Teatro Gioco VIta
Direzione Artistica / DIEGO MAJ e JACOPO MAJ
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale, esperienza grazie alla quale ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dai primi passi.
Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici come Teatro La Fenice di Venezia, Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro alla Scala di Milano, Arena di Verona, Ater, Ert, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino e Piccolo Teatro di Milano.
Riconosciuto da Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione Emilia Romagna come Centro di produzione teatrale, sotto la direzione artistica di Diego Maj e Jacopo Maj si compone di diverse realtà.
La Compagnia è impegnata oltre che nella produzione di spettacoli d’ombre anche in attività di laboratorio con le scuole e i giovani. L’Officina delle Ombre è luogo delle produzioni e della ricerca di Teatro Gioco Vita. I teatri a Piacenza (Teatro Filodrammatici, Teatro Municipale e Teatro Gioia) sono una grande casa dove si sperimentano e si organizzano rassegne teatrali, ospitalità, scambi culturali, luoghi dove realizzare percorsi artistici e culturali per la ricerca della Compagnia e il lavoro sul territorio. I progetti creativi che vanno oltre il linguaggio delle ombre si inseriscono nell’idea di aprire a nuovi orizzonti produttivi nella scena per i ragazzi e i giovani come pure nella ricerca e nella danza. Teatro Gioco Vita affianca l’attività sul territorio di Piacenza e provincia (direzione artistica e organizzativa della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza, organizzazione di rassegne teatrali e altri eventi culturali, ospitalità, laboratori, formazione) ad una dimensione sempre più internazionale che ha portato i suoi spettacoli di teatro d’ombre ad essere rappresentati, oltre che in Europa, negli Stati Uniti, in Brasile, Messico, Canada, Giappone, Cina, Israele, Taiwan, Turchia, Giordania, Emirati Arabi Uniti e Senegal.
CHI SIAMO
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE / Diego Maj
VICEPRESIDENTE / Jacopo Maj
CONSIGLIERE/ Maddalena Maj
DIREZIONE ARTISTICA
STAFF ORGANIZZATIVO
RESPONSABILE PERSONALE | PRODUZIONE | FESTIVAL “L’ALTRA SCENA” / Jacopo Maj
CONSULENTE ORGANIZZAZIONE / Anna Fellegara
RESPONSABILE STAMPA | COMUNICAZIONE | TEATRO RAGAZZI | SCUOLA E FORMAZIONE / Simona Rossi
RESPONSABILE AMMINISTRAZIONE / Vanessa Foppiani
AMMINISTRAZIONE | SEGRETARIA/ Federica Imberti
STAMPA | COMUNICAZIONE | SCUOLA E FORMAZIONE | PROMOZIONE PUBBLICO | TEATRO DANZA / Emma-Chiara Perotti
GRAFICA | DESIGN | AREA WEB / Matteo Maria Maj
DIREZIONE TECNICA | LOGISTICA E SICUREZZA / Maddalena Maj
DISTRIBUZIONE ITALIA | Laura Vallarani
DISTRIBUZIONE ESTERO | Helena Tiren
BIGLIETTERIA | Federica De Stefano, Elisa Groppi
ASSISTENTE | Rubin Alex Silmo
STAFF PRODUZIONE
DIRETTORE DI PRODUZIONE / Jacopo Maj
GRUPPO COORDINAMENTO OMBRE / Jacopo Maj, Anna Adorno, Nicoletta Garioni, Laura Vallarani
PRODUZIONE OMBRE e GENERAZIONI / Laura Vallarani
REGISTI/ Pierre Campagnoli, Nicola Cavallari, Marco Ferro, Fabrizio Montecchi, Valeria Sacco
ATTORI Deniz Azhar Azari, Valeria Barreca, Giorgio Branca, Letizia Bravi, Nicola Cavallari, Alice Conti, Andrea Coppone, Barbara Eforo, Tiziano Ferrari, Eleonora Giovanardi, Mariangela Granelli, Tommaso Pusant Pagliarini, Luca Ronga, Gianluca Soren, Pierre Campagnoli, Giacomo Occhi, Alessia Sala, Giacomo Tamburini
DANZATORI / Riccardo Buscarini, Marcello Giovani, Lorenzo Lippera, Eleonora Poligioni, Benedetta Vecchioni
