì 12 ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Teatro Gioia
ore 11, 12, 13, 16, 17, 18, 20.30, 21.30, 22.30
(per singolo spettatore, prenotazione obbligatoria – l’orario sarà concordato al momento della prenotazione)
NEL MEZZO DELL’INFERNO
regia Fabrizio Pallara
drammaturgia Roberta Ortolano e Fabrizio Pallara
musiche Økapi
modellazione e animazione 3D Massimo Racozzi
progettazione ambienti architettonici Sara Ferazzoli
sviluppo e implementazione RVI Alessandro Passoni
voci di Valerio Malorni (Virgilio, Caronte, Minosse) Lorenzo Gioielli (Ulisse, Farinata degli Uberti, Conte Ugolino)
e Silvia Gallerano (Beatrice e Francesca)
una coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione, LAC Lugano Arte e Cultura
SPETTACOLO IN VR – REALTÀ VIRTUALE CON L’UTILIZZO DI VISORI PER SINGOLO SPETTATORE
durata: 35’ – VISIONE CONSIGLIATA DAI 14 ANNI
Programma di sala
BIGLIETTI “NEL MEZZO DELL’INFERNO”
€ 20 (per singolo spettatore, con l’utilizzo di visore)
INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
Via Santa Franca – dalle ore 18 Apertura Festival con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana
Teatro Filodrammatici – ore 20.30 Filippo Nigro/Fabrizio Arcuri “EVERY BRILLIANT THING” Le cose per cui vale la pena vivere
FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO “L’ALTRA SCENA” direzione artistica Jacopo Maj
Prende il via a Piacenza sabato 1° ottobre l’edizione 2022 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
In via Santa Franca e al Teatro Filodrammatici dal tardo pomeriggio sarà l’occasione per incontrarsi all’insegna di teatro e convivialità.
In via Santa Franca a partire dalle ore 18 ritorna, dopo gli anni di sospensione per l’emergenza sanitaria, un appuntamento sempre molto atteso, aperto a tutta la città: la proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana, i cui volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, piatto tipico della Valtidone.
Al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30 la programmazione dell’edizione 2022 del Festival “L’altra scena” prenderà il via con “Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere)”, regia di Filippo Arcuri, interpretato da Filippo Nigro (che firma anche la co-regia). Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 categoria Teatro Contemporaneo, per la sezione Regia ad Arcuri e Nigro e per la sezione Miglior attore a Nigro)
“Every Brilliant Thing” è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete). La pièce – un’autobiografia brillante scandita da liste di “cose per cui vale la pena vivere” – è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale, fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda. Nel 2021 viene messa in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e Sardegna Teatro.
Filippo Nigro, uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano, porta in scena un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere. Una lista che si allunga con il tempo, dall’infanzia alla vita adulta, fino a enumerare un milione di valide ragioni.
La lista che ne esce – e che il protagonista condivide con chi lo ascolta, con tono confidenziale, coinvolgente, intimo – è imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri del pub.
Alla fine, la lista, più che alla madre, sarà stata utile a se stesso almeno a comprendere che “… se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Con la complicità di alcuni spettatori – chiamati a dare un piccolo contributo per far sì che i ricordi del passato prendano vita – e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, “Every Brilliant Thing” riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.
In questa personale versione, “Every Brilliant Thing” diventa una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza. Grazie alla risposta dell’audience, alla temperatura emotiva e alle reazioni che ogni sera si creano in teatro, lo spettacolo non è mai lo stesso, può essere ogni sera diverso. Di fatto, Filippo Nigro riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare. In questa direzione Fabrizio Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi che affrontano sempre riflessioni sulla vita, sulla società in cui viviamo e sul senso del teatro.
“L’ALTRA SCENA” Festival di teatro contemporaneo 2022
direzione artistica Jacopo Maj
è una rassegna di
TEATRO GIOCO VITA
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
con il sostegno di FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
con la collaborazione di ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
con il contributo di
MINISTERO DELLA CULTURA
REGIONE EMILIA ROMAGNA
Lunedì 1° ottobre 2022 – FESTIVAL L’ALTRA SCENA
Via Santa Franca – dalle ore 18
Apertura Festival con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana
Locandina
Teatro Filodrammatici – ore 20.30
Filippo Nigro / Fabrizio Arcuri
EVERY BRILLIANT THING
(Le cose per cui vale la pena vivere)
di Duncan Macmillan con Johnny Donahoe
traduzione Michele Panella
regia Fabrizio Arcuri
coregia e interpretazione Filippo Nigro
aiuto regia Antonietta Bello
oggetti di scena Elisabetta Ferrandino
cura tecnica Mauro Fontana
una coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Sardegna Teatro
Spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 (categoria Teatro Contemporaneo sezione Regia a Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e categoria Teatro Contemporaneo sezione Miglior attore a Filippo Nigro)
durata: 1h 10’
Programma di sala
BIGLIETTI “EVERY BRILLIANT THING”
€ 20 (intero) € 17 (ridotto) € 13 (studenti) posto unico non numerato
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INFO E BIGLIETTERIA
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
(ph Alessandro Calvi)
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
Teatro Gioco Vita con “Sonia e Alfredo” in Croazia e Slovenia
In scena a Zagabria il 21 settembre al 55° Puppet International Festival (PIF) e a Lubiana il 24 settembre al 16° Biennial Festival of Contemporary Puppetry Art “Lutke”
Proseguono le tournée all’estero di Teatro Gioco Vita. Dopo “Ranocchio” in Svezia in agosto è ora la volta dello spettacolo “Sonia e Alfredo” che in Croazia e Slovenia sarà ospite di festival internazionali di teatro di figura.
