Stagione in corso

Rimbamband “RIMBAMBAND SHOW”

Piacenza _ Santa Chiara (Stradone Farnese)
TEATRO in SANTA CHIARA
giovedì 7 luglio – ore 21.30
Rimbamband
RIMBAMBAND SHOW

Atteso appuntamento a Piacenza con la Rimbamband, il celebre gruppo comico e teatral-musicale pugliese formato da Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Vittorio Bruno, Francesco Pagliarulo, Nicolò Pantaleo. Sarà nello spazio all’aperto di Santa Chiara, sullo Stradone Farnese, giovedì 7 luglio alle ore 21.30 con “Rimbamband Show”, spettacolo che chiude la rassegna estiva di Teatro Gioco Vita “Teatro in Santa Chiara”, direzione artistica di Diego Maj, organizzata grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Si tratta di un gradito e atteso ritorno a Piacenza dei cinque musicisto che il centro di produzione diretto da Diego Maj aveva portato per la prima volta nella nostra città nel 2019 al Teatro Municipale. E sono ancora loro… sono ritornati: il sassofonista avanzo di balera, rubato alla banda di paese, il contrabbassista stralunato, il pianista virtuoso, il batterista rompiscatole, il capobanda, ormai sempre più esaurito. La Rimbamband: Raffaello Tullo (voce, percussioni), Renato Ciardo (batteria), Nicolò Pantaleo (Sax, bombardino, tromba), Vittorio Bruno (contrabbasso), Francesco Pagliarulo (pianoforte).
I nostri cinque suonatori sognatori continuano a giocare con le canzoni, con le note, i rumori, i suoni, gli strumenti, l’immaginazione, il corpo, le parole e la loro genuina follia.
Un vero tour de force della comicità, nel quale il pubblico sarà in balìa di questi cinque straordinari musicisti un po’ suonati, che incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano… giocano.
Allo spegnersi delle luci, come per magia, il reale si farà surreale, l’impossibile diventerà possibile, il possibile improbabile. Verremo travolti dall’irresistibile mix di musica, mimo, clown, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con un ritmo comico incalzante e servito con energia travolgente.
Così, dopo lo spettacolo, chi passerà davanti al teatro vedrà uscire persone con una luce diversa negli occhi, lo sguardo di chi ha ritrovato qualcosa che aveva smarrito da tempo: l’incanto di rincontrare il nostro fanciullo perduto. Uno spettacolo leggero, ma allo stesso tempo creativo, ben costruito e gradevole. Un turbillon incontenibile di suoni e parole che non sono la mera somma dei singoli sketch ma hanno un filo logico drammaturgico. Ci sarà ancora una volta da rimanere affascinati dalla capacità tecnica di questi incredibili musicisti.

Piacenza – Santa Chiara (Stradone Farnese 11)
Giovedì 7 luglio 2022 ore 21.30 – TEATRO in SANTA CHIARA
Rimbamband
RIMBAMBAND SHOW
con la Rimbamband: Raffaello Tullo (voce, percussioni), Renato Ciardo (batteria), Nicolò Pantaleo (Sax, bombardino, tromba), Vittorio Bruno (contrabbasso), Francesco Pagliarulo (pianoforte)
costumi Lucrezia Tritone
produzione Agidi

Informazioni, prenotazioni e biglietteria
RIMBAMBAND SHOW
Biglietti: euro 25 (intero), euro 20 (ridotto), euro 15 (under 18)
Biglietteria Teatro Gioco Vita – Via San Siro 9 – tel. 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo il servizio è attivo anche in Santa Chiara a partire dalle ore 19.30 (tel. 337 1059268).

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LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

Riccardo Buscarini in Austria con “Io vorrei che questo ballo non finisse mai”

Lo spettacolo/evento coprodotto con Teatro Gioco Vita oggi a Bleiburg in Carinzia alla “Lange Nacht des tanzes” organizzata dal CCB Center for Choreography Bleiburg/Pliberk

Metti una notte d’estate interamente dedicata alla danza in una cittadina della Carinzia: Bleiburg (Pliberk in sloveno, dato che siamo in Austria ma si tratta di un comune bilingue). E nel ricco programma dedicato alla coreografia contemporanea figura una creazione nata a Piacenza: Riccardo Buscarini e Teatro Gioco Vita con “Io vorrei che questo ballo non finisse mai”.
La data è quella di oggi, 1° luglio, quando grazie al CCB Center for Choreography Bleiburg/Pliberk si terrà la “Lange Nacht des tanzes Bleiburg!” / “Dolga Noč plesa v Pliberku!” con oltre una decina di spettacoli di danza di quasi trenta artisti provenienti da dieci paesi diversi.
Unica presenza italiana, il coreografo piacentino Riccardo Buscarini, reduce dal recente debutto di “Requiem for Juliet”, la sua versione di “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare per ZfinMalta, la Compagnia Nazionale di Danza di Malta, è una delle figure sicuramente più interessanti della danza contemporanea. “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” è una creazione realizzata nel 2018 grazie a Teatro Gioco Vita, presentata per la prima volta al Teatro Gioia di Piacenza nel cartellone di Teatro Danza curato da Roberto De Lellis. Un progetto produttivo nato per la richiesta di chiudere la sezione dedicata alla danza contemporanea della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2017/18 del Teatro Municipale con un evento che specificamente contenesse il cinema, la danza e il coinvolgimento fisico del pubblico. Richiesta che Buscarini ha realizzato pensando a una festa dedicata al grande cinema italiano che potesse esserne uno scanzonato e, allo stesso tempo, teso tributo denso di desiderio e nostalgia.
Da allora lo spettacolo/evento è stato rappresentato in Italia e all’estero, con tappe a Milano al PimOff e allo Spazio No’hma e in Inghilterra al festival “Ageless” di Leeds.
In “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” il monologo di un attore/cantante che racconta dell’attrazione per una persona incontrata durante una festa estiva viene “contrappuntato” dalla proiezione di scene di ballo da film di Luchino Visconti, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Dino Risi e altri. Ogni scena descrive un genere di ballo diverso – tango, mambo, rock ‘n roll, twist, valzer – i cui movimenti vengono insegnati dai performer allo spettatore, che diventa protagonista di un folle ballo sociale. Lo spettacolo non finisce, ma si tramuta in una festa in cui uno speciale dj-set vintage, con interventi canori, accompagna il pubblico a muoversi senza sosta. Rievocando l’immaginario della balera, lo spettacolo avvolge il pubblico e lo accompagna in un molteplice gioco di citazioni, rimandi e immedesimazione tra immagine in movimento, danzatore, suono, parola e spettatore.
Riccardo Buscarini, interprete con Sabrina Fontanella, firma la direzione artistica, i testi e la regia. Le luci e le proiezioni sono di Alessandro Gelmini, i costumi di Vincenzo Verdesca.
A Piacenza rivedremo “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” in ottobre, quando sarà in scena per il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” sabato 8 alle ore 21 al Teatro Filodrammatici dove, nella platea libera dalle poltrone, il pubblico potrà partecipare alle più famose scene di ballo della storia del cinema.