COMPOSITORE / Paolo Codognola
RESPONSABILE LABORATORIO / Nicoletta Garioni
RESPONSABILE TECNICO / Anna Adorno
EQUIPE LABORATORIO / Federica Ferrari, Erilù Ghidotti / Anna Adorno
EQUIPE LABORATORIO / Federica Ferrari, Erilù Ghidotti
TRADUZIONI / Isabelle Detrez, Rosa Garcìa, Katy Graham
STAFF TECNICO
ELETTRICISTA | FONICO / Marco Gigliotti
MACCHINISTA / Giovanni Mutti
PERSONALE DI SALA / Barbara Afareti, Giulia Arruzoli, Ginevra Braga, Federico Campominosi, Elena Carmagnola, Lucia Carmagnola, Anna Ferrari, Stefano Ferrari, Miriam Franzini-Antonini, GIovanni Longeri, Vera Lugli, Camilla Maj, Alessandro Marchi, Serena Mazzocchi, Erica Perotti, Elisabetta RIva, Lucrezia Rossi, Ilaria Salerno, Susanna Tagliaferri, Matilde Zucchini, Leonardo Ziliani
ADDETTA ALLE PULIZIE / Mounia Rhellab
COLLABORAZIONI ARTISTICHE, COPRODUZIONI E RESIDENZE
Balletto di Roma, Collettivo Baladam B-Side, Francesco Brianzi, Riccardo Buscarini, Michele Cafaggi, Diurni e Notturni, La Piccionaia, Studio Ta-Daa!, Tap Ensemble, Tempus Fugit Percussion Ensemble
COLLABORAZIONI
Nicola Arrigoni, Davide Cignatta, Cravedi Produzione Immagini, Mauro Del Papa, Effetre Fotostudio, Sergio Ferri, Erilù Ghidotti, Serena Groppelli, Giulia Riva, Simone Schiavi, Mirella Verile
CONSULENZE AMMINISTRATIVE E LEGALI
Studio Dottoressa Annamaria Mentrasti, Filippo Perotti e Giorgia Giublesi commercialisti, CGMALEX – Studio Legale Cavazzuti, Gruzza, Miglioli e Associati
CONSULENZE PER LA SICUREZZA
Centro Medicina e Sicurezza srl, Fiamma
SISTEMI DI BIGLIETTERIA
Viva Ticket S.p.A.
SISTEMI INFORMATICI, WEB E TELEFONIA
Giancarlo Betta, Gedinfo, Tem Telematica
SERVIZI TECNICI, FACCHINAGGI, PULIZIE
Coop San Martino, Consorzio Servizi per lo Spettacolo, Doc Servizi Teatrali
I NOSTRI SPAZI
Teatro Municipale
Nei primi anni del 1800, quando l’usura del tempo e la violenza di un incendio avevano privato Piacenza dei suoi due teatri, quello delle Saline e quello della Cittadella, cinque aristocratici ottennero dal governo napoleonico il permesso di costruirne uno nuovo. L’edificio, progettato dall’architetto piacentino Lotario Tomba, fu realizzato in breve tempo a poca distanza dall’antica cattedrale gotica e venne inaugurato il 10 settembre 1804 con il dramma “Zamori, ossia, L’eroe dell’India”, su libretto di Luigi Previdali e musica di Johann Simon Mayr. Qualche anno dopo, visitando la città, lo scrittore francese Stendhal apprezzò la comodità e la ventilazione offerte dalla sala a forma ellittica e dai grandi archi acuti. La facciata, ispirata per volere dei committenti a quella della Scala di Milano, venne ultimata nel 1830 dall’architetto Alessandro Sanquirico: il terrazzo a balaustra che copre il duplice porticato di ingresso è sovrastato da un colonnato ionico di grande effetto. Dipinti, intagli, bassorilievi, vetrate e decorazioni interne sono opera di molti valenti artigiani, tra cui Antonio Borea, Paolo Bozzini, Andrea Guidotti, Luigi Labò, Gerolamo Magnani, Francesco Puttinati, Giuseppe Scaglia. Tra gli interventi successivi si segnalano quello che nel 1895 ha fatto di questa sala la prima in Italia a essere interamente illuminata da lampade elettriche e quello che tra 1976 e ’79 ha trasformato il laboratorio degli scenografi in un capiente auditorium. Dopo aver superato in perfetta forma i due secoli di vita e dopo aver cambiato più volte nome (da Nuovo a Comunicativo, da Comunale all’odierno Municipale) il teatro è gestito da Teatro Gioco Vita per quanto riguarda la Stagione di Prosa, di cui ha la direzione artistica e organizzativa.