Prima tappa Zagabria, alla 55° edizione del Puppet International Festival (PIF) dove “Sonia e Alfredo” è in cartellone domani – mercoledì 21 settembre – alle ore 20 al Dance Centre della capitale croata.
Sarà poi la volta di Lubiana, dove lo spettacolo con la regia di Fabrizio Montecchi andrà in scena al 16° Biennial Festival of Contemporary Puppetry Art “Lutke”. Appuntamento sabato 24 settembre con doppia rappresentazione alle ore 14 e alle ore 20 sul palcoscenico principale del Lutkovno gledališče Ljubljana.
In tournée in Croazia e Slovenia, oltre agli attori Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari e alla tecnica Rossella Corna impegnati nella messa in scena, il regista Fabrizio Montecchi con Helena Tirén dell’ufficio distribuzione spettacoli.
Quello al Festival PIF di Zagabria per Teatro Gioco Vita è un ritorno dopo i successi ottenuti nel 2019 con “Il cielo degli orsi” (premiato al 52° Puppet International Festival come “spettacolo con il messaggio più umano” e riconoscimento agli attori Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone “per l’eccellente interpretazione”) e nel 2020 con “Donna di Porto Pim”.
Anche con il Festival Lutke di Lubiana i rapporti sono ormai consolidati a partire dai primi anni Duemila con l’ospitalità di “Circoluna” alla vetrina slovena: una collaborazione tra Teatro Gioco Vita e il Ljubljana Puppet Theatre che negli ultimi anni si è concentrata anche sulla formazione professionale nel settore del teatro di figura, con la condivisione di progetti come “Animateria” (il corso di formazione per operatore del teatro di figura finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con il Fondo sociale Europeo, che si è svolto per tre edizioni a Piacenza e che sarà riproposto nel 2023) ed EVOC – Experimenting VOCational training for puppeteers finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ e guidato da Le Tas de Sable – Ches Panses Verte (Francia).
“Sonia e Alfredo” – Un posto dove stare racconta ai bambini una storia semplice, dolce e commovente, di amicizia e solidarietà, tratta dall’opera di Catherine Pineur, autrice e illustratrice belga di libri per l’infanzia.
Regia e scene sono di Fabrizio Montecchi, che firma anche l’adattamento teatrale con Enrica Carini. In scena Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari, con Rossella Corna alle luci e fonica. Nicoletta Garioni e Federica Ferrari hanno curato le sagome tratte dai disegni di Catherine Pineur, Anna Adorno il disegno luci, Paolo Codognola le musiche e Rosa Mariotti i costumi.
Lo spettacolo, coprodotto con la francese MAL – Maison des Arts du Léman (Thonon-Évian-Publier) e dedicato ai bambini dai 4 ai 7 anni, ha debuttato nell’anno 2020 a settembre al Festival Colpi di Scena a Forlì e in ottobre nella versione francese al Festival des P’tits Malins a Thonon. Lo abbiamo visto per la prima volta a Piacenza nel maggio di quest’anno dato che la “prima” piacentina era stata più volte rinviata a causa dell’emergenza sanitaria e della chiusura dei teatri.
Per chi non lo ha ancora visto o vuole rivederlo, “Sonia e Alfredo” ritornerà al Teatro Filodrammatici di Piacenza domenica 20 novembre pomeriggio per la Rassegna “A teatro con mamma e papà”, con repliche lunedì 21 e martedì 22 novembre la mattina per le scuole dell’infanzia e primarie nel cartellone della Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”.