(foto Alessandro Bonadè)

Io vorrei che questo ballo non finisse mai

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La compagnia d’ombre di Teatro Gioco Vita al lavoro sulla nuova produzione 2022 “CASSANDRA”

Debutto al Festival “Colpi di scena” il 30 giugno al Teatro Diego Fabbri di Forlì
L’allestimento all’Officina delle Ombre, ultima fase di prove al Teatro Filodrammatici

Lo spettacolo è dedicato a un pubblico dai 12 anni e rivolto anche alla programmazione serale

Per Teatro Gioco Vita una nuova creazione rivolta ai giovani e agli adulti, dedicata a un pubblico dai 12 anni e rivolta anche alla programmazione serale. Si tratta di “Cassandra”, un progetto artistico che, partendo dalle parole di Amelia Rosselli “…per questo mio fragilissimo pensare”, vuole andare il più vicino possibile a Cassandra e alle sue inquietudini, al ruolo di “allucinato profeta” che il mito le ha assegnato, alla ricerca della sua profonda umanità e fragilità.
Lo spettacolo – “perché non vedono il mondo intorno a noi crollare” il sottotitolo – debutterà al Festival “Colpi di scena” di Accademia Perduta/Romagna Teatri il 30 giugno, quando sarà in scena alle ore 18.30 al Teatro Diego Fabbri di Forlì.
L’allestimento, che si è articolato in varie fasi nei mesi scorsi, si è svolto principalmente all’Officina delle Ombre mentre da venerdì 24 giugno la fase finale delle prove è prevista al Teatro Filodrammatici.
“Cassandra” è un progetto di Enrica Carini e Fabrizio Montecchi. La prima ha curato il testo, mentre Montecchi firma la regia e le scene. Protagoniste due attrici, Letizia Bravi e Barbara Eforo, entrambe narratrici, interpreti delle due protagoniste, Cassandra e Arisbe, e animatrici dei loro doppi in ombra. I disegni e le sagome sono di Nicoletta Garioni, le musiche di Paolo Codognola, i costumi di Tania Fedeli, le luci di Anna Adorno.

Cassandra è un’adolescente. Scrive poesie, non conosce altro modo per esternare il dolore che prova verso ciò che vede accaderle intorno. Non vuole assumere su di sé la responsabilità del dire perché vorrebbe essere solo come gli altri ma dentro di lei sa che questo non è possibile. Decide allora, consigliata da Arisbe, di fare l’unica cosa che può fare: dire agli uomini quello che non vogliono vedere. Nel farlo Cassandra è sempre più temuta e odiata da tutti, inascoltata perfino dalla sua stessa famiglia. È sola, vacilla, le parole le muoiono in gola; tocca allora all’anziana donna richiamarla al suo destino: “Sei viva, la tua voce è viva e deve continuare a risuonare”.

«Non siamo certo i primi a rimanere folgorati, e nello stesso tempo turbati, dal personaggio di Cassandra. – spiegano Enrica Carini e Fabrizio Montecchi – Ogni volta che una civiltà mette in pericolo la propria esistenza, come noi oggi, Cassandra riemerge dalle pieghe del mito e ci lascia attoniti davanti alle apocalittiche accuse che ci rivolge. Eppure, nonostante l’inquietudine che le sue parole ci provocano, Cassandra appare sempre lontana, difficile da credere fino in fondo, chiusa nel ruolo di allucinato profeta che il mito le ha assegnato. Per questo, nel nostro Cassandra, abbiamo cercato di portarla il più possibile vicino a noi: perché Cassandra è umana, presente e viva come noi e come noi abitata dall’incertezza e desiderosa di speranza. Cassandra non ha straordinarie capacità predittive, non vede nel futuro come un indovino ma, per quel suo umanissimo e fragilissimo pensare, riesce a vedere quanto basta nel presente. Per questo, nel nostro Cassandra, colei che richiama l’intera umanità a fare ogni cosa possibile perché la sua civiltà possa sopravvivere non è la giovane che vaticina sulle mura di una Troia assediata dal nemico ma una ragazza, forse a noi contemporanea, che non può assistere al devastante processo di estinzione in atto senza assumersi il ruolo di “testimone”. È nella lunga sequenza di catastrofi senza fine a cui assiste che Cassandra vede un futuro senza speranza e vede che questo è il frutto delle folli azioni di quella specie umana a cui lei stessa sente di appartenere e che sente di amare. “Perché non vedono il mondo intorno a noi crollare?”, si domanda allibita Cassandra. E nel farlo si rivolge a tutti noi e ci incita a essere, come lei, testimoni, perché la cosa più importante è essere umani, sperare e avere cura dell’esistenza che dalle ceneri torna a germogliare, in ogni lingua, in ogni luogo, fino alla fine».

Le due attrici in scena, narratrici, intrepreti e animatrici d’ombre allo stesso tempo, condurranno il pubblico in un tempo oltre la Storia, sospeso tra passato e futuro, dove Cassandra e Arisbe hanno l’identità scenica di figure d’ombra. Sono loro che accompagneranno gli spettatori in un tempo altro, fatto di “visioni” composte da evocative ombre ancestrali che arrivano dal profondo e che si fondono con immagini video di una realtà crudelmente attuale. Saranno infine sempre loro a riportarli nel presente, in quella sala di teatro in cui si consuma il necessario atto del dire e del testimoniare.