Via Verdi 41, Piacenza
Teatro Filodrammatici
Il Teatro Filodrammatici di Piacenza, gestito da Teatro Gioco Vita, è un piccolo e prezioso esempio di luogo d’arte degno di attenzione sia a livello storico sia a livello estetico. Nel 1549 all’incrocio tra via San Siro e via Solferino (l’attuale Via Santa Franca) le monache cistercensi di Santa Franca iniziarono la costruzione di una chiesa dove poter trasportare il corpo della loro patrona. Le religiose avevano lasciato nel 1527 il loro convento di Pittolo per sfuggire alle scorrerie dei banditi che infestavano le campagne piacentine. La chiesa era a pianta basilicale con una sola navata coperta da una volta a botte. Di fianco alla chiesa fu realizzato il convento per le monache attualmente trasformato in sede del Conservatorio e dedicato al musicista piacentino Giuseppe Nicolini. Ai primi dell’Ottocento con il dominio napoleonico il complesso, la chiesa e il monastero diventarono proprietà dell’Amministrazione pubblica. Durante il governo di Maria Luigia d’Austria il tutto venne ceduto al Comune di Piacenza che lo destinò ad usi militari. Dopo l’Esercito arrivarono i Vigili del fuoco, quindi una scuola di musica e di seguito la tipografia Fagioli, fino al 1904. Poi la trasformazione in teatro, realizzato all’interno della ex chiesa di Santa Franca e inaugurato nel 1908. Si arriva agli anni Ottanta, quando il tetto del teatro cominciò a “scricchiolare” e a perdere calcinacci, triste presagio di una lunga e forzata chiusura per i necessari lavori di restauro. Nel settembre del 2000 finalmente il Teatro Filodrammatici riapre dopo gli interventi di ristrutturazione, iniziativa del Comune di Piacenza con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Regione Emilia Romagna. Attualmente il teatro può accogliere poco meno di 300 spettatori. Nel dettaglio architettonico, la facciata del Teatro, realizzata dall’ingegner Giovanni Gazzola in stile liberty, è divisa in tre parti ognuno con un’entrata, una principale e ai lati due più piccole. Dalla porta principale si accede al foyer dal pavimento alla veneziana dove campeggia la scritta 1908 a ricordo dell’anno in cui vennero realizzati i lavori di ristrutturazione che portarono, nel 1909, all’inaugurazione del Teatro. La sala, a ferro di cavallo, è circondata da loggiati su due ordini. Si conserva pure il sipario originale, anch’esso sottoposto a restauri.
Via Santa Franca 33, Piacenza
Teatro Gioia
Il nuovo spazio teatrale, inizia la sua programmazione con la Stagione Teatrale 2013/2014. L’immobile è di proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, dopo averne curato il recupero su progetto di Marcello Spigaroli, lo ha dato in locazione a Teatro Gioco Vita. Il nuovo teatro ha sede nell’ex Chiesa dei Gesuiti, intitolata al Sacro Cuore e precedentemente alla SS. Trinità e poi a S. Francesco di Paola. Quella dell’edificio di Via Melchiorre Gioia è storia di continui avvicendamenti: da chiesa privata a dipendenza abbaziale a complesso conventuale fino alla soppressione napoleonica, per essere restituita al culto alla fine dell’Ottocento come sede della Compagnia di Gesù. Ma è anche storia di una peculiare e curiosa alternanza tra spazio sacro e luogo di spettacolo. L’edificio è composto da un’unica navata coperta a botte e ripartita da arcate su lesene di otto segmenti, tre per il presbiterio e cinque per la navata. La decorazione interna è molto ricca ed estesa a tutta la superficie muraria, sia delle pareti che delle volte. L’intervento sull’immobile è stato finalizzato al recupero per i cittadini di Piacenza di un edificio di pregio artistico e architettonico rendendogli la funzione di luogo pubblico deputato all’incontro e alla cultura che aveva rivestito in passato sia come chiesa legata alla scuola dei gesuiti, sia come teatro Romagnosi. Il progetto di restauro è stato pensato per creare uno spazio aperto, polivalente e flessibile che può vivere allo stesso tempo come struttura tradizionale con palco e platea, come spazio per esposizioni, performance e creazioni itineranti, per spettacoli a pianta centrale o allestimenti che non necessitano di strutture sceniche fisse, laboratori, incontri, conferenze, proiezioni ecc. Dal 2015 è stata ricavata una seconda sala – più piccola – nella Sala delle Colonne, per ospitare spettacoli a pubblico limitato, conferenze, laboratori. Questo con l’obiettivo di privilegiare ulteriormente la fruizione del pubblico e accentuare il carattere del Teatro Gioia di spazio culturale polivalente.