Piacenza, settembre 2022
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it
In cartellone
Filippo Nigro/Fabrizio Arcuri “EVERY BRILLIANT THING” ǀ Teatro Gioco Vita “CASSANDRA” ǀ Collettivo Baladam B-side “SURREALISMO CAPITALISTA”
Il Mulino di Amleto “RUY BLAS” ǀ Emanuele Aldrovandi “L’ESTINZIONE DELLA RAZZA UMANA” ǀ Caterina Marino “STILL ALIVE” ǀ Compagnia del Sole “MILES GLORIOSUS”
Eventi speciali
“Nel mezzo dell’inferno” spettacolo in VR-realtà virtuale per singolo spettatore
“Io vorrei che questo ballo non finisse mai” di Riccardo Buscarini
“L’inventario animato” esito del master condotto da Claire Heggen/Théâtre du mouvement (Francia)
Altri progetti
“Raccontare un festival” collaborazione con l’Università di Parma
“Teatro ed emergenza ambientale” in collaborazione con Plastic Free
Incontri con gli artisti
Apertura festival
Sabato 1° ottobre in Via Santa Franca dalle ore 19 con i “batarò” degli Amici di Roccapulzana
festa aperta a tutta la città – in collaborazione con il Comune di Piacenza
«Ai nastri di partenza della Stagione teatrale 2022/2023 si presenta come ormai d’abitudine il Festival “L’altra scena”, giunto alla sua undicesima edizione (più una limited edition in tempi di pandemia), e pronto a scuotere gli animi degli spettatori rivoltando gli stereotipi del teatro nei suoi luoghi, nelle sue forme e nei contenuti».
Sono le parole di Jacopo Maj, direttore artistico del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” in programma a Piacenza dal 1° al 19 ottobre, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Tredici giornate di programmazione, sette spettacoli e tre eventi speciali tra Teatro Filodrammatici e Teatro Gioia, oltre a progetti in collaborazione con l’Università di Parma, Plastic Free e gli artisti delle compagnie ospiti.
«Le sette serate al Teatro Filodrammatici – prosegue Jacopo Maj – vanno a comporre l’ossatura del Festival che prosegue la sua indagine dedicata al teatro contemporaneo negli ambiti della ricerca, della sperimentazione e dei nuovi linguaggi mentre una serie di tre eventi speciali sono pensati come cornice e alternano la visione degli spettacoli a momenti di danza e di festa fino ad arrivare persino alla realtà virtuale e ai visori digitali, a ulteriore dimostrazione di quanto il teatro sappia ancora una volta trovare preziose soluzioni in un gigantesco pagliaio di problemi».
Per l’apertura del Festival torna, dopo l’interruzione dovuta alla situazione di emergenza sanitaria, la tradizionale proposta conviviale realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Roccapulzana: i volontari prepareranno per tutto il pubblico i Batarò, prodotto tipico della Valtidone. L’evento si terrà sabato 1° ottobre in Via Santa Franca dalle ore 18, in collaborazione con il Comune di Piacenza: una festa aperta a tutta la città.
Primo spettacolo in cartellone, sabato 1° ottobre al Teatro Filodrammatici alle ore 20.30, “Every Brilliant Thing” (Le cose per cui vale la pena vivere), regia di Filippo Arcuri, interpretato da Filippo Nigro (che firma anche la co-regia). Lo spettacolo riesce a toccare con sensibilità un tema delicato e complesso come la depressione. Una pièce partecipativa che costituisce per il pubblico innanzitutto un’esperienza: di fatto Filippo Nigro (uno dei più interessanti attori del cinema e del teatro italiano) riscrive in scena il pezzo insieme agli spettatori che lo vorranno aiutare. In questa direzione Fabrizio Arcuri persegue la sua personale ricerca di costruzione di immaginari collettivi che affrontano sempre riflessioni sulla vita, sulla società in cui viviamo e sul senso del teatro. “Every Brilliant Thing” è spettacolo vincitore del Premio nazionale Franco Enriquez 2022 – categoria Teatro Contemporaneo (sezione Regia a Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro e sezione Miglior attore a Filippo Nigro).
Da lunedì 3 a martedì 11 ottobre al Teatro Gioia andrà in scena uno degli eventi speciali del Festival: “Nel mezzo dell’Inferno” con la regia di Fabrizio Pallara, che firma anche la drammaturgia insieme a Roberta Ortolano. Spettacolo in VR – realtà virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore. Progetto teatrale ed esperienziale nel quale si è scelto l’uso della tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva, coniugata a una progettazione architettonica dello spazio e del suono in 3D. Si comincerà con un prologo: uno spazio di accoglienza e raccoglimento iniziale, che metterà ciascuno di fronte al proprio io e alla domanda: Perché fare questo viaggio? Indossati i visori, uno ad uno gli spettatori saranno accompagnati oltre il muro che separa l’aldiquà dall’aldilà e lasciati al loro viaggio. “Nel mezzo dell’Inferno”, coproduzione CSS Teatro stabile di innovazione e LAC Lugano Arte e Cultura, verrà replicato quotidianamente la mattina alle ore 11, 12 e 13, nel pomeriggio alle ore 16, 17 e 18 e la sera alle ore 20.30, 21.30 e 22.30 (la visione è consigliata dai 14 anni).