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RACCONTI A SCUOLA a Brembio

Per la Scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” i “Racconti a scuola” di Teatro Gioco Vita a cura di Barbara Eforo
nel salone polivalente dell’oratorio di Brembio

Mattinata di teatro per i bambini e le bambine della Scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” di Brembio con i “Racconti a scuola” di Teatro Gioco Vita, a cura di Barbara Eforo. Una proposta inserita nella sezione “A scuola” della Rassegna di teatro scuola “Salt’in banco” 2021/2022 proposta dal centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj con Fondazione Teatri di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, stagione curata da Simona Rossi.
Nel salone polivalente dell’oratorio di Brembio, l’attrice e narratrice ha proposto la lettura animata di tre testi di letteratura per l’infanzia: “Jim Bottone e il piccolo gigante” di Michael Ende, “Beeelinda fuori dal gregge” di Manuela Savi e “Il mondo di Maja” di Sven Nordqvist.
E così i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia di Brembio hanno ascoltato le avventure di Jim, Lucas ed Emma che mentre attraversano il deserto vedono una strana cosa all’orizzonte, un gigante che si avvicina. E man mano che la distanza si riduce, il gigante si rimpicciolisce.
E ancora, il racconto della pecora Beeelinda che, stanca di compagne noiose e di starsene con la testa bassa e la bocca piena, un giorno decide di cambiare vita e uscire dal gregge. Quindi si trasferisce su un melo, affronta le tempeste invernali e, in primavera, spicca il volo per raggiungere le pecore-nuvole.
Infine la storia “fuori di testa” di Maya, che doveva uscire a giocare e invece non c’è più. Perché lei scompare sempre e poi bisogna andare a cercarla, di qua e di là, di su e di giù.

Barbara Eforo, piacentina modenese di nascita, è attrice e insegnante. Laureta in Lingue e Letterature orientali, si è formata con Chiara Guidi (Societas Raffaello Sanzio), il gruppo di ricerca teatrale Opera di Vincenzo Schino, il Teatro Stabile del Veneto, Naira Gonzales dell’Odin Teatret e con attori e insegnanti del Teatro Stabile di Genova (Valerio Binasco, Massimo Mesciulam, Fabrizio Contri). Ha all’attivo esperienze nella ricerca e nel teatro per ragazzi, dove ha lavorato come attrice e realizzato spettacoli, performance, letture e installazioni teatrali. Voce per gli audiolibri de Il Narratore, negli anni Duemila è stata co-protagonista nella trasmissione televisiva L’Albero Azzurro. Ha curato laboratori teatrali per bambini, giovani e donne migranti e da quest’anno Teatro Gioco Vita le ha affidato progetti laboratoriali ed educational.

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PEPPE SERVILLO & SOLIS STRING QUARTET “Carosonamente”

Piacenza _ Santa Chiara (Stradone Farnese)
TEATRO in SANTA CHIARA
mercoledì 22 giugno – ore 21.30
Peppe Servillo & Solis String Quartet
CAROSONAMENTE

Due giorni prima dell’uscita dell’omonimo album, a Piacenza fanno tappa Peppe Servillo & Solis String Quartet con “Carosonamente”. Appuntamento mercoledì 22 giugno alle ore 21.30 nello spazio estivo di Santa Chiara, sullo Stradone Farnese, per la rassegna estiva di Teatro Gioco Vita “Teatro in Santa Chiara”, direzione artistica di Diego Maj, organizzata con la Fondazione di Piacenza e Vigevano.
A distanza di cinque anni dall’uscita di “Presentimento”, album con il quale, insieme al precedente “Spassiunatamente”, hanno affrontato con dovuto rispetto capolavori della canzone classica napoletana, ecco in arrivo per Peppe Servillo & Solis String Quartet un nuovo album, questa volta dedicato a un solo autore: Renato Carosone.
E così in Santa Chiara potremo percorrere insieme un viaggio nella musica di Renato Carosone, nella vita colorata, ironica, spassionata che nel dopoguerra lui seppe cantare e interpretare.

«Si può prendere a prestito l’aria lieve e scanzonata di un autore profondo e romantico come Renato Carosone? – si chiede Peppe Servillo – È utile forse e necessario ora più che mai, non per incoscienza ma per amore di quella vita colorata, ironica, spassiunata che nel dopoguerra lui seppe cantare ed interpretare. Oltre i titoli famosi proporremo brani meno noti che ci raccontano un Carosone “altro” sempre vitale anche nella narrazione d’amore. Come al solito nella versione sobria ed elegante dei Solis speriamo di far apprezzare in controluce la voce di un singolare autore italiano».

La figura di Carosone sarà quindi messa in luce solo non solo con i suoi maggiori successi ma anche per quella sua straordinaria capacità di dare non solo voce a un’esigenza fortissima, in pieno Dopoguerra, di prendere la vita con un animo ironico, divertente e divertito ma senza mai essere irriverente, con un’allegria trascinante e coinvolgente ma anche capace di dare spazio alla sua capacità di cantare l’amore con un’eleganza e uno stile che solo Carosone era capace di inventarsi e trasmettere al suo amatissimo pubblico.
Un concerto che si annuncia davvero straordinario non solo per l’interpretazione fatta di parole, di sguardi, di gesti, del grande cantante e attore Peppe Servillo, capace, da decenni ormai, di reinterpretare i brani da lui scelti per i suoi spettacoli in un modo assolutamente originale e unico, ma anche per il talento musicale dei Solis String Quartet.

Piacenza – Santa Chiara (Stradone Farnese 11)
Mercoledì 22 giugno 2022 ore 21.30 – TEATRO in SANTA CHIARA
Peppe Servillo & Solis String Quartet
CAROSONAMENTE
con Peppe Servillo (voce), Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola), Antonio Di Francia (cello e chitarra)
produzione e distribuzione Arealive

Informazioni, prenotazioni e biglietteria
CAROSONAMENTE
Ingresso gratuito – prenotazione obbligatoria, con ritiro dei biglietti omaggio (max 4 a persona).
Attualmente la serata è sold-out ma alcuni posti potrebbero essere messi a disposizione la sera stessa.