Via Melchiorre Gioia 20/a, Piacenza
Spazio Luzzati
Da sempre attento alla scoperta e al recupero di spazi per il teatro e la cultura, Teatro Gioco Vita con Editoriale Libertà ha pensato alla riqualificazione dell’ex stabilimento tipografico del quotidiano “Libertà” per la realizzazione a Piacenza a partire dal 2018 di uno spazio omaggio a Lele Luzzati: lo Spazio Luzzati, dove gli oggetti e le testimonianze (scene, sagome, bozzetti, corrispondenza, disegni, foto e video) della collaborazione di Teatro Gioco Vita con Luzzati rivivono grazie a modalità interattive e di coinvolgimento del pubblico, attraverso laboratori, animazioni, brevi momenti di spettacolo. Dal sodalizio artistico con Lele Luzzati sono nati diversi spettacoli di Teatro Gioco Vita e prestigiose occasioni di collaborazione, a partire dalla prima creazione di teatro d’ombre Il Barone di Münchausen (1978). Ricordiamo Il Mostro Turchino (1980), I tre Grassoni (1981), Gilgamesh (1982), Odissea (1983), La Boîte à Joujoux (1986) e le collaborazioni Manifestazioni per il Centenario di Pinocchio (1981), È arrivato un Bastimento (1982), Il Cavaliere della Rosa (1983), Gargantua (1984), Lo Schiaccianoci (1989), Ecuba (1990), Oh Lear, Lear, Lear (1982), Axur Re d’Ormus (1994). Il progetto riprende l’esperienza della mostra/spettacolo di Teatro Gioco Vita Un mondo di figure d’ombra – Omaggio a Lele Luzzati realizzata per la prima volta a Piacenza nel 1994/1995 e ripresa oltre che in varie città italiane (tra cui Ferrara, Genova, Milano, Modena e Roma), in Francia, Portogallo e Spagna. Ma lo Spazio Luzzati è molto di più. Oltre ai materiali relativi agli spettacoli d’ombre che abbiamo realizzato con lui dal 1978, ci sono le creazioni che Lele ci ha donato per le rassegne e le attività sul territorio di Piacenza: manifesti, locandine, disegni, plastici. Un patrimonio originale, unico e prezioso, in uno spazio permanente in cui è possibile valorizzarlo al meglio rendendolo fruibile a tutto il pubblico. Il progetto si realizza anche in collaborazione con la Lele Luzzati Foundation di Genova, con l’idea di affiancare al nucleo permanente mostre tematiche ed esposizioni temporanee di altre creazioni di Lele.
Via Giarelli 14, Piacenza
Officina delle ombre
Luogo delle produzioni e della ricerca di Teatro Gioco Vita: spazio dove nascono gli spettacoli, dove si realizzano i percorsi laboratoriali per scuole e insegnanti e per professionisti, dove trovano una casa le residenze di giovani artisti e compagnie a cui Teatro Gioco Vita offre consulenze e tutoraggio. La nuova ed efficiente sede di via X Giugno, inaugurata nell’autunno del 2023, raccoglie l’ “eredità” del vecchio atelier situato in via Fulgonio e attivo dal 2005 all’estate del 2023.
Via X Giugno, 39
Trasparenza
(art. 9, comma 2 e 3 del decreto legge 8 agosto 2013, n.91, convertito con legge 7 ottobre 2013 n. 112)
DIEGO MAJ
Direttore, Legale rappresentante e Presidente
JACOPO MAJ
Vice direttore
MADDALENA MAJ
Consigliere
GIORGIA GIUBLESI
Revisore contabile
Data conferimento incarico: 28.06.2021
Atto conferimento incarico: verbale delle Assemblee del 28.06.2021
Compenso: 3.000 euro
Certificazioni
Certificazione Qualità
Teatro Gioco Vita ha un sistema di gestione per la qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2015 certificato da CERTIQUALITY per la progettazione, produzione, erogazione di spettacoli dal vivo, gestione teatri, progettazione ed erogazione corsi di formazione. Settori EA 39/37.
MODELLO ORGANIZZATIVO D. Lgs. 231 del 08/06/2001
Teatro Gioco Vita adotta un Modello Organizzativo predisposto in conformità con il D. Lgs.231 del 08/06/2001.
Per contattare l’organismo di vigilanza: odv@teatrogiocovita.it
Modulo segnalazione violazioni
Per contattare il Whistleblower: whistleblowing@teatrogiocovita.it
ACCREDITAMENTO
Teatro Gioco Vita è accreditato presso la Regione Emilia Romagna come Ente di Formazione Professionale Superiore.
Delibera di accreditamento della Giunta Regionale Emilia Romagna n. 1837 del 05/11/2018 e Determinazione dirigenziale per l’accreditamento con i nuovi requisiti n. 27015 delle 22/12/2023.