Lunedì 3 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici vedremo per la prima volta a Piacenza l’ultima produzione di Teatro Gioco Vita, “Cassandra” – Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?, con Letizia Bravi e Barbara Eforo, regia e scene di Fabrizio Montecchi, testo di Enrica Carini, disegni e sagome di Nicoletta Garioni. Ogni volta che una civiltà mette in pericolo la propria esistenza, come noi oggi, Cassandra riemerge dalle pieghe del mito e della storia e ci lascia attoniti davanti alle apocalittiche accuse che ci rivolge. Nel “Cassandra” di Teatro Gioco Vita chi mette sotto accusa l’intera umanità non è la giovane che vaticina sulle mura di una Troia assediata dal nemico ma una ragazza, forse a noi contemporanea, che non può assistere al devastante processo di estinzione e di auto estinzione in atto senza assumersi il ruolo di “testimone”. Perché è nella lunga sequenza di catastrofi senza fine a cui assiste che Cassandra vede un futuro senza speranza. Al termine della rappresentazione è previsto l’incontro “Teatro ed emergenza ambientale” che vedrà gli artisti di Teatro Gioco Vita a confronto con i volontari di Plastic Free e il pubblico.
Progetto segnalato al Premio Scenario 2021 e in alcune fasi dell’allestimento ospitato a Piacenza da Teatro Gioco Vita per le prove, mercoledì 5 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici vedremo “Surrealismo Capitalista” del Collettivo Baladam B-side. «Una scena spoglia, – si legge nella Motivazione della Giuria del Premio Scenario 2021 – presidiata da due attori e un’attrice che interrogano la contemporaneità in un dialogo frontale con il pubblico, simulando situazioni tipo della normale disumanizzazione e monetizzazione dei rapporti sociali. Una sorta di vademecum offerto in modo apparentemente scanzonato a chi potrebbe “soffrire di capitalismo” senza esserne consapevole, con la complicità della comunicazione pubblica imperante. Un disegno drammaturgico che procede per quadri e usa l’arma dell’umorismo per depotenziare la pervasività dei modelli socio-economici capaci di condizionare le nostre vite».
Venerdì 7 ottobre sarà la volta di Il Mulino di Amleto / A.M.A. Factory con “Ruy Blas” – Quattro quadri sull’identità e sul coraggio, regia di Marco Lorenzi, con Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Rebecca Rossetti, Alba Maria Porto e Angelo Tronca. Dialogo tra Victor Hugo e gli uomini di oggi, è la storia di un uomo che si ritrova a rivestire un ruolo e un nome non suoi riuscendo, grazie a questo inganno, a utilizzare al meglio le sue qualità, i suoi valori e ad avvicinarsi a un amore altrimenti impossibile. Gli attori, diretti da Marco Lorenzi, entrano nel cuore del melodramma ottocentesco e rispolverano per il pubblico – collocato sui tre lati dello spazio scenico – tutta la contemporaneità di un testo che si rivela una viva e raffinata riflessione sul senso dell’identità. Un appuntamento molto atteso dal pubblico: lo spettacolo doveva chiudere l’edizione 2021 del Festival “L’altra scena”, ora finalmente lo vedremo a Piacenza.
Dopo il successo a Milano, Leeds (Regno Unito) e Bleiburg (Austria) ritorna a Piacenza dove è nato “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” di Riccardo Buscarini, prodotto da Teatro Gioco Vita. E questa volta sarà in forma di site specific al Teatro Filodrammatici, ritrasformando questo spazio in quello che un tempo fu: la balera della città. Evento speciale del Festival, da non perdere, sabato 8 ottobre alle ore 21. L’anima del cinema italiano degli anni 50 e 60 colora di un’atmosfera onirica questo spettacolo/evento in cui due performer invitano il pubblico a partecipare, attraverso il movimento, a famose scene di ballo tratte da celeberrime pellicole di Luchino Visconti, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Dino Risi e altri. Rievocando l’immaginario della balera, lo spettacolo avvolge il pubblico e lo accompagna in un molteplice gioco di citazioni, rimandi e immedesimazione tra immagine in movimento, danzatore, suono, parola e spettatore. Direzione artistica, testi e regia dello spettacolo sono di Riccardo Buscarini, anche interprete in scena con Sabrina Fontanella e Mauro Barbiero.
Dopo “Farfalle”, visto lo scorso anno, il Festival diretto da Jacopo Maj ospita un nuovo spettacolo scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi: “L’estinzione della razza umana”, con Giusto Cucchiarini, Eleonora Giovanardi, Luca Mammoli, Silvia Valsesia, Riccardo Vicardi. Appuntamento al Teatro Filodrammatici lunedì 10 ottobre alle ore 21. Una tragicommedia nell’androne di un palazzo. In un mondo incastrato dentro ritmi frenetici e disumani, che sottraggono tempo al pensiero e all’introspezione, l’arrivo di un virus che trasforma le persone in tacchini blocca e distorce ogni cosa. Così, le due coppie protagoniste della storia, persone comuni, portatrici ognuna di una diversa posizione filosofica della vita, si ritrovano nell’androne di un palazzo assalite da domande, frustrazioni e paure. “L’estinzione della razza umana” è una sorta di esorcismo – catartico e liberatorio – che ci aiuta a metabolizzare il nostro presente con ironia, lucidità e un pizzico di grottesco surrealismo, utilizzando un linguaggio tragicomico, con dialoghi affilati e serrati.