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

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Consegnati a Croce Rossa e Croce Bianca i proventi delle due serate benefiche di teatro per le famiglie “A teatro con mamma e papà – per aiutare”

“A teatro con mamma e papà” per aiutare: due serate benefiche a favore dei progetti di
Croce Rossa Italiana – Comitato di Piacenza e Pubblica Assistenza Croce Bianca Piacenza

CONSEGNATE LE DONAZIONI AI PRESIDENTI DELLE DUE ASSOCIAZIONI
ALESSANDRO GUIDOTTI – Comitato di Piacenza Croce Rossa Italiana
ALESSANDRO MIGLIOLI – Pubblica Assistenza Croce Bianca

Una donazione di 2.400 euro suddivisa in parti uguali a sostegno dei progetti di Croce Rossa Italiana – Comitato di Piacenza e Pubblica Assistenza Croce Bianca Piacenza. Arriva dalle due serate benefiche proposte da Teatro Gioco Vita nell’ambito della Rassegna per le famiglie “A teatro con mamma e papà”, organizzate per aiutare attraverso il teatro chi è meno fortunato di noi e comprendere l’importanza della solidarietà, fin da piccoli.
Un’iniziativa molto apprezzata che ha preso il nome di “A teatro con mamma e papà per aiutare” e che si è posta in continuità con altre attività che da diversi anni Teatro Gioco Vita organizza allo scopo di unire teatro e solidarietà. Insieme ad Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno di Fondazione Piacenza e Vigevano, nell’ambito delle stagioni di teatro ragazzi proposte con la Fondazione Teatri di Piacenza.
Al Teatro Filodrammatici Diego Maj, direttore artistico di Teatro Gioco Vita, ha consegnato le donazioni (rappresentate simbolicamente da due “assegni giganti” da 1.200 euro ciascuno) al presidente del Comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana Alessandro Guidotti e al presidente della Pubblica Assistenza Croce Bianca Alessandro Miglioli.
«Ringrazio di cuore – ha detto Guidotti – Teatro Gioco Vita e l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita per questo importante contributo. Diego Maj si è dimostrato ancora una volta vicino alla Croce Rossa di Piacenza e alle persone che soffrono e che hanno bisogno di aiuto. L’importo che ci è stato donato grazie alle due serate per le famiglie sarà impiegato per l’assistenza ai profughi ucraini. Attualmente sono diminuiti numericamente, ma per la prolungata permanenza di donne e bambini nel nostro territorio sono aumentate le esigenze e le necessità legate soprattutto al cibo e ai trasporti».
«Mi unisco al ringraziamento a Teatro Gioco Vita e all’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita – sono le parole di Alessandro Miglioli – che ancora una volta hanno dimostrato attenzione nei confronti di tutti coloro che soffrono le difficoltà della vita per le malattie, per la guerra o per i tanti problemi che possono affliggere le persone. Non dimentichiamoci che Teatro Gioco Vita è un’importante realtà riconosciuta a livello nazionale e internazionale, e questa attenzione al territorio anche in termini di solidarietà le rende particolarmente merito. La Croce Bianca ha come compito principale quello di aiutare le persone in situazioni di disagio e a tale scopo utilizzerà al meglio questi fondi, che sono un’importante quantità di acqua nel mare dei bisogni che si sta facendo sempre più grande».
Le due serate di “A teatro con mamma e papà per aiutare” si sono tenute tra aprile e maggio al Teatro Gioia e al Teatro Filodrammatici e hanno visto in scena due spettacoli della compagnia d’ombre di Teatro Gioco Vita. La versione 2019 di una delle creazioni per la prima infanzia che ha riscosso maggiore successo in Italia e all’estero (con tournée in Spagna, Francia, Slovenia, Svizzera, Olanda, Germania e Israele): “Ranocchio”, spettacolo nato nel 2009 per un pubblico dai 2 ai 5 anni. La creazione 2020 “Sonia e Alfredo”, per bambini dai 4 agli 8 anni, che abbiamo visto per la prima volta a Piacenza: produzione nata in piena pandemia, che aveva già circuitato con successo in Italia e in Francia, ma a causa degli eventi legati all’emergenza sanitaria non era mai stata rappresentata nella nostra città.
Due serate – entrambe sold out – che tra il pubblico hanno visto presenti tanti bambini e bambine, anche molto piccoli, e tutti hanno dato il loro contributo per aiutare chi è meno fortunato. Perché non è mai troppo presto per imparare la solidarietà.

 

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ANDREA PENNACCHI “Pojana e i suoi fratelli”

Piacenza _ Santa Chiara (Stradone Farnese)
TEATRO in SANTA CHIARA
domenica 19 giugno – ore 21.30
Andrea Pennacchi
POJANA E I SUOI FRATELLI

Atteso appuntamento a Piacenza con Andrea Pennacchi domenica 19 giugno alle ore 21.30 nello spazio estivo di Santa Chiara, sullo Stradone Farnese.
Per la prima volta a Piacenza, sarà in scena con “Pojana e i suoi fratelli”, con le musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, spettacolo che inaugura la rassegna di Teatro Gioco Vita “Teatro in Santa Chiara”, direzione artistica di Diego Maj, organizzata grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Andrea Pennacchi è artista poliedrico attore di teatro, cinema, tv, autore dei monologhi che interpreta, ha ottenuto il Premio della Critica 2021 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e nelle motivazioni viene definito “artista funambolo in perfetto equilibrio fra tragico e comico”.
Da autore-attore di nicchia ha conquistato il grande pubblico grazie alla trasmissione televisiva “Propaganda live”, rappresentando ironicamente il suo Veneto in Pojana, il sovranista arrabbiato col mondo, una maschera colta che ha le sue radici nel mondo antico e nella Commedia dell’Arte, e anche in certi personaggi di Shakespeare. Un personaggio che nasce dalla necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva.

Andrea Pennacchi ci racconta le storie dei “fratelli maggiori” di Pojana: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri, che videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. Quando Franco Ford detto “Pojana” era già nato. Era il ricco padroncino di un adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutte le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero.
In seguito, la banda di “Propaganda Live” l’ha voluto sul suo palco e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), ad avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi. Un enigma, che si risolve in racconto: passando da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente. Ed eccolo qui, Franco Ford detto il Pojana , con tutti i suoi fratelli a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio. Perché il Pojana è un po’ dentro ognuno di noi.

Piacenza – Santa Chiara (Stradone Farnese 11)
Domenica 19 giugno 2022 ore 21.30 – TEATRO in SANTA CHIARA
Andrea Pennacchi
POJANA E I SUOI FRATELLI
di e con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato
produzione Teatro Boxer
in collaborazione con People
distribuzione Terry Chegia

Informazioni, prenotazioni e biglietteria
POJANA E I SUOI FRATELLI
Biglietti: euro 25 (intero), euro 20 (ridotto), euro 15 (under 18)
Biglietteria Teatro Gioco Vita – Via San Siro 9 – tel. 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-13.
Il giorno dello spettacolo il servizio è attivo anche in Santa Chiara a partire dalle ore 19.30 (tel. 337 1059268).
Vendita on-line https://www.vivaticket.com/it/biglietto/pojana-e-i-suoi-fratelli/182240

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

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Stagione di prosa 2022/2023 del Teatro Municipale di Piacenza

LA PROGRAMMAZIONE DI PROSA E ALTRI PERCORSI
CAMPAGNA ABBONAMENTI dal 6 settembre

Da ottobre ad aprile ventidue serate e tredici titoli, di cui dodici in abbonamento, per i cartelloni Prosa e Altri Percorsi, a cui si andranno ad aggiungere il programma del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” che si articolerà tra la fine di settembre e la metà di ottobre, e la proposta del Teatro Danza, con appuntamenti nei primi mesi del 2023, oltre alle performance del cartellone Pre/Visioni dedicato agli esiti dei laboratori. Per una stagione che vuole essere di ritorno a una nuova normalità.
Stiamo parlando della Stagione di Prosa 2022/2023 del Teatro Municipale di Piacenza, la diciannovesima con la direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.

L’attenzione in questa fase è puntata su Prosa e Altri Percorsi: da ottobre 2022 ad aprile 2023 sono in programma al Teatro Municipale sette spettacoli di Prosa e quattro di Altri Percorsi. Ad essi si affianca la programmazione al Teatro Filodrammatici con due appuntamenti di Altri Percorsi (di cui uno fuori abbonamento).
«Un progetto di ospitalità – sono le parole del direttore artistico Diego Maj – che, in questa fase di ripresa e rilancio, si caratterizza nei contenuti e nelle poetiche proponendo una maggiore leggerezza, pur mantenendo l’attenzione anche su temi sociali, etici e culturali. Dopo avere visionato gli spettacoli in tanti teatri, visto interessanti produzioni in giro un po’ per tutta Italia, ho fatto una scelta che potesse conciliare gusti e interessi differenti e coinvolgere i diversi pubblici che vivono con noi la passione per il teatro».

Ad aprire la programmazione 2022/2023 al Teatro Municipale per il cartellone Altri Percorsi il 18 ottobre Geppi Cucciari con “Perfetta”, l’ultimo monologo teatrale scritto da Mattia Torre, uno dei drammaturghi più influenti e attivi nella scena televisiva e teatrale italiana recentemente scomparso, nel quale si racconta un mese della vita di una donna scandito dalle quattro fasi del ciclo femminile. Qui la Cucciari è per la prima volta alle prese con toni che non prediligono unicamente la comicità, ma si avventurano con profondità in sfumature anche più malinconiche e drammatiche.

La Prosa si inaugura invece il 25 e 26 ottobre con “I due gemelli veneziani” con la regia di Valter Malosti, che firma l’adattamento insieme ad Angela Demattè, una coproduzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Metastasio di Prato. Con questo primo incontro con l’opera di Goldoni, Malosti prosegue «un percorso a ritroso – come lui stesso lo definisce – attraverso autori fondamentali per la costruzione di una lingua italiana per la scena»: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto Longhi, Federico Fellini, Patrizia Valduga, Antonio Tarantino. Un testo che nelle mani di Malosti (premio Ubu 2009 Miglior regia) svela inedite prospettive e finestre sulla contemporaneità.

Ancora Altri Percorsi il 3 novembre con Elio che canta e recita Enzo Jannacci in “Ci vuole orecchio”, drammaturgia e regia di Giorgio Gallione, arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri. Jannacci verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio insieme a cinque musicisti, stravaganti compagni di viaggio che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora, dando vita a uno spettacolo giocoso e profondo, perché “chi non ride non è una persona seria”.

Il 15 e 16 novembre per la Prosa vedremo “Il delitto di via dell’Orsina” di Eugène-Marin Labiche, adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah, con protagonisti principali Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni, una produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana. Commedia nera, macchina fatta di trovate, energia, divertimento, è uno degli atti unici più conosciuti di Eugène Labiche, padre nobile del vaudeville. La Shammah mantiene intatta la struttura della pochade e del gioco indiavolato degli equivoci ma vira al noir seminando inquietudini all’ombra di qualcosa che incombe. La Francia perbenista e ottocentesca di Labiche diventa l’Italia del primo dopoguerra, pre-fascista e conformista.

Un mese ricco di appuntamenti, quello di novembre, che si chiude con “Sogno di una notte di mezza estate” in programma il 29 novembre per Altri Percorsi. Andrea Chiodi torna a collaborare con il LAC Lugano Arte e Cultura firmando la regia di uno dei testi più noti di Shakespeare, produzione che vede in scena un cast di quattordici attori, molti dei quali alla loro prima prova importante. Un progetto che viaggia sul doppio binario realtà-fantasia, seguendo la strada suggerita dall’autore di tornare – attraverso il mezzo del gioco – in contatto con l’irrazionale, con il bambino che ciascuno di noi ha dentro sé.

Ultimo spettacolo del 2022, il 21 e 22 dicembre per la Prosa, è “La mia vita raccontata male”, da Francesco Piccolo, con Claudio Bisio e i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino, regia di Giorgio Gallione, una produzione del Teatro Stabile di Genova. Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, attingendo dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo lo spettacolo si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e giocosamente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti.

Si riprende in gennaio con la Prosa. Per la prima volta al Teatro Municipale di Piacenza l’11 e 12 gennaio Virginia Raffaele che, dopo il grande successo dello spettacolo “Performance” del 2015 e anni particolarmente intensi che l’hanno vista protagonista in tv di uno show e una serie televisiva tutti suoi, oltre alla conduzione del Festival di Sanremo e il doppiaggio di Morticia nel cartone animato “La Famiglia Addams”, torna al suo primo amore, il teatro. E lo fa con uno spettacolo completamente nuovo dal titolo “Samusà”, regia di Federico Tiezzi, che si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park.