Un altro spettacolo che ha avuto la segnalazione speciale al Premio Scenario 2021 è “Still Alive”, drammaturgia e regia di Caterina Marino, in scena insieme al video-creator Lorenzo Bruno. Lo vedremo mercoledì 12 ottobre alle ore 21 al Teatro Filodrammatici. “Still Alive” esplora e varie fasi che attraversa il corpo depresso, tra il rifiuto e l’accettazione di una condizione non solo personale ma umana. Sondando l’abisso, per poi risalire. «Non saprei dire quando è iniziato. – spiega Caterina Marino – Semplicemente, a un certo punto non sono più riuscita a immaginare il futuro. Completamente incapace di proiettarmi in un salotto, in una città, in un ruolo, in dei vestiti, meno che mai in un’idea. O in una prospettiva. Questa per me è la manifestazione concreta della depressione: l’impossibilità di pensarmi in un luogo o in uno spazio. Un’entità statica, con una naturale predisposizione alla malinconia e radici ben salde nel tessuto capitalista del nostro secolo, incastrata nella generazione dei meme, del black humor, dell’ironia feroce che si fa salvifica».
Una straordinaria avventura espressiva, spettacolare e linguistica è “Il Miles Gloriosus” di Plauto nella versione della Compagnia del Sole, traduzione e regia di Marinella Anaclerio con protagonista Flavio Albanese affiancato da un affiatato cast di tre attrici e cinque attori. Ultimo appuntamento al Teatro Filodrammatici del Festival “L’altra scena” 2022, è in cartellone venerdì 14 ottobre alle ore 21. Pirgopolinice, il personaggio principale della commedia, è un fantastico sbruffone, un gioioso pavone, esagerato spudorato vitale. La distanza tra ciò che è e ciò che crede di essere è tale da irritare profondamente chiunque abbia un po’ di buon senso. In una Efeso simile all’originale quanto l’ambientazione di certi spaghetti western al far west, si consuma la tragicomica truffa di un gruppo di sfaccendati di vario genere ai danni di un soldato, che ha due debolezze: le donne, meglio se sposate, ed essere adulato. Ha una divisa, dunque un potere, e molti soldi, che dispensa generosamente per soddisfare questi peccatucci. Ma l’eccesso è sempre un vizio… a prescindere dal contesto.
L’undicesima edizione del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” si concluderà mercoledì 19 ottobre con un evento speciale al Teatro Gioia: alle ore 21 in scena la restituzione finale del master su attore, movimento e animazione “L’inventario animato” condotto da Claire Heggen della compagnia Théâtre du Mouvement (Francia) nell’ambito del progetto formativo di Teatro Gioco Vita “Animateria Workshops” 2022. Claire Heggen non ha bisogno di presentazioni: il suo lavoro artistico e pedagogico è conosciuto in tutto il mondo. In quanto formatrice ha sviluppato, in oltre quarant’anni, un’importante ricerca sull’attore/soggetto e sull’attore nel suo rapporto con l’oggetto, i materiali, la maschera e il burattino, che ne hanno fatto un riferimento internazionale nel campo della pedagogia per il teatro di figura. Al termine del percorso che si terrà dal 13 al 19 ottobre, riservato a formatori professionisti, il gruppo dei partecipanti insieme alla Heggen condividerà con il pubblico i risultati della ricerca artistica realizzata.
“L’altra scena” 2022 collabora con l’Università di Parma, in particolare con il corso di Teatro e informazione tenuto dalla professoressa Roberta Gandolfi per la laurea magistrale in giornalismo e cultura editoriale. Il percorso, dal titolo “Raccontare un Festival”, vedrà coinvolti gli studenti del corso magistrale nel seguire attivamente la programmazione di tre festival autunnali della Regione Emilia-Romagna: oltre a “L’altra scena” a Piacenza, Insolito Festival (Associazione MicroMacro, Parma) e Vie (Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Modena). Gli studenti daranno vita a una narrazione critica, sia personale che collettiva, non soltanto degli spettacoli ma anche del Festival come dimensione unica dell’osservare teatrale.
Un’altra collaborazione, già citata, è quella con Plastic Free, collegata alla visione della nuova creazione di Teatro Gioco Vita “Cassandra”, uno spettacolo nel quale la figura di Cassandra emerge dalle pieghe del mito e si fa a noi contemporanea per dirci che non possiamo più aspettare: il mondo intorno a noi sta crollando sotto il peso dei tanti disastri ambientali prodotti dal surriscaldamento globale. Al termine della rappresentazione, i volontari di Plastic Free si confronteranno con gli artisti e il pubblico sul tema “Teatro ed emergenza ambientale”.
Inoltre, al termine di tutti gli spettacoli in cartellone, il direttore artistico Jacopo Maj e gli artisti ospiti dialogheranno con il pubblico.
INFORMAZIONI
Gli abbonamenti al Festival “L’altra scena” (7 spettacoli al Teatro Filodrammatici) sono disponibili al costo di € 90 (intero) € 75 (ridotto) € 60 (under 25) € 50 (studenti).
I biglietti per gli spettacoli al Teatro Filodrammatici costano € 15 (intero) € 12 (ridotto) € 10 (studenti), fatta eccezione per “Every Brilliant Thing” i cui biglietti costano € 20 (intero) € 17 (ridotto) € 13 (studenti). Per gli eventi speciali i costi sono i seguenti: “Nel mezzo dell’Inferno” (spettacolo in VR – realtà virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore) € 20; “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” € 15; “L’inventario animato” ingresso gratuito.
Per il pagamento sono utilizzabili i voucher.
La biglietteria di Teatro Gioco Vita è attiva in via San Siro 9 a Piacenza dal martedì al venerdì ore 10-16, sabato ore 10-13, tel. 0523.315578, e-mail info@teatrogiocovita.it; biglietteria@teatrogiocovita.it. Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio.
TEATRO FILODRAMMATICI via Santa Franca 33 – telefono 0523.315578
TEATRO GIOIA via Melchiorre Gioia 20/a – telefono 0523.1860191
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it
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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
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Nell’atelier di Teatro Gioco Vita le prove dello spettacolo “La soffitta di Chopin” nato dall’esperienza del Corso di formazione professionale “Animateria”
La creazione di teatro d’ombre, per un pubblico dai 6 anni, debutterà sabato 17 settembre al Festival Piccoli sguardi – TeMuDà per l’infanzia
Teatro Gioco Vita conferma la sua attenzione ai nuovi progetti artistici, con uno sguardo particolare alla creatività giovanile e alla pluralità dei linguaggi. E lo fa aprendo i suoi spazi a compagnie che vengono accolte in “residenza artistica”.
In questi giorni il centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj ha ospitato all’Officina delle Ombre le prove di una nuova creazione di teatro d’ombre che ha origine dall’esperienza del corso di formazione professionale “Animateria”. Si tratta dello spettacolo “La soffitta di Chopin” rivolto a un pubblico dai 6 anni, che nasce come esito di project work dell’edizione 2021 del corso per operatore del teatro di figura. Project work realizzato da Gabriele Genova, illustratore e scenografo, e Arianna Talamona, attrice e doppiatrice. In seguito il progetto si è aperto alla collaborazione con altre due compagne di corso, Carola Maternini, formatrice teatrale e Giulia Angeloni, attrice e autrice. Infine, l’inserimento di Alberto Dolfi, pianista e compositore, e Elisa Cabrini, sound designer e fonica, ha ulteriormente arricchito il team di lavoro.
“La soffitta di Chopin” è una fiaba moderna sull’origine dell’ispirazione artistica e la pratica dell’arte come via per conoscere a fondo se stessi. Dove si origina l’impulso creativo? E, nello specifico, dove nasce la musica? Questo il cuore tematico del progetto, cui si affiancano altri temi: gli ostacoli alla carriera artistica, soprattutto al femminile, le amicizie e il supporto necessari per procedere, la fragilità nella ricerca della propria identità creativa, la magia di riuscire a realizzare i propri sogni, la musica come patrimonio universale.
Tutto comincia in una vecchia soffitta impolverata: luogo di mezzo, tra il presente e il passato, tra la terra e il cielo, tra il reale e il fantastico. Se le note musicali fossero vive, magari troverebbero casa lì. Questo luogo sospeso esiste anche in noi: quando sembra che le idee siano esaurite, possiamo mettere ordine nella nostra “soffitta interiore” e scoprire tesori che prima nemmeno pensavamo esistessero, magari anche grazie all’aiuto di buoni amici.
Questo progetto prende le mosse da una duplice ricerca: da una parte sulla musica romantica della seconda metà dell’800 (con particolare riferimento alla vita e alle opere di Frédéric Chopin), e dall’altra sul linguaggio dell’illustrazione per l’infanzia. Sono stati fondanti, sul primo filone, l’apporto di Alberto Dolfi, autore ed esecutore di tutte le musiche presenti nello spettacolo, sul secondo il lavoro di Gabriele Genova, autore dei disegni e realizzatore delle sagome e scenografie.
Lo spettacolo è rivolto a un pubblico dai 6 anni e debutterà sabato 17 settembre alle 16 a Spessa Po nell’ambito del Festival Piccoli sguardi – TeMuDà per l’infanzia curato da Artemista.