Il 24 e 25 gennaio sarà la volta di “Moby Dick alla prova”, uno spettacolo di Elio De Capitani, anche protagonista in scena con Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei e altri sette attori, con le musiche dal vivo di Mario Arcari e Francesca Breschi. Una coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino. Elio De Capitani sceglie un testo teatrale finora sconosciuto ai nostri palcoscenici, sebbene scritto (e, a suo tempo, diretto e interpretato) da uno dei più grandi artisti del Novecento. “Moby Dick alla prova” rivela la potenza scenica dell’Orson Welles drammaturgo, ossessionato dal ritmo narrativo e musicale della creazione teatrale, sia nella dimensione della parola che dell’azione fisica.

Unico appuntamento in febbraio al Teatro Filodrammatici per Altri Percorsi. Fuori abbonamento tornano a grande richiesta il 23 febbraio I Sacchi di Sabbia con il lavoro che chiude una trilogia à rebours sull’immaginario greco: “7 contro Tebe” da Eschilo, con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano. Uno spettacolo che rinnova l’incontro tra Massimiliano Civica, regista noto per l’asciuttezza formale delle sue opere, e il gruppo toscano che ha fatto dell’ironia la sua peculiare cifra stilistica.

Ancora Altri Percorsi, ancora al Teatro Filodrammatici, dove dal 1° al 3 marzo vedremo Claudio Casadio in “L’Oreste” – Quando i morti uccidono i vivi, di Francesco Niccolini, con le illustrazioni di Andrea Bruno e la regia di Giuseppe Marini: una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato, uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica, Claudio Casadio dà vita e voce a un personaggio indimenticabile, affrontando con grande sensibilità attoriale il tema importante e delicato della malattia mentale.

Si ritorna al Teatro Municipale con il cartellone Prosa: il 7 e 8 marzo vedremo “L’attesa” di Remo Binosi, testo che fece conoscere l’autore veronese al grande pubblico nella storica messa in scena del 1994 diretta da Cristina Pezzoli. Dopo essersi misurata nella sua prima regia teatrale con la trasposizione scenica dell’ultimo romanzo di Alberto Moravia “La donna leopardo”, Michela Cescon sceglie, con Teatro di Dioniso, di riproporre il testo di Binosi mettendo in scena due interpreti molto amate dal pubblico: Anna Foglietta e Paola Minaccioni, per la prima volta insieme sul palco, a dare corpo e voce alla nobildonna Cornelia e alla sua serva Rosa, le due protagoniste della pièce.

Ultimo appuntamento della Prosa è il 4 e 5 aprile con “Il nodo” di Johnna Adams, con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna, regia di Serena Sinigaglia. Un testo che ha avuto uno straordinario successo negli Stati Uniti, grazie al quale Ambra Angiolini e Arianna Scommegna danno voce a un intenso confronto madre/insegnante sul rapporto genitori/figli e sulle ragioni intime che generano il bullismo. Due donne forti alle prese con una questione delicata e attualissima sul mondo dell’adolescenza. Il dialogo senza veli tra le due potrà, forse, dare un senso al loro dolore, al reciproco e soffocante senso di colpa, ma il loro conflitto chiama in causa tutti noi come singoli individui e come società ponendoci di fronte alle nostre responsabilità.

La stagione 2022/2023 al Teatro Municipale si chiude con il gradito ritorno di Rocco Papaleo. Appuntamento per Altri Percorsi il 19 aprile con “Coast to coast”, spettacolo in cui Rocco Papaleo accompagnato da quattro musicisti conduce il pubblico alla scoperta della sua grande passione per il teatro-canzone. Attore, autore, regista, showman, ma anche cantante e musicista: Papaleo coltiva e pratica abilmente da 25 anni il teatro-canzone conducendo lo spettacolo tra parole e musica, tra canzoni, racconti poetici e realistici, monologhi e gag surreali. Un riuscito esperimento che strizza l’occhio a Gaber e alla Basilicata.

L’ALTRA SCENA. FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO 2022
Scorrendo tra le anticipazioni del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, che nel 2022 sarà alla sua undicesima edizione e il cui cartellone dettagliato e completo sarà presentato a settembre, possiamo dire che si annuncia una programmazione di sicuro interesse.
Al Teatro Filodrammatici vedremo Beatrice Schiros in “Stupida Show” di Carrozzeria Orfeo, la nuova produzione di Teatro Gioco Vita rivolta a un pubblico di giovani e adulti “Cassandra” con la regia di Fabrizio Montecchi, Il Mulino di Amleto con “Ruy Blas #tuttieroi” (in programma nell’edizione 2021 del festival, poi annullato per improvvisi motivi personali di un componente della compagnia), lo spettacolo di Emanuele Aldrovandi “L’estinzione della razza umana”, la Compagnia del Sole con “Miles gloriosus” di Plauto, creazione con nove attori in scena. Al Teatro Gioia spazio a due spettacoli segnalati al Premio Scenario 2021: “Surrealismo capitalista” del Collettivo Baladam B-side e “Still Alive” con la drammaturgia e la regia di Caterina Marino.
Eventi speciali al Teatro Gioia e al Teatro Filodrammatici, con proposte molto particolari dal punto di vista della fruizione del pubblico: “Nel mezzo dell’Inferno” con la regia di Fabrizio Pallara, spettacolo in VR – Realtà Virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore; “Teatro Fotografico Blink Circus” di Lorenzo Mastroianni, per un pubblico limitato; “Io vorrei che questo ballo non finisse mai” di Riccardo Buscarini, spettacolo/evento che non finisce ma si tramuta in una festa per tutto il pubblico.

INFORMAZIONI

Abbonamenti e biglietti
Varie sono le tipologie di abbonamento, grazie alle quali ogni spettatore può scegliere il cartellone che è più congeniale ai suoi interessi: “Prosa” (7 spettacoli al Municipale), Altri Percorsi (4 spettacoli al Municipale e 1 al Teatro Filodrammatici), l’abbonamento cumulativo “2 per Te” (Prosa+Altri Percorsi, con 11 spettacoli al Teatro Municipale e 1 al Teatro Filodrammatici). Speciali promozioni sono pensate per gli studenti, con prezzi particolarmente vantaggiosi per tutti gli abbonamenti.
La campagna abbonamenti prenderà il via il 6 settembre.
Da martedì 6 a sabato 17 settembre sono previste le conferme degli abbonamenti per gli abbonati della stagione 2022 che intendono mantenere il posto occupato nella stagione precedente. Conferme telefoniche o via e-mail possono essere comunicate già nei mesi di giugno e luglio negli orari di apertura della biglietteria, in tal caso è comunque previsto il ritiro delle tessere a settembre.
Da martedì 20 a sabato 24 settembre è il periodo riservato ai vecchi abbonati che desiderano sì rinnovare la tessera anche per il 2022/2023, ma che vogliono cambiare turno, posto e/o tipo di abbonamento.
Da martedì 27 settembre a sabato 8 ottobre la campagna abbonamenti sarà aperta a tutto il pubblico.
I biglietti saranno in vendita da martedì 11 ottobre, mentre le prenotazioni telefoniche o via e-mail si riceveranno solo dal 18 ottobre.
Tempi ovviamente diversi per il Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”: sia gli abbonamenti sia i biglietti sono in vendita da martedì 6 settembre, con possibilità di prenotazioni telefoniche o via e-mail da martedì 13 settembre.
Confermate le offerte e promozioni per gli abbonati, i soci dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, le scuole, le associazioni e i gruppi convenzionati con Teatro Gioco Vita, i biglietti last minute.