La “residenza” del gruppo artistico formato da Giulia Angeloni, Gabriele Genova, Carola Maternini, Arianna Talamoni si inserisce in un progetto più complesso che vede, a fianco del settore produttivo della compagnia d’ombre, forme di sostegno di nuove istanze artistiche e di valorizzazione della creatività giovanile da parte di Teatro Gioco Vita. Una progettualità che negli ultimi anni si è sviluppata attraverso varie modalità: la concessione di spazi per le prove; il tutoraggio artistico nei confronti degli ex allievi del Corso di formazione Animateria per operatori del teatro di figura; l’ospitalità di allestimenti di compagnie selezionate al Premio Scenario; la sezione Residenze Creative nell’ambito del Festival “L’altra scena” per il sostegno di compagnie emergenti offrendo una “casa” grazie alla quale gli artisti possono realizzare e presentare i loro studi a Piacenza.
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Anche dall’estero a Piacenza per un’esperienza di formazione con Teatro Gioco Vita
In corso al Teatro Gioia il primo master del programma “Animateria Workshops 2022”
(4 master di teatro di figura per artisti e formatori da settembre a dicembre)
Fino al 16 settembre 2022 – LA TERZA DIMENSIONE DELL’OMBRA
Laboratorio sul teatro d’ombre tra bidimensionale e tridimensionale condotto da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi di Teatro Gioco Vita
Arrivano da Germania, Norvegia e Francia, oltre che da cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Piemonte e Veneto). Sono i tredici artisti che dal 5 settembre sono a Piacenza per partecipare al master “LA TERZA DIMENSIONE DELL’OMBRA”, laboratorio sul teatro d’ombre tra bidimensionale e tridimensionale condotto da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi di Teatro Gioco Vita.
Il percorso di formazione sul teatro d’ombre contemporaneo, che ha preso il via lunedì 5 settembre e si concluderà venerdì 16 settembre per un totale di 70 ore di lavoro, è inserito nel progetto “Animateria Workshops”, un programma di quattro master nel periodo settembre-dicembre 2022 come occasioni di aggiornamento per artisti e formatori. Progetto formativo inserito nel programma “InFormazione Teatrale” proposto con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
E così ancora una volta Piacenza grazie a Teatro Gioco Vita si conferma luogo di formazione sul teatro di figura. Dal 2019 infatti il centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj concentra parte delle proprie energie sul progetto di formazione professionale “Animateria”, corso per operatori esperti nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura arrivato nel 2021 alla sua terza edizione. Nel 2022 l’offerta formativa si è concretizzata nella proposta “Animateria Workshops” con il coordinamento pedagogico di Fabrizio Montecchi: al Teatro Gioia quattro percorsi tra ombre, parole, movimento, animazione, marionette, con docenti i migliori artisti di teatro di figura a livello internazionale.
Al lavoro con Montecchi e Garioni al Teatro Gioia nel primo master in programma Shiaron Carolina Moncaleano (Piacenza), Laura Pizzirani (Bologna), Miriam Costamagna (Milano), Maria Grazia Isoardi (Moncalieri – Torino), Elena Cristiani (San Lazzaro di Savena – Bologna), Siria Veronese Sandre (Tavo di Vigodarzere – PadovaEnrico Colombo (Cazzago Brabbia – Varese), Michele Beltrami (Sant’Agata – Brescia), Cecilia Bartoli (Montopoli Val d’Arno – Pisa). Dall’estero Norbert Götz (Bamberg – Germania), Frederic Heisig (Bamberg – Germania), Henriette Grøtting Kihle (Oslo – Norvegia), Claudie Duranteau (La Chapelle-Achard – Francia).
Il progetto formativo è incentrato sulle tante possibilità espressive e comunicative dell’oggetto – sagoma, bidimensionale e tridimensionale. In quarant’anni di sperimentazioni, Teatro Gioco Vita ha elaborato nuove tecniche costruttive che hanno stabilito nuove relazioni con i dispositivi proiettivi e con i performer, creando nuovi linguaggi. Da queste esperienze si riparte, alla ricerca di oggetti/figure/sagome che aprano alla concezione di nuove “possibili” forme per il teatro d’ombre di domani.
L’esperienza di “Animateria Workshop” proseguirà con un progetto speciale, inserito anche nel Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”: “L’INVENTARIO ANIMATO” in programma dal 13 al 19 ottobre, master di 42 ore su attore, movimento e animazione condotto da Claire Heggen della compagnia Théâtre du Mouvement (Francia). La restituzione finale del laboratorio, riservato a formatori professionisti, è in programma al Teatro Gioia mercoledì 19 ottobre alle ore 21 nell’ambito del Festival “L’altra scena” (aperta a tutti, ingresso gratuito).
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Con le ombre di Teatro Gioco Vita “La traviata” di Giuseppe Verdi, prodotta da LAC Lugano Arte e Cultura e dall’Orchestra della Svizzera italiana (OSI), in collaborazione con LuganoMusica, opera lirica che inaugura la stagione 2022/23 del centro culturale della città.
Dal 2 all’8 settembre il capolavoro verdiano farà il suo debutto al LAC diretto dal Maestro Markus Poschner alla guida dell’OSI, in un allestimento del regista Carmelo Rifici.
Oggi alle ore 19 in programma la prova generale.
È con le ombre di Teatro Gioco Vita La traviata di Giuseppe Verdi prodotta da LAC Lugano Arte e Cultura e dall’Orchestra della Svizzera italiana (OSI), in collaborazione con LuganoMusica, opera lirica che inaugura la stagione 2022/2023 del centro culturale della città. Dal 2 all’8 settembre il capolavoro verdiano farà il suo debutto al LAC diretto dal Maestro Markus Poschner alla guida dell’OSI, in un allestimento del regista Carmelo Rifici.
Oggi in trasferta a Lugano per la generale una nutrita rappresentanza di Teatro Gioco Vita, guidata dal direttore artistico Diego Maj e dal direttore di produzione Jacopo Maj.
Con l’importante collaborazione con il LAC di Lugano, con il quale il centro di produzione teatrale piacentino ha sottoscritto un protocollo d’intesa per il triennio 2022-2024, Teatro Gioco Vita si conferma punto di riferimento a livello internazionale per il teatro d’ombre contemporaneo, sempre in dialogo con altri linguaggi della scena.
Le ombre de La traviata sono state ideate e progettate da Nicoletta Garioni e Fabrizio Montecchi. La Garioni firma anche i disegni e le figure e, insieme a uno staff tecnico-artistico composto da Anna Adorno, Rossella Corna, Federica Ferrari, Erilù Ghidotti e Agnese Meroni, ha lavorato alla realizzazione di sagome, oggetti e luci.
Grazie agli essenziali ma potenti disegni di Nicoletta Garioni, dai tratti primitivi e ancestrali, che si trasformano per la scena in altrettante silhouette dal grande impatto iconico, e ai dispositivi proiettivi pensati da Fabrizio Montecchi e Anna Adorno e ben inseriti nell’impianto scenografico concepito da Guido Buganza, le ombre di Traviata costellano il tragico percorso di Violetta. «Come presenze ineffabili che abitano i luoghi della storia, – spiega Fabrizio Montecchi – le loro apparizioni sono ogni volta epifanie di un “altrove” perturbante. Nascono dagli arredi e dagli oggetti e si manifestano ovunque, sulle pareti come sui pavimenti e sui veli, con la determinazione di chi sa di essere, anche senza avere voce, spietato testimone di un lacerante pianto di dolore».
Dopo Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, che quattro anni fa segnò il debutto assoluto dell’opera lirica al LAC, il melodramma torna sul palco del centro culturale: Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC, firma la regia dell’opera verdiana, mentre sul podio ci sarà il Maestro Markus Poschner alla testa dell’Orchestra della Svizzera italiana, accanto al Coro della Radiotelevisione svizzera, diretto da Andrea Marchiol. Una sfida importante, un esempio virtuoso dell’intensa creatività di un territorio piccolo e vivace come quello della Svizzera italiana.
Protagonisti dell’opera, nei ruoli principali, saranno il soprano Myrtò Papatanasiu (Violetta Valéry), il tenore Airam Hernández (Alfredo Germont) e il baritono Giovanni Meoni (Giorgio Germont), insieme a Sofia Tumanyan (Flora Bervoix), Michela Petrino (Annina), Lorenzo Izzo (Gastone, visconte di Létorières). Davide Fersini, (il barone Douphol), Laurence Meikle (il marchese d’Obigny) e Mattia Denti (il dottor Grenvil).
Un lavoro supportato da una squadra di professionisti che ha già collaborato alla creazione de Il barbiere di Siviglia: lo scenografo Guido Buganza, il light designer Alessandro Verazzi, la costumista Margherita Baldoni, il coreografo Alessio Maria Romano, ai quali si aggiungono appunto Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni di Teatro Gioco Vita, alla sua prima collaborazione con il LAC. Prende parte allo spettacolo anche la Civica Filarmonica di Lugano, diretta da Franco Cesarini.
«La nostra Violetta – ha dichiarato il regista Carmelo Rifici – nasce direttamente dalle pagine musicali, più che dal libretto di Francesco Maria Piave. […] In contrapposizione con le edizioni registiche più spinte sul rapporto eros-denaro-morte, ho la netta sensazione che Violetta, […] spinta dal suo stesso autore, si ritrovi ad essere novello capro espiatorio di una società maschile e violenta. Se il suo amore per Alfredo sia vero o meno non è importante […] Violetta nasce, muore e rinasce ad ogni alzata di sipario, rito pagano di una società ipocrita. Ho calato la vicenda in un tempo astratto, un Ottocento reinventato, stilizzato, metaforico. Aiutato da giochi di luce e ombre, ho lasciato che Violetta si muovesse in uno spazio della memoria e dell’amore».
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Simona Rossi
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