Biglietteria
TEATRO GIOCO VITA via San Siro 9 – 29121 Piacenza (settembre e ottobre, dal martedì al venerdì ore 10-16 e sabato ore 10-13; da novembre a marzo dal martedì al venerdì ore 10-16; da aprile dal martedì al venerdì ore 10-13), tel. 0523.315578, e-mail biglietteria@teatrogiocovita.it
Prevendita biglietti online: https://www.vivaticket.com/
Per l’elenco delle convenzioni in vigore per la stagione 2022/2023 si rimanda al sito www.teatrogiocovita.it. Per il pagamento dei biglietti e degli abbonamenti sono utilizzabili i voucher.
Il giorno dello spettacolo la biglietteria è attiva anche nella sede della rappresentazione: a partire dalle ore 19 al Teatro Municipale (Via Verdi 41 – Telefono 0523.385721); a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo al Teatro Filodrammatici (Via Santa Franca 33 – Telefono 0523.315578).

La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da cause di forza maggiore.
Gli spettacoli si svolgeranno nel rispetto delle prescrizioni vigenti in termini di misure di sicurezza.

Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it

Informazioni e prenotazioni
Teatro Gioco Vita – Via San Siro 9 – tel. 0523.315578 – biglietteria@teatrogiocovita.it
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-13.

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
tel. 0523.332613, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

“IL TACCHINO” con gli studenti del laboratorio teatrale del Liceo Respighi

Teatro Filodrammatici di Piacenza venerdì 10 giugno 2022 – ore 20.30
Liceo Scientifico “Lorenzo Respighi” / Teatro Gioco Vita
IL TACCHINO
da George Feydeau
progetto e regia Barbara Eforo
con gli studenti del Laboratorio teatrale
performance finale del Laboratorio teatrale pomeridiano 2021/2022 del Liceo “Lorenzo Respighi”
(coordinamento artistico Barbara Eforo, coordinamento didattico professoressa Emanuela Sindaco, realizzato con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano)

Una messa in scena ispirata a “II Tacchino” di Georges Feydeau, una riflessione sull’eterno gioco tra essere e apparire che, ieri come oggi, rappresenta il cuore delle relazioni. La propongono le ragazze e i ragazzi del Laboratorio teatrale pomeridiano del Liceo “Respighi” di Piacenza, progetto realizzato dall’Istituto con Teatro Gioco Vita e curato da Barbara Eforo.
Appuntamento venerdì 10 giugno alle ore 20.30 al Teatro Filodrammatici con “IL TACCHINO”, interpretato da Elena Ardenti, Alida Bertelli, Annalisa Braga, Rebecca Chiesa, Adem Gaddour, Amy Mazzocchi, Guido Pagani, Aurora Pasmaciu, Andrea Pollastri, Anna Rizzi, Davide Rollo, Greta Scarpellini, Oleksii Tuyev, progetto e regia di Barbara Eforo, staff tecnico Marco Gigliotti e Giovanni Mutti.
Si tratta della performance finale del Laboratorio teatrale pomeridiano 2021/2022 del Liceo “Lorenzo Respighi” (coordinamento artistico Barbara Eforo, coordinamento didattico professoressa Emanuela Sindaco – referente teatro per il Liceo), reso possibile grazie alla collaborazione della dirigente scolastica Elisabetta Ghiretti e realizzato dalla scuola con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
La serata è inserita nel cartellone Pre/Visioni, la sezione della programmazione di prosa di Teatro Gioco Vita dedicata in modo particolare agli esiti di laboratori teatrali, proposta con Fondazione Teatri di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano.

“Il Tacchino” è una delle opere più intricate e divertenti di Georges Feydeau. In un susseguirsi di peripezie e dialoghi surreali i personaggi portano alla luce le ipocrisie e le falsità di una società in crisi, ammalata di una perenne insoddisfazione. Feydeau con grande ironia denuncia l’eterno gioco tra essere e apparire che, ieri come oggi, rappresenta il cuore delle relazioni. Davanti ai personaggi ci si chiede fino alla fine chi tra loro sia capace di amare davvero. E chi può dirlo? Tutti si rivelano umanissimi nelle loro fragilità e contraddizioni.

Pontagnac, un irriducibile seduttore, segue sino a casa Luciana, una giovane signora, e scopre che la donna è la moglie di Vatelin, uno dei suoi migliori amici, e che inoltre ha già un altro corteggiatore, Redillon. Per niente disposto ad arrendersi, Pontagnac le giura di riuscire a dimostrare che suo marito le è infedele, ottenendo in cambio da lei una notte d’amore. Luciana nel frattempo conosce la signora Pontagnac, moglie del suo corteggiatore, e le due donne si alleano per vendicarsi dei rispettivi mariti traditori. Nella camera d’albergo prenotata da Vatelin per l’incontro con l’amante, tra scontri e fughe avverrà la resa dei conti.

Il Laboratorio teatrale pomeridiano è stato avviato dal Liceo “Lorenzo Respighi” nel 2018/2019 con Nicola Cavallari e quest’anno è stato affidato da Teatro Gioco Vita a Barbara Eforo. Si aggiunge alle varie iniziative realizzate anche in questo anno scolastico dall’Istituto guidato da Eisabetta Ghiretti in collaborazione con il Centro di produzione teatrale piacentino diretto da Diego Maj. Ricordiamo il laboratorio teatrale intensivo con la classe III O (curato da Barbara Eforo e conclusosi recentemente con la performance “Il diritto di brillare”), quello con la classe III A a cura di Letizia Bravi (terminato con la messa in scena di “Non chiamateci sdraiati”), la mattinata di laboratorio sui miti con la classe I Q a cura di Andrea Coppone, oltre alla visione di numerosi spettacoli sia della Stagione di Prosa sia della Stagione di Teatro Ragazzi “Salt’in Banco”.

Barbara Eforo, piacentina modenese di nascita, è attrice e insegnante. Laureta in Lingue e Letterature orientali, si è formata con Chiara Guidi (Societas Raffaello Sanzio), il gruppo di ricerca teatrale Opera di Vincenzo Schino, il Teatro Stabile del Veneto, Naira Gonzales dell’Odin Teatret e con attori e insegnanti del Teatro Stabile di Genova (Valerio Binasco, Massimo Mesciulam, Fabrizio Contri). Ha all’attivo esperienze nella ricerca e nel teatro per ragazzi, dove ha lavorato come attrice e realizzato spettacoli, performance, letture e installazioni teatrali. Voce per gli audiolibri de Il Narratore, negli anni Duemila è stata co-protagonista nella trasmissione televisiva L’Albero Azzurro. Ha curato laboratori teatrali per bambini, giovani e donne migranti e da quest’anno Teatro Gioco Vita le ha affidato progetti laboratoriali ed educational.

Teatro Filodrammatici di Piacenza – Pre/Visioni
venerdì 10 giugno 2022 – ore 20.30

Liceo “Respighi” / Teatro Gioco Vita
IL TACCHINO
da Georges Feydeau
con Elena Ardenti, Alida Bertelli, Annalisa Braga, Rebecca Chiesa, Adem Gaddour, Amy Mazzocchi,
Guido Pagani, Aurora Pasmaciu, Andrea Pollastri, Anna Rizzi, Davide Rollo, Greta Scarpellini, Oleksii Tuyev
progetto e regia Barbara Eforo
staff tecnico Marco Gigliotti (luci e fonica), Giovanni Mutti (macchinista)
performance finale del Laboratorio teatrale pomeridiano 2021/2022 del Liceo “Lorenzo Respighi” di Piacenza (coordinamento artistico Barbara Eforo, coordinamento didattico professoressa Emanuela Sindaco) realizzato con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano
un grazie particolare per la collaborazione alla Dirigente scolastica del Liceo “Lorenzo Respighi” Elisabetta Ghiretti

PROGRAMMA DI SALA

LOCANDINA

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi (responsabile)
tel. 0523.315578, 338.3531271 – ufficiostampa@teatrogiocovita.it

 

I MITI OGGI Laboratorio di Teatro Gioco Vita con un gruppo di studenti liceali

LA CLASSE 1 Q DEL LICEO RESPIGHI DI PIACENZA PROTAGONISTA DI UN LABORATORIO TEATRALE SUL MITO
Al Teatro Filodrammatici il progetto di Teatro Gioco Vita a cura di Andrea Coppone

Incontrarsi in teatro e ripercorrere i miti di Medea, Prometeo e Narciso attraverso i linguaggi della scena. I ragazzi e le ragazze della classe 1 Q del Liceo Respighi di Piacenza, accompagnati dagli insegnanti Anna Amadei e Diego Boscarino, sono stati protagonisti con Teatro Gioco Vita di una mattinata di laboratorio teatrale intensivo condotto da Andrea Coppone sul tema “I miti oggi: Medea / Prometeo / Narciso”. Il percorso, che si è tenuto sul palcoscenico del Teatro Filodrammatici, ha preso le mosse dalla consapevolezza che parlare oggi dei miti è urgente e necessario anche alla luce di quello che sta accadendo nel nostro Paese, alle nostre vite, nelle nostre città.
«Partendo dalle osservazioni e dalle curiosità della classe – spiega Andrea Coppone – siamo riusciti a intavolare un discorso maturo, profondo, mai scontato. Perché da sempre il potere di un racconto riesce a parlare alle nuove generazioni con la propria disarmante attualità». Un dialogo teatrale che è andato oltre la parola per coinvolgere il movimento corporeo e la dimensione fisica, del singolo e del gruppo, all’interno dello spazio scenico.
La mattinata di laboratorio con la classe I Q è uno tra i diversi progetti realizzati da Teatro Gioco Vita con il Liceo Respighi di Piacenza nell’anno scolastico 2021/2022. Ricordiamo il laboratorio teatrale intensivo con la classe III A a cura di Letizia Bravi terminato con la messa in scena della performance “Non chiamateci sdraiati”, quello più recente con la classe III O a cura di Barbara Eforo che si è concluso con la lettura scenica “Il diritto di brillare”, il laboratorio teatrale extracurricolare attivo in orario pomeridiano  che si concluderà con una performance in programma il 10 giugno al Teatro Filodrammatici, oltre alla visione di numerosi spettacoli sia della Stagione di Prosa sia della Stagione di Teatro Ragazzi “Salt’in Banco”.

Andrea Coppone, inizia i suoi studi teatrali lavorando sulla commedia dell’arte e nel teatro di strada. Nel 2008 si diploma all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi, col quale lavora agli spettacoli “Opera Seria”, “Inventato di sana pianta”, “Panico”. Tra i suoi maestri Michele Abbondanza, Maria Consagra, Gianfranco De Bosio, Emma Dante.
Lavora diretto da Salvino Raco, Alfonso Santagata, Luis Pasqual, Granfranco De Bosio, Serena Sinigaglia, Gigi Dall’Aglio, Leo Muscato. Collabora con il collettivo di teatro-danza Balletto Civile diretto da Michela Lucenti, con il Piccolo Teatro di Milano, con il Teatro Due di Parma.
Nel 2014 inizia a collaborare con Teatro Gioco Vita in qualità di attore, danzatore e animatore di sagome nel teatro d’ombre. Contemporaneamente inizia il suo progetto pedagogico Percorso di Formazione Nomade, un cammino tra pedagogia e formazione. A Piacenza lo abbiamo visto negli spettacoli di Teatro Gioco Vita, tra i quali ricordiamo “Il cielo degli orsi” e “Il più furbo”, oltre che nella performance “Medea – a work in progress” del collettivo NOMA Physical Theatre presentata al Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”.

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UFFICIO STAMPA TEATRO GIOCO VITA, Ufficio stampa e comunicazione
Simona Rossi
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